Il metodo facile per costruire in casa un terrarium fai da te
Un terrarium è un fantastico giardino in miniatura, che cresce in contenitori di vetro ed è quindi adatto a chi vuole godere dell'esperienza di fare un po' di giardinaggio anche quando non ha un balcone o un giardino in cui dilettarsi.
Se poi si scelgono i materiali e le piante giuste, i terrari sono abbastanza autosufficienti: ci sarà bisogno di una manutenzione minima, con innaffiature piuttosto dilazionate nel tempo, quindi è ideale per chi non ha molto tempo da dedicare alle proprie piante.
Sono bellissimi a vedersi come soprammobili o centrotavola, e nel caso si scelgano piante che radicano in terra si può godere dello spettacolo della loro crescita attraverso le pareti di vetro.
Come costruire il terrarium
- Pulite perfettamente l'interno del contenitore, magari aiutandovi con pinze di legno e un panno inumidito (anche con aceto o alcol denaturato)
- Create un tubo con un foglio di carta o cartoncino, e usatelo come imbuto per versare all'interno i vari strati di materiali di cui avrete bisogno
- Avvolgete con molta delicatezza le piante con più foglie dentro un cilindro di carta: vi aiuterà a farle entrare nel contenitore col minor danno
- Per sistemare le varie piante e pietre sul terreno, aiutatevi con cucchiaini cui avrete prolungato il manico con un bastoncino e pinze di legno (o quelle per il fritto)
- Per compattare il terreno, usate una spoletta di filo grande, sempre manovrata con l'aiuto di un bastone
- Quando sarà il momento di tagliare qualche ramoscello usate un coltello affilato (anche un bisturi, ma da maneggiare con estrema attenzione) prolungandone il manico con un bastoncino
I contenitori
A seconda che vogliate costruire il terrarium in un contenitore chiuso o aperto, scegliete comunque oggetti che siano panciuti, o abbiano un volume ampio all'interno.
Nel caso di quelli chiusi, se non hanno un coperchio (come nel caso di brocche), cercate una sfera di vetro, metallo o altro materiale che serva per chiudere l'apertura ma sia anche facile da rimuovere all'occorrenza.
I substrati necessari
Sul fondo del contenitore adagiate uno strato di pietre (o argilla espansa), poi proseguite verso l'alto con uno di carbone attivo. Alcune guide indicano il contrario, ovvero prima il carbone e poi le pietre.
Aggiungete terriccio ricco e poi sulla superficie adagiate muschio per i contenitori chiusi in cui volete coltivare piante per un ambiente umido (tipo mini foresta pluviale), oppure graniglia per i contenitori aperti in cui volete creare un ambiente desertico.
I tipi di piante
Per i contenitori chiusi bisogna scegliere piante che amano l'umidità, come aechmea, capelvenere o soleirolia. Se non volete avventurarvi subito con queste, potete provare solo con vari tipi di muschio, che sono quelli più semplici. Ancora, potete combinare anche una fittonia, Cryptanthus bivittatus, Pilea cadierei. Se sono di dimensioni medie o grandi potete scegliere anche la Pellaea rotundifolia o l'Epipremnum aureum.
Nei contenitori aperti, invece, bisogna sistemare piante che preferiscono climi desertici e poca umidità. I preferiti sono cacti, tillandsiae e succulente (in particolare i sedum). C'è anche chi ama decorare con piante carnivore, come la Dionaea muscipula, Drosera o la Pinguicula.
La cura
I terrarium devono essere posizionati in luoghi luminosi ma non esposti ai raggi diretti del sole (non volete cuocere le piante).
I terrarium chiusi vanno innaffiati spruzzando un po' d'acqua (meglio se filtrata) circa ogni 3 settimane, quando il muschio comincia a sembrare secco. Per quelli aperti invece, ogni 2 o 3 settimane, versate acqua alla base delle piante aiutandovi con una cannuccia.
Quando si diventa più esperti, ci si può sbizzarrire anche con varietà fiorite
Ogni terrarium può essere arricchito decorando anche con tanti oggetti per dare proprio l'impressione di un giardino in miniatura
Per i primi esperimenti potete provare anche con le bottiglie di liquore
Vi piacerebbe costruire un terrarium?