Lavare i piatti a mano o in lavastoviglie? Scopri come evitare sprechi inutili
Avere una lavastoviglie che si occupa di far brillare piatti, pentole, posate e bicchieri al posto nostro è di certo una comodità, ma vale la pena in termini di risparmio? C'è chi non vuole o non può usufruirne e preferisce lavare a mano tutte le stoviglie, ma anche quello può avere dei risvolti negativi sulle finanze di casa, e un impatto ambientale da non trascurare per via del consumo di acqua, talvolta maggiore che non con l'uso dell'elettrodomestico preposto.
Si tratta di necessità e scuole di pensiero diverse, ma in entrambi i casi si può far attenzione ai costi adottando una serie di misure che evitino sprechi inutili. Leggete oltre per saperne di più.
Creativo
A seconda dei piatti da lavare di solito la lavastoviglie può essere più economica: lo è infatti quando la si può davvero riempire, e in quel caso, soprattutto nel caso di apparecchi moderni con una buona classe energetica, il consumo di acqua ed energia è di certo preferibile a quello derivato dal lavaggio a mano. Se però abbiamo pochi piatti da lavare, va da sé che sarà meglio optare per il lavaggio a mano.
Ma come fare per evitare sprechi in ciascuno dei casi?
Lavastoviglie:
- È di certo vero che usare nel modo corretto la lavastoviglie comporta la pulizia sommaria di piatti e pentole prima di inserirle al suo interno. Tutti i rimasugli di cibo che si possono eliminare andranno buttati via, e c'è chi abitualmente sciacqua anche un po' ogni oggetto sotto l'acqua corrente, per eliminare anche patine di sughi, olio e sporco grasso. Questo passaggio, però, è di fatto un consumo extra notevole. Dunque sarebbe preferibile al massimo aiutarsi con spatole di silicone per pulire al meglio tutto quello che è rimasto nelle stoviglie, e poi lasciar fare all'elettrodomestico, magari ricordandosi con buona frequenza di pulire filtri e fare i lavaggi a vuoto di routine per pulire bene tutto l'apparecchio. Se usate poi avete usato salviette di carta a tavola, usatele anche per pulire tutti i rimasugli, e gettatele nel bidone dei rifiuti organici con essi.
- Bisogna anche ricordare che le temperature raggiunte dal lavaggio automatico sono sempre molto più alte di quelle che possiamo raggiungere in lavandino, con conseguenti risultati migliori, anche in termini di igiene.
Il doppio lavaggio, quindi, dovrebbe essere riservato solo a tutto ciò che è davvero incrostato di sporcizia difficile da rimuovere, che dovrà rimanere pieno di acqua calda per 30-60 minuti o più a seconda dei casi, per far ammorbidire lo sporco, che potrà così essere rimosso a mano prima di mettere tutto in lavastoviglie. - Date sempre preferenza ai cicli di lavaggio ecologici.
- C'è poi la questione di come caricare: oggetti piccoli e fragili (bicchieri, tazze ma anche piccoli contenitori di plastica lavabili) vanno sopra, dove non si rompono (i frammenti potrebbero creare anche problemi al flusso d'acqua) e i taglieri o oggetti simili devono essere sistemati sui lati inferiori così da non ostacolare gli spruzzi. Se tutto viene pulito al meglio, non c'è bisogno di tornarci a lavorare, e anche quello è un risparmio di energia (la nostra compresa) utile!
- Se per caso potete sfruttare l'energia solare, azionate la lavastoviglie di giorno.
A mano:
- L'accortezza da avere è, intuibilmente, quella di non lasciar correre l'acqua troppo a lungo. Quindi ogni volta che ci sono piatti, pentole e teglie con sporco incrostato e difficile da rimuovere è fondamentale lasciare tutto in ammollo come accennato prima, magari aiutandosi anche con i vari ingredienti che abbiamo in casa, come aceto o bicarbonato, o anche succo di limone o acido citrico.
- In realtà, preparare un catino o riempire una delle due vasche di acqua calda e detersivo e lasciare i piatti immersi per un po' è anche il modo per velocizzare il lavaggio poi, e per consumare di meno, perché così si potrà tenere ogni oggetto un po' meno a lungo sotto l'acqua corrente per essere sciacquato.
Con qualche accortezza si possono arrivare a notare differenze anche in bolletta!