Vuoi gustare patatine fritte migliori di quelle del fast-food? Scopri i segreti per prepararle in casa
Uno dei piatti più golosi che impariamo ad amare fin da piccoli sono di certo le patatine fritte. Non c'è virtualmente persona al mondo che non si trovi a desiderarne una porzione di tanto in tanto, e non a caso sono tra i contorni di maggio successo di qualsiasi pasto nelle catene di fast food più o meno conosciute, ma rimangono sempre graditissime anche nei ristoranti e persino a casa.
Quelle che prepariamo da soli, però, non sempre hanno esattamente il sapore e la consistenza che possiamo gustare in un Mac Donald o qualche altro locale che ci abbia colpito. Ma qual è segreto per preparare delle patatine fritte da urlo, croccanti fuori e morbide dentro? Leggete oltre per scoprirlo.
Ovviamente, gli ingredienti hanno la priorità: delle patate buone partono con un enorme vantaggio sulle altre, quindi vale la pena cercare nei punti vendita (supermercati, mercati, ortofrutta...) dei dintorni quelle che davvero vi piacciono - e che tra l'altro saranno gustose anche negli altri innumerevoli piatti in cui potete usarle. Stessa cosa deve dirsi dell'olio con cui friggerete. Scegliere quello di oliva o uno di semi o altro tipo di olio è una questione di gusti, ma anche li la qualità fa la differenza. Se volete friggere alla belga, poi dovreste scegliere lo strutto!
Le patate vanno tagliate a fette spesse per lungo, ciascuna delle quali poi verrà nuovamente tagliata per lungo in modo da creare dei bastoncini a sezione più o meno quadrata. Se preferite però i grandi spicchi, potete anche tagliare in quel modo. Dopo aver tagliato le patate, asciugatele per bene tamponandole con carta da cucina o carta paglia.
Dopodiché c'è un passaggio facoltativo: per qualcuno è d'obbligo, per altri non necessario... Starà a voi fare gli esperimenti per capire se vale la pena o no. Si tratta di sbollentare le patate in acqua bollente. Anche qui, ci sono due scuole di pensiero: chi mette le patate nella pentola con acqua calda, e ce le tiene finché l'acqua non arriva a bollire, aspettando poi 5 minuti dall'inizio della bollitura per rimuoverle, e chi invece le cala in acqua solo quando questa ha preso a bollire, tenendole dai 5 ai 10 minuti. In ogni caso, appena le tirate fuori dall'acqua dovete asciugarle velocemente (altrimenti gli schizzi a contatto con l'olio saranno tantissimi) e tuffarle subito nell'olio.
Veniamo dunque al "segreto" più importante, quello in fase di frittura. Il trucco per ottenere la giusta consistenza è friggere due volte. La prima a una temperatura più bassa, a circa 160°, e poi una seconda a 180°.
Il metodo dell'amido
C'è anche chi usa un trucco diverso, in cui si adoperano amido di mais e aceto.
Questo prevede infatti di immergere le patate tagliate a listarelle in una ciotola piena di acqua, in cui verserete anche 50 ml di aceto bianco. Dovete tenere le patate immerse per qualche minuto, poi scolarle per bene e passarle in un altro contenitore (foderato di carta assorbente, per togliere l'umidità in eccesso). Dopodiché cospargete le patate ancora crude con un cucchiaio di amido di mais (in alternativa, la fecola di patate). Mescolate con le mani e poi passate alla frittura, regolare o doppia, come preferite.
Quale dei due metodi è il vostro preferito?