Piante perenni: gli errori comuni da non commettere per avere un giardino bello con poche cure
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Le piante perenni in giardino sono quelle che torniamo a vedere ogni anno, dopo un periodo di dormienza (in genere in inverno), quindi sono un ottimo investimento per avere di anno in anno uno spazio sempre più bello, man mano che le diverse varietà prendono possesso del terreno.
Il fatto che abbiano dei ritmi diversi da tante varietà ornamentali annuali, di quelle che ci colpiscono in un negozio e che però rimarranno a far mostra di sé solo per qualche mese, non significa che possano essere trascurate, né che si possa considerare troppo superficialmente le loro esigenze in fatto di esposizione, clima e terreno. Scoprite allora come rimediare agli errori più comuni che si fanno con le piante perenni.
- L'esposizione giusta: poiché si tratta di piante che molto probabilmente sistemiamo in fioriere e aiuole dove dovranno rimanere a lungo, bisogna spendere un minimo di tempo nella ricerca delle specie più adatte al punto che vogliamo decorare. Considerate quante ore di sole colpiscono quella zona, le temperature medie stagionali, la presenza di venti. Sono indicazioni che permettono di restringere il campo quando si vuole scegliere la pianta giusta, così da evitare di spendere soldi e tempo nella coltivazione di un esemplare che semplicemente non ce la può fare a sopravvivere proprio lì.
Cosa fare? Informatevi su come è classificabile la zona in cui vivete: in termini botanici si parla di "hardiness zone" ovvero delle categorie divise in base proprio a quei parametri appena indicati in modo da distinguere il tipo di piante che vi può sopravvivere. Ad esempio, nelle zone fredde bisognerà cercare piante che resistano alle gelate invernali, in quelle calde invece vanno preferite le piante che tollerano la siccità. A seconda della latitudine, poi, le indicazioni generiche (sole, mezzombra) possono variare un po' nella pratica: le regioni più a nord a volte possono coltivare al sole -o quasi -piante che in genere sono considerate da mezzombra, ad esempio.
Potete trovare utili indicazioni, oltre che online o parlando con i vari vivaisti, anche sulle etichette delle piante che spesso indicano con simboli le esigenze colturali della pianta. Anche online si trovano blog, portali e persino gruppi sui social dove informarsi. - Il terreno: ci sono piante che hanno bisogno di terreni acidi (sono ad esempio quelli sotto a conifere e pini), altre che li preferiscono alcalini. Nella stragrande maggioranza dei casi, poi, le piante temono i ristagni idrici quindi il terreno deve essere ben ricco ma anche drenante, mentre in quelli argillosi sono poche le varietà che non hanno problemi.
Se quindi vi capita di vedere che l'acqua sparisce velocemente e il terreno si asciuga nel giro di poche ore dopo essere stati innaffiato, probabilmente è un terreno sassoso, povero, dove le piante avranno bisogno di molte più cure per sopravvivere, se non sono adatte.
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- Non trascuratele: è vero che, una volta scelta la pianta adatta al nostro giardino e dopo aver supervisionato l'attecchimento nelle prime settimane o primo anno, poi l'esemplare spesso prosegue per conto suo, ma questo non significa che non si debba più intervenire. Non solo, ovviamente, con l'irrigazione che compensi i periodi di siccità, ma anche con le potature annuali necessarie, la rimozione di fiori e rami secchi che stimola la vegetazione e persino la divisione dei cespi, ovvero il separare la pianta in due parti così da creare due nuovi esemplari.
- Pacciamare: usare il giusto tipo di materiali per coprire il suolo attorno alle piante non serve solo a evitare la crescita di erbacce, ma anche a mantenere più umidità nel terreno e poi, con la decomposizione, quei materiali influiscono sulla composizione del terreno. Quindi informatevi sempre su quale tipo di pacciamatura serva per ogni pianta.
- Considerate i periodi di fioritura e i colori dei fiori in anticipo: il bello delle perenni (e dei bulbi) è che a seconda delle stagioni c'è sempre qualche pianta che sfoggia i suoi fiori colorati. Pensate dunque alla macchia di colore che volete ottenere in ciascuna stagione, e piantate le diverse varietà di conseguenza.
- Nel pianificare, ricordatevi anche le dimensioni finali: la tentazione di piantare vicini gli esemplari appena acquistati, che ci sembrano piccoli, è da combattere. Ci vuole pazienza ma dopo uno o due anni le piante, se hanno preso ben possesso del terreno, possono aumentare di dimensioni anche di molto, e magari quelle più robuste finiscono per soffocare le altre, privandole di sole e nutrienti. Quindi rispettate le distanze indicate tra ciascun esemplare della stessa specie e quando riempite gli spazi vuoti con qualche altra pianta controllate che possa ricevere luce a sufficienza nel periodo di crescita e fioritura annuale.
Un'altra accortezza importante in questo senso è quella di sapere quali piante creeranno degli steli lunghi che poi, col peso stesso dei fiori, si afflosceranno sul terreno: evitatelo piantando subito un bastone o canna nel terreno, in modo da non disturbare le radici quando crescono di più, e avere già il sostegno pronto per il momento in cui diventa necessario.
Buon giardinaggio!
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