Carta da parati sporca? Ti sveliamo qualche trucco per pulirla al meglio
La carta da parati è capace di rivestire le mura delle nostre case di mille fantasie che davvero possono trasformare l'aspetto di qualsiasi stanza, con tanti dettagli, colori e trame che sarebbe pressoché impossibile ricreare solo con la vernice. Le carte da parati sono di vari tipi a seconda del materiale con cui sono prodotte, ma tutte sono soggette a sporcarsi e rovinarsi col passare del tempo.
Per ogni tipo di rivestimento delle pareti possiamo adoperare qualche metodo adatto per pulirle mantenerle sempre nel miglior stato e, laddove possibile, rimuovere macchie e ripristinare il loro aspetto originario. Leggete oltre per scoprire come.
Creativo
Prima di agire con acqua e saponi, è bene sapere di che tipo è la carta da parati che abbiamo in casa:
- Vinile: sono ormai quelle più comuni, abbordabili per prezzo e molto resistenti nel tempo. Possono avere una finitura lucida (quasi di plastica), talvolta ricreano l'aspetto di rivestimenti in legno o pietra. Resistono all'acqua e quindi si usano molto anche nei bagni e nelle cucine.
- Fibra di vetro: coprono la parete con uno strato ancora più impermeabile e addirittura resistente al fuoco. Sono le più durevoli ma anche piuttosto costose, e possono essere lavate.
- Cellulosa: sono quelle tradizionali, che hanno fatto la fortuna di tanti marchi inglesi. Sono di carta (polpa del legno, quindi cellulosa appunto), anche se più di recente la cellulosa può essere mescolata a fibre di cotone, per un rivestimento sostenibile che si applica come una vernice. Sono suscettibili all'umidità, quindi non possono essere trattate con acqua. Tendono inoltre a schiarire molto se esposte ai raggi diretti del sole e comunque i loro colori si alterano nel tempo.
- Tessuto: la versione moderna dei rivestimenti aristocratici di un tempo, tornano sempre più alla ribalta. Molto costose soprattutto se fatte con tessuti di pregio, possono avere caratteristiche diverse quanto a resistenza proprio a seconda delle stoffe usate, ma tendenzialmente sono molto delicate e richiedono l'intervento di professionisti specializzati.
- Bambù: ulteriore alternativa ecosostenibile, ma molto suscettibile all'umidità.
- Tessuto non tessuto (ibrido): fatto di fibre sintetiche e naturali non tessute, questo materiale lascia respirare le pareti, ma non è lavabile.
- Rimuovibili: sono adesive e si possono levare e cambiare quando si vuole in modo semplice. Questo però significa anche che possono tendere a staccarsi più facilmente se le pareti sono soggette a umidità.
Come pulire la carta da parati?
- Passate l'aspirapolvere, o anche dei bastoni con il panno in microfibra come quelli che si usano per spolverare il parquet. Si dovrebbero spolverare le pareti almeno ogni due mesi.
Nel caso di carte da parati in cellulosa, bambù, tessuto e tessuto non tessuto ci si deve fermare a questo passo, da ripetere quanto più regolarmente possibile, così da evitare che lo sporco diventi troppo evidente e difficile da rimuovere col tempo. - Per quelle in vinile e fibra di vetro: mescolate 4 litri di acqua con 60 ml di detersivo per piatti o sapone di Marsiglia, e passatelo sulla superficie con una spugna, che sia ben strizzata. Poi lasciate asciugare o, se fa freddo o si tratta di una stanza più buia, passate un asciugamano asciutto.
- Sempre solo sulle carte da parati in vinile o fibra di vetro,
per le macchie più piccole provate la gomma da cancellare o la gomma magica
per macchie più estese, informatevi presso professionisti sul metodo migliore per eliminare i diversi tipi di macchia. Se volete provare rimedi fai-da-te, tentate prima su un'area nascosta e aspettate di vedere i risultati.
Nel caso di muffa, ad esempio, potete usare acqua ossigenata oppure diluire poca candeggina (in alternativa, aceto bianco) in un secchio di acqua e passare la mistura sull'area da trattare. Il test su una porzione poco visibile servirà a verificare se questi prodotti fanno scolorire la carta da parati. Il tutto andrà poi tamponato con panni asciutti dopo aver agito per qualche ora, oppure anche lasciato asciugare naturalmente, magari con l'aiuto di asciugacapelli o ventilatori. Ricordate sempre di areare bene la stanza durante e dopo questi trattamenti.
Sulla fibra di vetro si può usare anche acqua e aceto per lo sporco grasso o oleoso, con l'aiuto di una spugna, sciacquando e asciugando con altri panni puliti.
In tutti gli altri casi è sempre bene contattare i produttori o esperti, per evitare di rovinare irreparabilmente i materiali di cui sono fatte le carte da parati.