I consigli per scegliere il materasso giusto e godere così di un riposo ottimale
A volte non ci rendiamo conto di quanto tempo delle nostre vite passiamo dormendo a letto, ma effettivamente si tratta in media di un terzo delle nostre esistenze, e non è un mistero che assicurarsi un buon riposo, in un letto e soprattutto su un materasso comodo e adatto alle nostre esigenze, sia uno dei fattori imprescindibili per una vita sana.
Scegliere il materasso ideale, quindi, diventa importante, e in commercio ne troviamo davvero molti tipi diversi a seconda delle misure e soprattutto dei materiali con cui sono prodotti. Ognuno ha il suo preferito, ma ciascuna delle possibili categorie ha i suoi pregi, e quindi dipende solo dalle nostre esigenze: bisogna infatti tenere in conto il peso corporeo e l’altezza, eventuali problemi fisici (a livello di ossa o muscoli), il numero di persone che dormono sul letto. Anche la posizione che preferiamo tenere mentre dormiamo e le temperature medie della camera da letto.
Le dimensioni del materasso
Perché un materasso sia comodo deve permetterci di distendere il corpo e tenere le braccia aperte senza toccare i bordi. In genere quindi dovremmo scegliere materassi che siano più lunghi e più larghi della nostra struttura corporea di 20 o anche 30 centimetri, ed è altrettanto importante che poggino su reti di dimensioni perfettamente compatibili, così da non comprometterne la comodità.
A seconda che possa accomodare una o due persone, il materasso è a piazza singola o matrimoniale, e poi esiste anche una categoria intermedia, quello per una piazza e mezzo, che è meno diffuso. A seconda dei vari paesi, le misure di queste tre categorie possono essere leggermente diverse. In generale il materasso a due piazze riesce ad accomodare bene due persone adulte, mentre una piazza e mezza è estremamente comodo per una persona, ma piuttosto angusto per una coppia di adulti (in compenso però permette di ricavare spazio extra nella stanza da letto).
Si può trovare sul mercato anche il cosiddetto materasso “alla francese”, un formato matrimoniale più piccolo dello standard che per questo è spesso erroneamente confuso con quello a una piazza e mezzo, rispetto al quale il francese è invece più grande. Può infatti ospitare due persone ed è largo 140 cm (quindi, un buon compromesso).
In tutti i casi in cui le esigenze della persona o della coppia richiedano dimensioni diverse, possono essere fabbricati su richiesta materassi a misura, che certamente hanno un costo più alto, e magari richiedono anche biancheria e accessori che siano fatti anch’essi su misura.
Oltre alle dimensioni che individuano la superficie del materasso ce n’è poi una forse ancora più importante, ovvero lo spessore o altezza. Molte persone, infatti, giudicano la qualità in base a questo parametro, ritenendo che quanto più è alto, tanto più sarà di pregio e confortevole. Ma non è sempre così.
Se infatti è certamente vero che quelli troppo sottili nella maggior parte dei casi non garantiscono un sonno ristoratore, e anzi possono causare dolori muscolari o alle articolazioni, anche quelli eccessivamente alti non sono necessariamente comodi.
La misura media considerata ottimale è tra i 25 e i 30 cm, ma anche i materassi tra i 12 e i 23 di altezza sono comodi. L’importante, infatti, non è solo lo spessore ma anche la struttura interna, che deve essere capace di sorreggere il peso e accompagnare la forma del corpo senza deformarsi velocemente con l’usura.
La struttura interna
Materassi a molle
I materassi a molle sono quelli tradizionali, che devono il loro nome alla presenza di molle al centro del materasso, che lo rendono elastico e robusto, oltre a garantire una migliore aerazione, motivo per cui sono perfetti per le temperature calde o per chi suda molto.
La presenza delle molle inoltre, rende il materasso solido abbastanza da poter sopportare anche il peso di persone più robuste, e alcuni modelli più moderni aggiungono anche uno strato in memory foam in superficie che li rende più capaci di conformarsi alla sagoma del corpo oltre che garantire un miglior isolamento termico, così da sentir meno freddo durante la notte.
In lattice
Il lattice di cui sono composti i materassi può essere di origine naturale o sintetica. Nel primo caso si tratta di una sostanza naturale ricavata dalla pianta della gomma, nell'altro caso invece è un materiale artificiale che imita la stessa consistenza e le caratteristiche di quello derivato dalle piante. Esistono anche modelli che sono composti da entrambi i tipi di lattice, così come una serie di composizioni che contengono anche altri materiali oltre al lattice.
Solo i materassi indicati come “a tutto lattice”, infatti, sono quelli che non presentano altre componenti al loro interno, e in genere sono alti almeno 10 cm; invece la semplice dicitura “materasso in lattice” individua nella maggior parte dei casi quelli in cui il lattice è presente al 60% o più, e le specifiche del produttore devono sempre indicare quali siano gli altri componenti. Se invece vediamo scritto “materasso contenente lattice”, tendenzialmente significa che all'interno della struttura il lattice è presente in una quantità inferiore al 60%, o per uno spessore minore di 10 cm. Anche in questo caso bisogna specificare quali siano gli altri componenti. C’è infine la categoria di materassi che hanno solo la superficie di rivestimento in lattice, per questo detti a “superficie di contatto in lattice”.
Ciò che contraddistingue i materassi in lattice rispetto a quelli tradizionali è la loro flessibilità e maggiore pesantezza. Inoltre, distribuiscono la pressione esercitata dal peso della persona in modo uniforme, riescono ad adattarsi ai contorni del corpo, e assorbono velocemente e in modo efficace i movimenti, perciò chiunque si muove molto durante il sonno dovrebbe preferirli: quando ci si sposta, infatti, i contraccolpi del materasso sono molto attutiti se non impercettibili, quindi si riesce a godere più facilmente di un sonno ininterrotto.
Quando la percentuale di lattice sintetico è più alta (meglio ancora se totale), i materassi sono anallergici, in quanto non trattengono la polvere e non creano le condizioni ideali per la loro proliferazione. Questi sono ideali per chi ha malattie respiratorie. Bisogna però fare sempre attenzione all’eventuale allergia di alcune persone proprio al lattice.
Materassi in memory foam
Chi vive in climi rigidi, oppure patisce molto il freddo, dovrebbe preferire i materassi in Memory Foam. Questi infatti hanno una struttura interna più compatta, ovvero fanno circolare meno aria. Si consiglia Infatti a volte di aerare il materasso di mattina in modo da far asciugare l'umidità.
Anche i materassi in Memory Foam sono flessibili, per cui anche questi distribuiscono in modo omogeneo la pressione durante il riposo, rispetto a quelli in lattice sono anche più leggeri, facili da trasportare e maneggiare. La loro caratteristica precipua però è quella suggerita dal nome, ovvero il fatto di essere costituiti di una schiuma nella quale rimane impressa la sagoma di chi vi dorme. Si adattano infatti facilmente al contorno del corpo, ma questo significa anche che se durante il sonno si è soliti cambiare posizione molto spesso, questo materasso non riesce ad accompagnare velocemente i movimenti, e anzi impiega un po’ di tempo a conformarsi nuovamente alla nostra sagoma. Lo si consiglia a persone con corporatura esile, e tutti coloro che tendono a mantenere una posizione più o meno fissa durante il sonno.
Esistono poi materassi che al loro interno hanno materiali naturali come cotone organico, che però deve essere certificato per essere sicuri che non sia trattato con pesticidi; la lana, ottima per regolare il calore e l’umidità del corpo, ma che a volte è trattata con sostanze chimiche; la lana biologica, priva di additivi chimici o di conservanti; crine di cavallo; pelo di cammello, che riesce mantenere costante la temperatura corporea, creando un microclima asciutto e piacevole; lino e seta.
Altri parametri di scelta importanti
I materassi devono essere sufficientemente rigidi da sostenere il peso del nostro corpo in modo corretto, ma non troppo da rendere scomodo giacervi sopra, quindi il livello di rigidità o flessibilità deve essere valutato al momento dell'acquisto. Una posizione corretta nel sonno è quella che rispetta la curvatura della colonna vertebrale. È necessario quindi provare a stendersi sul materasso per capire se la composizione migliore per ciascuno di noi sia quella di un materasso più duro oppure più flessibile.
Gioca un ruolo importante anche il peso corporeo: le persone più robuste hanno bisogno di un maggior sostegno, devono quindi preferire i materassi più rigidi. Questi sono anche i materassi migliori per chi dorme quasi sempre in posizione supina, e quindi una superficie rigida offre miglior sostegno alla colonna vertebrale.
Quando invece si preferisce dormire di fianco, non si può poggiare spalle e braccia Su un materasso troppo rigido, sarà anzi preferibile che sia abbastanza morbido da lasciare che queste parti del corpo affondino un poco. Al contrario, se una persona di corporatura esile dorme su un materasso troppo rigido non eserciterà abbastanza pressione su di esso per sentire che il corpo venga “accolto” dalla superficie, e quindi dovrà preferire quelli che si conformano al fisico aderendo facilmente alle forme.
Poiché è impossibile che due persone con esigenze incompatibili quanto alle suddette caratteristiche dei materassi possano trovarne uno capace di accomodare entrambi nel modo migliore, una soluzione da tenere sempre in considerazione è quella di poggiare due materassi diversi sulla stessa struttura letto.
Da tutto questo si desume che un materasso perfetto per tutti non esiste, ma può esistere quello migliore per ciascuno. Il metodo per scoprirlo è provarlo, il che significa che al momento dell'acquisto ci si deve stendere sui materassi assumendo le posizioni che normalmente teniamo durante il sonno, provando a muoverci proprio come faremmo sul materasso di casa. Si tratta infatti di una spesa importante, talvolta anche ingente, per un oggetto che ci accompagnerà a lungo e che influisce direttamente sul nostro benessere.
Ad esempio, se dopo esserci stesi sul materasso in posizione supina notiamo che rimane molto spazio tra l'incavo della schiena e la superficie, significa che il materasso non riesce ad adattarsi alle nostre forme, ovvero è troppo rigido. Se invece avessimo difficoltà ad infilare la mano tra la zona lombare e il materasso stesso, c'è un'ottima probabilità che dormendo ogni notte finiremo per affondare in esso perché è troppo molle.
E voi avete trovato già il vostro materasso ideale?