Niente carta da regali: a Natale avvolgi i tuoi pacchi nella stoffa secondo la tecnica del furoshiki
Quando arriva Natale una delle spese che facciamo per presentare al meglio i regali ad amici e parenti è di certo qualche rotolo di carta da pacchi colorata oppure tante buste, nastri e coccarde spesso di carta. Sono di certo materiali che rendono più belli i nostri doni, e scartare un pacco è una parte irrinunciabile dell'esperienza di ricevere un regalo, ma è anche vero che nella stragrande maggioranza dei casi quella carta viene gettata via senza pensarci due volte.
Esistono però delle alternative decisamente più ecosostenibili ma anche molto belle: si possono usare scatole, magari, oppure scegliere di adottare la tecnica asiatica di avvolgere gli oggetti (anche quando non sono regali!) in ritagli di stoffa annodati con cura. La si conosce col nome di furoshiki, che indica sia la tecnica che la stoffa usata, ma è un'usanza diffusa anche nelle altre culture estremo orientali. Scoprite di più leggendo oltre.
Tradizionalmente si usano appositi stacchi di seta, chirmen, cotone, rayon o anche nylon decorati con motivi tradizionali, dato che questa tecnica si usa in tutti i casi in cui si regalano oggetti durante l'anno, ma anche per trasportare libri, contenitori di cibo e persino articoli ingombranti come abiti e coperte.
Col passare del tempo la tecnica si è diffusa in tutto il mondo e quindi abbondano le idee per usare un po' qualsiasi tessuto sia di bell'aspetto e adatto a trasportare i vari tipi di oggetti. L'importante è che si tratti di stoffe di forma rettangolare o quadrata.
Per questo si possono usare anche dei foulard o magari ritagli di qualche bel lenzuolo ormai rovinato in altri punti e non recuperabile. Cominciando a scambiarsi regali così con gli amici e parenti più stretti si avrà sempre della stoffa da riutilizzare in questo e tanti altri modi, invece che dover sempre comprare nuova carta.
Il metodo più semplice consiste nell'annodare a due a due i quattro lembi del ritaglio, con dei nodi da incrociare sopra al centro dell'oggetto.
Altrimenti si ripiegano su se stessi i lati lunghi sopra al regalo, e gli altri due invece vengono annodati per fermare bene il tutto. C'è una tecnica di furoshiki per ogni tipo di regalo, ma molte si adattano a una miriade di forme diverse.
Per libri o scatole rettangolari regolari, potete anche lasciare un lembo che spunta fuori di lato, soprattutto se è decorato.
Persino le bottiglie possono essere presentate in modo molto scenografico.
Nelle pieghe che poi si formano con la stoffa potete inserire fiori secchi o finti, bigliettini o ritagli di carta a forma di simboli natalizi. Insomma, ci sono davvero sempre tantissimi modi per personalizzare ogni regalo anche con la tecnica dell'impacchettamento col furoshiki.
Avete già usato questo metodo?