Il metodo di decluttering definitivo: hai provato col "tutto fuori"?

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di Angelica Vianello

29 Luglio 2024

scatoloni pieni di cose in fase di decluttering

RDNE Stock/Pexels

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Decluttering e organizzazione: sono spesso usati come sinonimi, ma non coincidono perfettamente. Prima di far ordine, c'è bisogno di fare una selezione, ed è quello il decluttering. Come scegliere, però? Quella è la nota dolente per tutti coloro che non hanno il minimalismo nel sangue, e dato che è il punto di partenza fondamentale, bisogna affrontare la questione di petto. Il primo passo che può aiutare quando non si sa dove mettere le mani è "tutto fuori", ovvero il metodo chiamato "out in the open" (tutto in vista) in inglese.

"Out in the open", la regola di The Minimalists

Il metodo "Out in the Open", che significa "tutto esposto, tutto in vista", è diventato famoso grazie a due autori americani, Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus,m meglio come conosciuti come "'The Minimalists" ("i minimalisti"). I due, come suggerisce il loro nome, sono grandi fautori del vivere con poco, e hanno creato anche delle sfide, o giochi, da provare a realizzare in casa per togliere di mezzo il superfluo.

La teoria in questione, se così vogliamo chiamarla, è davvero semplice, e lo stesso Joshua Fields Millburn lo ha spiegato in un video ormai famoso: "Abbiamo tirato fuori e messo sul pavimento tutto quello che c'era nei mobili, tutto sparpagliato in vista, ed ecco perché abbiamo chiamato il metodo 'tutto in vista, tutto fuori'. E non appena abbiamo messo tutto in bella vista, che è successo? Ci ha costretto ad affrontare la questione per intero".

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Tutto fuori in bella vista: perché funziona

un mucchio di vestiti e accessori ammonticchiati su un letto

Creativo

Immaginiamo di dover riportare l'ordine in un armadio stracolmo di vestiti, o altri oggetti, che si sono solo ammucchiati lì dentro per anni alla rinfusa. Potrebbe essere un mobile spaziosissimo, o uno piccolo ma in cui abbiamo incastrato di tutto senza curarcene, e quelle volte in cui dobbiamo tirar fuori o cercare qualcosa, creiamo solo altro caos e spingiamo di nuovo tutto dentro. Chiusa l'anta, non lo sa nessuno. Ancora peggio se è un'intera stanza ad essere il regno del caos, come certe soffitte, scantinati e sgabuzzini - ma non solo!

Procedere per singole parti funziona solo quando si ha già un'idea precisa dell'organizzazione finale, ma quando non sappiamo esattamente cosa c'è, quindi cosa tenere e cosa lasciar andare? Ecco perché costringersi ad aumentare il caos, tirando fuori tutto e mettendolo sul pavimento, o su un letto o un tavolo, ci impone di fare qualcosa: non possiamo lasciare lì tutto senza più camminare o usare quelle superfici, no? E allora si comincia a guardare ogni oggetto e valutarlo

Magari, ci rendiamo conto che ci sono mille versioni dello stesso oggetto, oppure riscopriamo cose da rivalutare e altre che non ci interessano più e possono essere donate o vendute, più tutte quelle che sono solo destinate all'immondizia. Per fare la cernita tra tutto quello che abbiamo messo fuori in bella vista, insomma, possiamo scegliere diverse regole di organizzazione, e la differenza in termini di ordine e vivibilità di quello spazio di casa sarà abissale!

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