Piante più belle e rigogliose con questi fertilizzanti e additivi 100% naturali e fai-da-te
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Chiunque ama coltivare piante, che siano ornamentali o magari un piccolo orto, si preoccupa sempre di averle in salute e belle a vedersi, ricorrendo spesso a vari tipi di fertilizzanti e additivi specifici.
Sebbene di certo i prodotti chimici che possiamo acquistare mostrano una riuscita soddisfacente, può essere altrettanto appagante riuscire a utilizzare metodi più naturali, utilizzando materiali di scarto prodotti in cucina ma anche derivati dalle varie attività di giardinaggio. Scoprite questi rimedi efficaci e a costo zero.
Gli scarti della cucina
- Gusci d'uovo: si dice che i gusci d'uovo siano un ottimo additivo per il terreno in cui c'è bisogno di più calcio. In realtà, il guscio d'uovo non si decompone facilmente (nemmeno nella compostiera), né viene "squagliato" dall'acqua. Però, nel caso di terreni poco acidi in cui si vuole aumentare il livello di calcio, è possibile aiutarsi un po' triturando quanto più finemente possibile i gusci d'uovo. Per farlo dovrete lasciarli asciugare quanto più a lungo possibile, e poi basterà un pestello per macinarli e aggiungerli al terriccio. In questo modo, possono essere anche aggiunti alla pila del compost. Non faranno miracoli, ma sono un additivo che alla lunga può tornar utile, e soprattutto non costa nulla!
- Fondi di caffè: anche da questi scarti alimentari non c'è da aspettarsi cure miracolose, come una loro effettiva e veloce capacità di acidificare il terreno. Possono però aiutare a nutrirlo se somministrati periodicamente. Il modo migliore per farlo è aggiungerli abitualmente alla pila del compostaggio.
- Acqua di cottura delle verdure: l'acqua di cottura a vapore delle verdure, anche quella di bollitura delle patate, torna utile alle piante. Non bisogna però usare acqua in cui sia stato aggiunto sale né, ovviamente, versarla sulle piante prima di essersi completamente raffreddata. Alle piante faranno comodo i minerali contenuti al suo interno, e col tempo anche di alcuni componenti delle vitamine. Potete anche diluirla nell'acqua con cui irrigate di solito le piante nelle fioriere, ricordandovi però di bagnare solo il terreno e non anche fusto o foglie.
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Gli scarti del giardino
- Cenere di legna: nel mescolarsi con le altre componenti del compost ne diminuisce notevolmente l'acidità rendendolo quindi adatto a fertilizzare poi la maggior parte delle piante ornamentali più comuni nei giardini e terrazzi. È invece da evitare quando dobbiamo trattare le piante cosiddette acidofile. È bene somministrarla solo una o due volte all'anno: se lo si fa mettendo direttamente la cenere nel terreno, fatelo durante l'inverno - l'eccesso comporta il rischio di un terreno troppo alcalino e pieno di sali solubili che rovinano le piante. In genere, la si può aggiungere in piccole quantità alla pila del compost, oppure verso la fine dell'inverno cospargendo il terreno attorno al colletto della pianta e mescolandola con una paletta.
- Infuso di ortiche: un rimedio antico nell'orticoltura, per mettere a buon uso una fastidiosa infestante. Prendete dei grandi secchi di plastica (come quelli per mescolare la pittura), versateci tutte le ortiche che avete estirpato in giardino o nell'orto, meglio se dopo averle un po' liberate dalla terra sgrullandole, e poi riempite di acqua fino a sommergerle tutte. Lasciate il tutto per qualche giorno (arriverà ad avere un odore sgradevole) e poi versatelo a terra attorno alle piante dell'orto. È un ottimo fertilizzante naturale.
- Lo sfalcio del prato: se avete un prato che non è troppo pieno di erbacce, rovi e altre infestanti, quando lo rasate potete riutilizzare lo sfalcio per pacciamare il terreno attorno alle piante, soprattutto nelle aiuole. Aiuta a trattenere umidità nel terreno, non fa crescere erbacce, migliora la qualità del terreno. In più i fili di erba contengono nitrogeno e potassio, e riescono anche a repellere qualche tipo di insetti. Se rasate il prato spesso, quindi lo sfalcio è corto e sottile, potete anche lasciarlo sul manto erboso per nutrire il prato stesso.
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