Fai nascere tante nuove piantine dalle tue succulente: è facile e divertente
Basta fare una veloce ricerca online sulle piante da interni, o anche dare un'occhiata ai negozi di piante e ci rendiamo conto che una buona porzione è sempre dedicata alle piante succulente, che spesso chiamiamo "grasse": sono una famiglia grandissima, con esemplari di innumerevoli forme, dimensioni e colori diversi, ma tutte sempre affascinanti e spesso usate proprio per decorare gli interni.
Il loro successo, però, non risiede esclusivamente nella resa estetica: le più comuni, infatti, sono piante davvero facili da coltivare. Non richiedono troppa terra quindi possiamo posizionarle in contenitori di ogni genere, in genere crescono piuttosto lentamente, non bisogna annaffiarle spesso né preoccuparsi di potature periodiche. Insomma, sono le piante perfette per chi ha poco tempo da dedicare alla cura del verde, persino per chi crede di avere il pollice nero.
Se perciò avete trovato già il tipo di pianta succulenta che fa al caso vostro e siete riusciti a coltivarla con successo, perché non moltiplicarla in casa? Scoprite come.
Parliamo perlopiù di sedum, echeveria, Sempervivum, senecio, crassula: sono tra le succulente più coltivate, in casa ma anche in giardino (se il clima lo consente). Come si fa per propagarle?
- Scegliete una pianta in ottime condizioni. Se la vedete sofferente, con foglie non turgide, il cui colore non è quello abituale, è quasi impossibile che una delle foglie possa radicare e moltiplicarsi.
- Con un coltello o taglierino molto affilato e sterilizzato, selezionate il gambo con le foglie più sane (magari anche nei punti in cui volete contenere le dimensioni della pianta) e tagliatelo via alla base.
- Con molta delicatezza, staccate a mano le singole foglie dal ramo, senza spezzarle, ma facendole separare alla base.
- Lasciatele in un luogo ben asciutto per 1-3 giorni, finché il taglio esposto non si asciuga e cicatrizza.
- Preparate dei bicchieri di vetro: lavateli e sterilizzateli, poi riempiteli di acqua e acqua ossigenata. La ratio deve essere di 7 ml di acqua ossigenata (al 3%) ogni 100 ml di acqua. Prima di interrare le varie foglioline tagliate, dovrete immergerle in questa soluzione per 10 minuti, in modo da eliminare eventuali batteri nocivi e aiutare la porzione di pianta a tornare "in salute" prima.
- Scegliete un contenitore rettangolare e non molto alto, come una vecchia teglia, e assicuratevi che abbia dei fori di drenaggio.
- Riempitelo di terriccio: mescolate in parti uguali un terriccio universale di buona qualità con sabbia (o vermicolite) a grana abbastanza grossa e perlite oppure pomice. Potete anche alleggerire il terriccio con corteccia, fibra di cocco o torba.
- Spruzzate acqua su tutto il terriccio con un flacone spray: dovrà essere inumidito ma non zuppo.
- Posizionate le foglie ben distanziate tra loro, infilando la parte tagliata in obliquo nel terreno, senza coprire tutta la foglia con il terriccio.
Dovrete tenere il contenitore costantemente inumidito ma mai troppo bagnato, in un luogo luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole.
Dopo circa due settimane saranno spuntate le radici e in certi casi potreste vedere anche qualche germoglio sulle foglie. A quel punto dovrete continuare a coltivare le piantine finché non saranno ben formate, seppure ancora piccole. Se notate che di tutte le piante dello stesso tipo solo alcune si sono sviluppate, prelevate solo quelle e spostatele ciascuna in un vasetto solo un po' più grande delle loro dimensioni, con lo stesso terriccio. Le altre probabilmente non hanno attecchito, ma vale sempre la pena provare ad aspettare un po' di più.
Le piatine trapiantate nei vasi più grandi andranno bagnate leggermente solo quando il substrato è davvero asciutto, e potranno essere coltivate già come le adulte da cui le avete prelevate. Buon giardinaggio!