Tutte le istruzioni da seguire per tingere i tessuti con coloranti naturali
Nel mondo del fai-da-te vernici e coloranti sono una componente fondamentale: li usiamo per lavoretti di ogni tipo, anche quelli che possono realizzare i bambini, per tingere tessuti, per i prodotti di cosmesi artigianali e non solo. E spesso l’alternativa sicura sono i coloranti alimentari, quelli che troviamo in polvere o gel pensati per tingere i cibi di tante sfumature diverse.
Eppure già solo in cucina potremmo avere un arsenale di materiali da trasformare in coloranti naturali: si possono infatti usare spezie, verdura, fiori ed erbe, proprio come si faceva in passato. Non solo si tratta di procedimenti antichi e pieni di fascino, ma soprattutto sono alternative sicure e prive di sostanze tossiche potenzialmente dannose, quindi adatte a ogni tipo di utilizzo, soprattutto quando anche i bambini sono coinvolti nel procedimento.
Scoprite allora da quali ingredienti estrarre i vari colori, e in che modo riuscirci. Tenete in conto che in ogni caso difficilmente potrete ottenere tinte coprenti e sature come quelle industriali: i colori che si ottengono sono più tenui, più simili ad acquerelli che non tempere, per capirci, ma comunque davvero bellissimi.
barbndc from Washington, D.C., CC BY 2.0 via Wikimedia Commons
Giallo e arancione
Per ottenere pigmentazioni nei toni del giallo si possono usare:
- Zafferano: la polvere rossa tinge di giallo carico i risotti, ed è pronta da usare anche si presta bene già così com’è, diluita in acqua. Qualora invece prelevassimo i pistilli dai crochi oppure comprassimo la spezia ancora in forma di pistillo, dovranno essere lasciati in infusione in acqua per rilasciare il colore.
- Curcuma: anche in questo caso la spezia è da usare così come la compriamo, mescolata con acqua. La colorazione è un po’ più carica, e vira verso l’arancio più che un vero e proprio giallo.
- Ananas: per estrarre il colore dalla polpa di ananas bisogna schiacciarla oppure frullare finemente con un filo d'acqua se necessario, avendo cura di non lasciare pezzetti di fibra interi che non potrebbero essere assorbiti.
- Peperoni: anche dai peperoni a polpa gialla si può ricavare un colorante giallo. Vanno frullati da freschi, e poi la purea che si ottiene va fatta cuocere in modo che possa rapprendersi un po’ e non sia troppo liquida.
Arancione
Oltre alla curcuma, si può ottenere un colorante arancione usando:
- Carote: cuocetele in acqua bollente per pochi minuti, giusto per ammorbidirle un po’, poi frullatele per ottenere una purea non troppo molle.
- Arance: in questo caso non è la polpa che aiuta a ottenere il colore, ma le scorze. Meglio prelevarle senza la parte bianca, e poi grattugiarle quanto più finemente possibile, lasciandole in infusione in un po’ d’acqua e poi filtrando. Altrimenti, si può frullare finemente, sempre con un po’ di acqua.
Rosso
Il rosso è un colore molto saturo un po’ difficile da ottenere naturalmente: le varie sfumature hanno in realtà tracce rosa o violacee, la cui intensità e tonalità dipende dalla concentrazione dell’ingrediente principale. Si possono usare:
- Fragole: pulitele e cuocetele in acqua bollente per qualche minuto prima di schiacciarle e filtrare il liquido rosso che producono.
- Barbabietola: mettetele in un tegame, coperte di acqua. Fate arrivare a bollore a fuoco medio, poi riducete la fiamma e lasciate sobbollire finché non si ammorbidiscono e rimangono pochi cucchiai di acqua. Quel liquido sarà il vostro colorante, e le barbabietole potranno essere consumate come cibo. Potete anche provare facendole a tocchi prima di cuocerle, riducendole in purea e poi filtrando il liquido.
- Pomodoro: occorre frullarlo ed eliminare poi i semi.
- Ciliegie: privatele del nocciolo e frullatele.
- Cavolo rosso: pestate le foglie in un mortaio oppure frullatelo.
In questi ultimi casi, avrete una tintura più omogenea usando solo il succo filtrato dalla purea di verdura o frutta.
Un altro famoso ingrediente naturale usato per tingere soprattutto tessuti in rosso è la radice del Galium verum (noto anche come caglio zolfino), pulita e usata in un’infusione per farle rilasciare tutto il pigmento.
Marrone
Per ottenere il marrone potete usare:
- Polvere di caffè: quanto più finemente è macinato, tanto meglio.
- Cacao amaro: da usare anch’esso così com’è, con acqua a seconda del tipo di procedimento richiesto dall’oggetto da colorare.
Rosa
Il rosa si ottiene con tutti gli ingredienti indicati per il rosso quando la concentrazione di polpa è minore, altrimenti potete ricavare una sfumatura che tende vagamente al fucsia mescolando il liquido prodotto dal cavolo rosso con succo di limone.
In alternativa, potete pestare dei lamponi.
Viola
Per avere colori che vanno dal lilla al viola tenue potete usare:
- More o frutti di bosco: le more possono essere usate da sole, frullate o schiacciate. Mentre se volete ottenere una sfumatura più particolare nella gamma del viola potete mescolare tra loro diversi frutti di bosco (more e mirtilli compresi, e poi lamponi o fragole, perlopiù). In ogni caso il pesto/frullato va filtrato e poi cotto a fuoco basso per qualche minuto.
- Anche le patate a pasta viola o le carote viola possono essere cotte, ammorbidite, frullate e poi filtrate.
Blu
Per aver il blu potete ricorrere a:
- Mirtilli: vanno frullati, filtrati e poi messi sul fuoco (basso) in modo che il succo si rapprenda un po’.
- Cavolo rosso e bicarbonato di sodio: frullate il cavolo, filtrate il liquido in una ciotola e aggiungete a piccole quantità (un cucchiaino o meno) il bicarbonato lasciando agire ogni volta per qualche minuto e mescolando, finché non avrete ottenuto il colore desiderato.
Verde
È la sfumatura più semplice da ottenere, poiché è facile da ricavare dalla pressatura di foglie. In particolare, si usano:
- Spinaci: potete pestarli in un mortaio e poi versarli in un pentolino in cui aggiungere alcol, farli macerare e poi far andare un po’ a fuoco lento finché questo non evapora e rimane solo del liquido. Altrimenti potete bollirli e frullarli e filtrare.
- Prezzemolo: pestatelo finché non avrete una consistenza simile a quella che si ottiene col basilico, altrimenti frullate aggiungendo pochissima acqua.
- Menta: anche in questo caso, la lavorazione è simile a quella delle erbe appena indicate.
- Tè matcha: questo tè è venduto in polvere finissima, che può essere usata direttamente.
- Alghe: alcuni tipi di alghe sono naturalmente verdi, altre sono marroni come il wakame o anche rosse, ma a contatto con l’acqua bollente diventano verdi. Con le alghe nori potete bagnarle e pestarle, mentre la spirulina si può trovare in polvere, ed essere usata direttamente (avrà sfumature vagamente bluastre).
Nero
Tra gli ingredienti utili per ricavare una tinta nera (o grigi molto scuri) si possono usare:
- Carbone vegetale: da usare ridotto in polvere, e colorerà gli oggetti come succede con tante preparazioni culinarie.
- Semi di sesamo nero: tra le spezie che si possono acquistare al supermercato o nei mercati c’èanche il sesamo nero. Per ottenere il colore, i semi vanno macinati fino a ridurli in polvere.
La tecnica per tingere tessuti
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Queste diverse tecniche di estrazione del colore possono tornare utili per tingere quei capi che si erano sbiaditi col tempo, o magari per camuffare le macchie prodotte da qualche incidente casalingo, anche se funzionano meglio quando si parte da tessuti bianchi o naturalmente molto chiari.
Vale la pena ricordare che in ogni caso le sfumature che si producono sulle stoffe (ma anche altrove) risulteranno sempre più chiare di quelle che possiamo apprezzare nei contenitori in cui raccogliamo le polveri o i liquidi, ecco perché è preferibile lavorare su capi bianchi o al massimo ravvivare e intensificare un colore che si era sbiadito scegliendo una tinta naturale nella stessa gamma.
In ogni caso, prima di procedere all'immersione nelle tinte naturali è necessario pretrattare i capi. Per farlo basta tenere in ammollo gli indumenti ben puliti in acqua tiepida, in modo da far allargare le fibre, che assorbiranno meglio il colore.
Come procedere:
- Fate bollire i liquidi che avete ottenuto, oppure diluite la polvere in acqua bollente. Quanto maggiore sarà la quantità di ingredienti in acqua e quanto più a lungo farete bollire il tutto, tanto più sarà intensa la tinta. Tendenzialmente, gli ingredienti quali frutta e verdura devono riempire per metà la pentola, e poi si aggiunge acqua fino a 3/4 poco più. Se invece usate spezie (curcuma, ma anche caffè o tè), si calcolano circa 5 cucchiai per ogni litro di acqua.
- Quando l'acqua avrà assunto la sfumatura desiderata, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
- Filtrate con un colino a maglie strette, così da impedire che eventuali detriti e fibre più grandi, a contatto con la stoffa, provochino macchie più scure.
- Prendete i tessuti pretrattati, scolateli, metteteli in una bacinella e versate sopra la tinta coprendo del tutto le stoffe, mescolando con un mestolo di legno in modo che tutto il tessuto entri a contatto con la pigmentazione.
- Aggiungete 1 bicchiere di aceto, oppure di sale, e mescolate per bene.
- I capi devono rimanere in ammollo per 12 o 24 ore (anche in quel caso, dipende da quanto intenso vogliate che sia il colore), mescolando ogni tanto. Se siete soddisfatti del colore raggiunto, scolateli e lasciateli asciugare. Se poi voleste rendere più intensa la tinta, ripetete il processo immergendoli nel colore con aceto/sale per altre 12-24 ore.
Buon lavoro!