5 consigli utili per godere di gerani belli e rigogliosi in casa propria durante tutto l'anno
I gerani sono tra le piante ornamentali più amate e diffuse: d'estate le vediamo decorare i balconi di tantissime case, e troneggiano con le loro infiorescenze dai colori vividi nei vasi di tanti giardini. Sono piante facili da mantenere e con le giuste accortezze possiamo farli tornare a fiorire di anno in anno.
I pelargoni (questo sarebbe il nome corretto del genere) sono di molte specie diverse per caratteristiche dei fiori e delle foglie (alcuni anche profumati!) e per esigenze di coltivazione, ma quelli più comuni che spesso vengono chiamati "gerani zonali" possono essere curati senza troppi problemi seguendo una serie di indicazioni semplici.
Esposizione
I pelargoni cosiddetti gerani zonali, quelli più semplici e comuni che troviamo nei negozi, mercati e supermercati, così come i francesini, amano il sole. Ma esistono alcune varietà più rare e da collezione che invece preferiscono una sistemazione in mezzombra o quantomeno riparata durante le ore più calde della giornata.
Annaffiature
La regola d'oro per queste piante è dare loro acqua quando si asciuga il terreno. Il che spesso significa, durante l'estate, un paio di volte a settimana, e più di rado nei periodi freddi.
Per controllare il momento in cui bisogna annaffiare nuovamente, usate le vostre dita: infilatele nel terreno e vedete se è umido. A volte infatti si asciuga solo strato superficiale mentre a qualche centimetro di profondità è ancora bagnato. In quel caso esagerare con l'acqua comporta il rischio di marciume radicale.
Protezione invernale
In inverno i gerani non resistono a freddo intenso, quindi se gli inverni non sono molto freddi potete provare solo coprendoli con tessuto non tessuto, ma tendenzialmente è bene ritirarli in un luogo riparato dai venti e dalle precipitazioni e meglio ancora se potete sistemarli in serre (assicurando aerazione almeno un paio di ore al giorno) o all’interno di casa, in luoghi luminosi in cui siano raggiunti dai raggi del sole per qualche ora al giorno.
Concime
I gerani beneficiano di concime bilanciato in azoto, fosforo e potassio. Di questi il potassio è quello che intensifica di più il colore. Starà a voi scegliere se preferite quelli liquidi o in granuli quando a comodità di somministrazione. Evitate però rimedi naturali che acidificano troppo il terreno, come i fondi del caffè.
Quando piantarli e potarli
Si consiglia di piantare i gerani in vaso, in modo da poterli spostare senza provocare traumi quando arriva l'inverno - quindi nel caso voleste riempirci un'aiuola, potete interrarli con tutto il vaso, anche se c'è sempre il rischio che poi le radici fuoriescano dallo stesso e attecchiscano nel terreno del giardino.
Il periodo migliore è appena finisce il freddo invernale e non c'è più rischio di gelate notturne o di improvvisi picchi di freddo.
La maggior parte delle specie tende a crescere con un portamento un po' disordinato se lasciati a se stessi, quindi si raccomanda di potarli alla fine dell’estate se hanno spigato troppo, in modo da accorciare i rami troppo lunghi e far accestire la pianta, in modo che cresca con un portamento più compatto.
Se lo fate alla fine di agosto, potrete usare i rami tagliati per propagare le piante per talea: tra settembre e ottobre, infatti, le temperature sono ancora abbastanza miti da permettere alle talee di radicare abbastanza da sopravvivere all’inverno. Un altro momento in cui è possibile procedere alla potatura di questo tipo è appena finisce il freddo invernale, a seconda delle zone quindi tra fine febbraio e in genere non oltre i primi di aprile.
Durante tutta la fase vegetativa, poi, è bene rimuovere periodicamente foglie e steli secchi: in genere vengono via facilmente staccandoli con le mani, ma se vedete che fanno un po’ resistenza, invece di rischiare di spezzare e lacerare la pianta, usate forbici per un taglio netto.
Buon giardinaggio!