Le dritte più utili per innaffiare le piante mentre siamo in vacanza
Chiunque tiene alle piante coltivate in casa si preoccupa sempre di assicurare loro ogni cura, anche quando ci si assenta per un periodo di vacanza. Non sempre, però, è possibile chiedere l'aiuto di amici che passino a dare l'acqua alle piante, né magari c'è modo di installare un sistema di irrigazione automatico: in quei casi, però, è possibile provare qualche rimedio alternativo e fai-da-te per aiutare le piante a sopravvivere anche quando non siamo in casa.
Bottiglie usate in vari modi, sia di vetro che di plastica, ad esempio, sono un buon aiuto. Scoprite di seguito come creare questi sistemi di irrigazione fai-da-te.
Con le bottiglie di vetro del vino o della birra
Munitevi di una bottiglia e un chiodo o oggetto appuntito: dopo aver eliminato ogni residuo di bevanda dall'interno della bottiglia, praticate un foro al centro del tappo di sughero o di metallo, abbastanza ampio da far passare l'acqua. Riempite la bottiglia di acqua e chiudete per bene con il tappo, capovolgetela e infilatela col collo in giù dentro al terriccio della pianta. Assicuratevi che l'acqua defluisca e che la terra non crei un tappo sul foro.
Con bottiglie di plastica
Le bottiglie di plastica dell'acqua o del latte possono essere usate nei vasi più grandi o anche in qualche aiuola più ampia. In questo caso bisogna solo praticare dei fori lungo tutto il corpo della bottiglia, e sul fondo, interrarla con il collo verso l'alto (quindi dal lato dritto, col fondo dentro alla terra) e riempirla di acqua, richiudendo infine il tappo.
L'acqua defluirà piano piano dai fori nel terreno, e le piante possono così sopravvivere per una settimana circa. L'importante è non mettere la bottiglia troppo vicino al fusto, perché di certo finirebbe per rovinare le radici, per questo è un metodo che non funziona nei vasi piccoli.
Con uno spago
Midwest Media Productions/YouTube
Posizionate una ciotola o un secchio pieno di acqua in un punto più alto rispetto al vaso della pianta da innaffiare, poi infilate al suo interno (fermandola sul fondo con un peso) l'estremità di uno spago (va bene anche una striscia di cotone), e l'altra estremità va infilata nel terriccio del vaso.
Bagnate tutto lo spago/fettuccia di stoffa, e quello continuerà a condurre acqua piano piano al terriccio. C'è anche chi usa questo metodo con secchi grandi (magari coperti con una garza), posizionati su uno sgabello e con tante fettucce o spaghi che portano acqua a più vasi sistemati tutto intorno allo sgabello.
Se poi state via solamente qualche giorno, basta innaffiare per bene le piante uno o due giorni prima della partenza e lasciare un sottovaso con due o tre dita di acqua. Può aiutare anche sistemare dell'argilla espansa nel sottovaso, e bagnarla con acqua lasciandone almeno un dito: quella rilascerò pian piano vapore acqueo che sale verso le piante.
Ancora, buste di plastica (o anche la parte superiore delle bottiglie di plastica grandi, per i vasi piccoli), da usare come "cupola" che crea una sorta di serra, trattenendo l'umidità. Dovranno essere messe in modo da lasciare anche passare l'aria tra le foglie, quindi non bisogna chiudere del tutto o magari si praticano dei fori.
Avete mai provato questi rimedi?