Lavanda: tutte le dritte per coltivare questa pianta profumatissima e amica delle api

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di Angelica Vianello

26 Aprile 2021

Lavanda: tutte le dritte per coltivare questa pianta profumatissima e amica delle api
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La lavanda è un arbusto perenne dal profumo inebriante, tipico del Mediterraneo ma diffuso e coltivato in tantissime parti del mondo. Con i suoi fiori si può profumare la casa, decorare, e persino cucinare. L’aroma ha ottime proprietà calmanti e rilassanti, e all’olio essenziale che si estrae da questa pianta si attribuiscono attività antinfiammatorie, antimicrobiche e sedative.

Nelle regioni più calde il fogliame grigio argento rimane sulla pianta per tutto l’anno, altrove invece torna rigoglioso solo con l’arrivo della bella stagione, ma in ogni caso se la pianta trova il punto assolato e il terreno giusto, può crescere anche in condizioni molto avverse, e necessita di poche cure.

Avere piante di lavanda in vaso in casa, sul balcone o meglio ancora nelle aiuole del giardino o persino nell’orto non solo arricchisce questi spazi di un elementi esteticamente splendido e dal profumo piacevolissimo, ma è anche un gesto importante per l’ambiente, dato che si tratta di una delle piante più amate dagli insetti impollinatori.

Esistono diversi tipi di lavanda, ma quasi tutti diventano cespugli abbastanza ordinati con un’altezza massima che si aggiro intorno tra i 50 e i 70 cm (qualche tipo può arrivare anche a un metro), e quando vengono sistemate nel punto adatto prendono possesso del terreno riempiendo l’area con una fitta vegetazione dalle foglie argentate, anch’esse profumatissime quanto i fiori.

Allan Henderson / Flickr

Allan Henderson / Flickr

Esposizione e clima

La lavanda ama il caldo quindi deve essere sistemata in luoghi dove sia raggiunta dal sole per quante più ore possibili al giorno. Questa pianta riesce a resistere anche a periodi di siccità, alle estati secche e aride e ama anche zone ventilate. Nelle zone fredde, molte varietà patiscono le temperature invernali, e bisogna quindi sistemarle in punti in cui siano un po’ riparate, o aiutarle con pacciamatura o teli adatti. Però esistono anche delle varietà più capaci di resistere al freddo, il che rende questo genere adatto alla coltivazione in tante parti del mondo, e non solo nel bacino mediterraneo.

Se quindi volete coltivarla in zone più fredde, assicuratevi che sia un tipo resistente, e poi ricordatevi di pacciamare il terreno spargendo attorno al colletto della lavanda dei rami sempreverdi o anche paglia, così da proteggere la pianta dai venti gelidi e dalle basse temperature. Un’altra opzione è coltivarla in vasi molto grandi, in modo da poterla riparare in inverno, quando andrà sistemata vicino a finestre esposte a sud in modo da ricevere quanta più luce possibile.

Terreno, concimazione e impianto

La lavanda può crescere rigogliosa in quasi tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli un po’ più poveri o al massimo solo moderatamente fertili, e soprattutto quelli calcarei. L’importante è che il terreno sia ben sciolto, in modo da garantire un ottimo drenaggio. Se pensate infatti che, in natura, queste piante crescono anche negli anfratti tra le pietre, capirete che un terreno troppo ricco e soprattutto compatto non è l’habitat ideale. Se quindi il terreno in casa è compatto o argilloso, aggiungete sabbia e argilla espansa (in mancanza, anche dei sassi possono andar bene), così da rendere il terreno più leggero e drenante. Evitate di piantare la lavanda in punti in cui si formano ristagni idrici, che porterebbero al marciume delle radici.

Al momento dell’impianto, smuovete la terra per bene scavando una buca più grande di quella occupata dal panetto di terra attorno alle radici della pianta acquistata/coltivata, e aggiungete se necessario quei materiali organici che lo rendono leggero, e non concimate subito. Se piantate più esemplari insieme, sistemateli a una distanza di almeno mezzo metro, per lasciare che poi crescano senza soffocarsi a vicenda.

Potrete poi procedere alla concimazione quando ormai la pianta ha preso possesso del terreno (o del nuovo vaso), e per farlo potete usare compost o letame maturo, in quantità non eccessive, così da evitare di “bruciare” la pianta.

Il momento migliore per l’impianto degli esemplari giovani è in primavera, quando il terreno va via via riscaldandosi. È possibile però anche in autunno (entro la prima metà), se la pianta è già più grande e robusta, così avrà più chance di sopravvivere all’inverno

Se c’è il rischio di inverni freddi, potete scegliere di piantare la lavanda in punti in cui sia riparata, come magari vicino all’entrata di casa o sotto ai cespugli di rose adulti, che proteggeranno le radici in inverno.

Tra le fronde delle lavande non crescono molte erbacce, perché la pianta prende possesso della sua zona in modo vigoroso, ma per evitare quelle poche che ce la fanno, potete usare una pacciamatura di sassolini o ghiaia, senza però farla arrivare a ridosso del colletto.

Irrigazione

Le lavande non temono la siccità, il che le rende molto facili da coltivare. Bisogna infatti bagnare la terra solo quando è del tutto asciutta, e senza esagerare. Se non piove, nelle estati aride si dovrà bagnare quindi una o due volte a settimana, ma negli altri periodi si possono diradare gli interventi (soprattutto in inverno), senza però mai dimenticare di controllare il terreno. In primavera e autunno, le piante sistemate in piena terra in genere non hanno bisogno altro che delle piogge stagionali.

Tipi di lavanda
Le specie più diffuse di lavanda sono:

  • Lavanda angustifolia: la più rustica, e anche la più alta. Può infatti raggiungere un metro di altezza. Ha i fiori color malva, che fioriscono in estate. Le foglie, invece, sono di un verde/argento chiaro, dalla forma sottile e allungata. Alcune cultivar, come la Munstead, fioriscono già in primavera. C’è poi la varietà Alba, i cui fiori sono bianchi, ed è alta 30 cm, perfetta per le bordure o insieme alle erbe aromatiche.
  • Lavanda dentata: una specie semirustica, che raggiunge un’altezza massima di 75 cm. Deve il suo nome alla forma delle foglie, che hanno il margine dentellato. I fiori sbocciano in estate, e il periodo di fioritura è tra i più lunghi.
  • Lavanda lanata: raggiunge anch’essa i 75 cm di altezza, resiste fino a -8° e ha fiori viola. Le foglie sono piccole, vellutate e argentate.
  • Lavanda stoechas: i cespugli sono alti tra i 40-50 cm, ma eccezionalmente possono essere più grandi e raggiungere con i fiori anche 120 cm di altezza. Sono le piante con i fiori più grandi e vistosi, tra le prime a fiorire già in primavera. Spesso è chiamata lavanda francese.

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sk / Flickr

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Potatura

La lavanda non chiede molte cure, ma non ci si può scordare di potarla una volta all’anno, dopo che ha finito di fiorire, in genere quindi tra la fine di agosto e l’inizio dell’autunno, ma dipende da pianta a pianta.

Per potarla bisogna usare forbici ben affilate e disinfettate, e bisogna pensare alla forma del cespuglio, che deve tornare ad essere il più possibile compatto e rotondeggiante possibile. Quindi bisogna tagliare le parti apicali di tutti i rami, qualche centimetro sotto ai fiori, senza mai andare troppo vicino al tronco: per ogni ramo che accorcerete, assicuratevi di tagliare prima della parte lignificata, quindi fin dove vedete il ramo verde e più tenero. Tagliando troppo in basso, infatti, si rischia di far seccare tutto il ramo, e se ci si sbaglia con troppi rami si finisce per perdere la pianta.

Dopo aver pareggiato le cime, si può procedere a tagliare un po’ più in basso solo qualche rametto qui e là, così da diradare gli steli e favorire l’areazione. Si possono anche tagliare alla base i rami che stanno crescendo in direzioni sbagliate, fuori dall’aiuola o contro altre piante.

Potandola spesso, si eviterà che la pianta diventi troppo legnosa e sparpagliata, oltre che meno folta.

Propagazione

Le piante di lavanda si propagano per talea, sebbene sia possibile anche seminarle.

Quest’ultima opzione non è molto semplice, perché è necessario garantire una serie di condizioni stabili per la germinazione, ed i semi germogliano con difficoltà. Chi vuole provare dovrà sistemarli in vassoio per la semina molto bassi, con un terriccio molto leggero mescolato con vermiculite. I semi andranno coperti solo da uno strato sottile di terreno, e tenuti umidi ma non bagnati, a una temperatura costante tra i 18° e i 21°C, meglio se in luogo luminoso e coperto. C’è chi li tiene in frigo per due mesi prima di seminare in primavera, così da “simulare” l’inverno. Quando le piantine avranno ciascuna diverse foglioline si potrà spostarle in vasetti. NOn cresceranno molto il primo anno, ma in un paio di anni ancora al massimo si avrà un cespuglio fiorito.

La propagazione per talea è invece molto più veloce e facile, ed è da fare durante la potatura, così da trasformare tutti i rametti tagliati in nuove piante. Se volete usare rami più lunghi, scegliete allora quelli laterali, che siano lunghi almeno 10 cm e abbiano almeno 5 foglie.

Quando avrete prelevato il ramo, privatelo delle foglie in basso, lasciandone solo sull’ultimo terzo, e infilatelo in un vasetto che avrete preparato come segue: uno strato di argilla espansa sul fondo e un terriccio ricco mescolato con sabbia o vermicolite. Se volete aumentare le chance che il rametto attecchisca, bagnate la punta in basso in un po’ di acqua e poi passatela subito dentro a un po’ di ormone radicante in polvere, e infilate il tutto nel vasetto.

Le talee vanno annaffiate regolarmente. In genere, con le talee avviate a fine estate e mantenute durante l’inverno, si hanno delle piccole piantine da rinvasare o piantare in terra già in primavera,spesso capaci di produrre qualche fiore, e l’anno successivo saranno già abbastanza grandi da fiorire in modo copioso.

Coltivazione in vaso

È possibile coltivare queste piante in vaso, anche in casa, ma bisogna assicurare loro una posizione molto soleggiata. Il vaso deve poi essere piuttosto grande, perché le lavande crescono velocemente e non si può stressare la pianta con troppi rinvasi.

I vasi vanno preparati con uno strato di argilla espansa in basso, e il terriccio dovrà essere basico, mescolato a sabbia di fiume. Anche in questo caso le innaffiature devono avvenire quando il terreno è ben asciutto: infilate quindi un dito nel terreno e controllate che il terriccio non sia ancora umido sotto lo strato superficiale. Inoltre, controllate sempre che quando date acqua alla pianta, l’acqua esca facilmente dal basso: i ristagni idrici sono deleteri per queste piante.

Raccolta e conservazione

Se volete essiccare i fiori della lavanda, dovrete coglierli quando cominciano a fiorire le spighe: non godrete di un cespuglio fiorito, ma potrete avere il profumo a lungo in casa con i fiori usati per sacchetti da tenere negli armadi, per esempio.

Usate sempre le forbici per tagliare gli steli, senza strappare con le mani. Potrete poi usare un essiccatore o appendere gli steli a testa in giù in un luogo asciutto e ombreggiato.

È una pianta bella, facile e dalle numerose proprietà benefiche: cosa aspettate a coltivarla in casa?

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