Piante di lavanda: rendile belle con la giusta potatura e crea tanti nuovi vasi con le talee
Una delle piante dal profumo più inconfondibile è di certo la lavanda: è un aroma che può rilassare e calmare, è leggero e fresco, e l'olio essenziale tratto da questa pianta ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e sedative. È poi una pianta piuttosto semplice da coltivare, che non richiede molte cure e decora splendidamente case e giardini. Non è dunque un caso che venga coltivata da tempo immemore non solo nel bacino mediterraneo (la sua zona di origine) ma in tantissime altre parti del mondo.
Sebbene non sia molto esigente quanto a cure costanti, c'è però bisogno di dedicarle un po' di tempo una volta all'anno, alla fine dell'estate - ovvero dopo la fioritura - per occuparsi della potatura. E con i rametti che se ne ricavano è facile dar vita a tante altre piantine, con la propagazione per talea.
Creativo
Potatura
La pianta di lavanda va potata quando ha del tutto finito di fiorire, in genere quindi tra la fine di agosto e l’inizio dell’autunno, sebbene a seconda del clima e della varietà questo periodo a volte può cambiare.
Bisogna utilizzare forbici ben affilate e disinfettate, e nell'accorciare i rami si deve sempre ricordare che la chioma dovrà mantenere una formail più possibile compatta e rotondeggiante.
Non bisogna nemmeno esagerare e tagliare troppo in basso i rami, ma limitarsi ad eliminare le parti apicali di tutti i rami, qualche centimetro sotto ai fiori, senza mai andare troppo vicino al tronco: per ogni ramo che accorcerete, assicuratevi di tagliare prima della parte lignificata, quindi fin dove vedete il ramo verde e più tenero. Tagliando troppo in basso, infatti, si rischia di far seccare tutto il ramo, e se ci si sbaglia con troppi rami si finisce per perdere la pianta.
Solo dopo aver pareggiato le cime si potrà procedere a tagliare un po’ più in basso qualche rametto qui e là, così da diradare gli steli e favorire l’areazione. Si possono anche tagliare alla base i rami che stanno crescendo in direzioni sbagliate, fuori dall’aiuola o contro altre piante, ma senza mai esagerare.
Potandola regolarmente, si eviterà che la pianta diventi troppo legnosa e sparpagliata, oltre che meno folta.
Propagazione per talea
La propagazione per talea è molto più veloce e facile (e comune) di quella per seme, e si effettua proprio in concomitanza della potatura, così da trasformare tutti i rametti appena tagliati in nuove piante.
Iniziate preparando il vasetto che accoglierà i rametti tagliati: mettete sul fondo uno strato di argilla espansa e poi riempite fin quasi al bordo con un terriccio ricco mescolato con sabbia o vermicolite.
Prelevate poi il ramo tagliato, privatelo delle foglie in basso lasciandone solo sull’ultimo terzo, e infilatelo nel vasetto. Se volete aumentare le chance che il rametto attecchisca e produca velocemente le radici, bagnate la punta in basso in un bicchiere di acqua e poi passatela subito dentro a un po’ di ormone radicante in polvere, e infilate il tutto nel vasetto. Se volete usare rami più lunghi, scegliete allora quelli laterali, che siano lunghi almeno 10 cm e abbiano almeno 5 foglie.
Quando il vostro vaso con le talee è pronto, ricordatevi di annaffiarlo regolarmente. Tenetelo in un luogo luminoso ma non esposto ai raggi del sole diretti almeno nelle ore più calde della giornata, e quando iniziano le piogge più frequenti potrete anche sospendere o quantomeno diradare le innaffiature. Se invece tenete i vasetti in casa, non dimenticatevi di bagnarli quando il terreno si asciuga troppo, senza però averli perennemente zuppi d'acqua, cosa che farebbe marcire i rami o le radici appena prodotte. In genere, con le talee avviate a fine estate e mantenute durante l’inverno, si hanno delle piccole piantine da rinvasare o piantare in terra già in primavera, spesso capaci di produrre qualche fiore, e l’anno successivo saranno già abbastanza grandi da fiorire in modo copioso.
Buon giardinaggio!