Coltivare la lavanda è facile: segui questi trucchi per avere piante belle e profumatissime!
Tra i profumi naturali più riconoscibili e amati al mondo c'è di certo quello fresco e rilassante della lavanda: questa pianta di origini mediterranee, che prende la forma di un cespuglio tondeggiante fatto di tante spighe di fiori perlopiù violetti o lilla con foglie verdi o argentee, è conosciuto e coltivato in tantissime aree del pianeta.
Cresce velocemente e non richiede troppe cure, ed è anche una pianta generosa: oltre a ricavarne un prezioso olio essenziale dai mille benefici, si possono impiegare rametti, foglie e fiori in tanti modi diversi, dalla fitoterapia alle decorazioni fatte a mano. Inoltre le piante di lavanda sono tra le più amate dagli insetti impollinatori, quindi metterne in giardino o in balcone è anche un gesto importante per l'ambiente. Leggete oltre per scoprire le dritte importanti per coltivarla al meglio.
- Clima ed esposizione: amano il sole, e riescono anche a resistere alla siccità per brevi periodi. Prediligono zone ventilate all'aperto, ma quanto alle temperature bisogna assicurarsi che d'inverno non siano troppo rigide. In quel caso, meglio scegliere punti riparati o pacciamare e proteggere con teli.
Nelle zone con inverni freddi scegliete le varietà più rustiche e un'esposizione quanto più a sud possibile per godere di più ore di luce. - Terreno: la lavanda non è esigente e anzi cresce bene anche in terreni poveri o al massimo solo moderatamente fertili. La composizione migliore, però, è quella del suolo calcareo e poco acido. In ogni caso, il terreno (così come il terriccio nei vasi) dovrà essere ben sciolto e garantire un ottimo drenaggio dell'acqua.
- Irrigazione: temono i ristagni idrici quindi è meglio essere parsimoniosi con le innaffiature piuttosto che dare acqua alle piante troppo spesso. Se in estate non piove si consiglia di irrigare una o due volte a settimana, diradando in genere gli interventi in primavera ed estate. In inverno, poi, si continua a bagnare solo quelle in vaso, soprattutto dove non sono raggiunte da acqua piovana, e comunque sempre solo quando si asciuga il terreno.
- Potatura: è importante potarla una volta all’anno, dopo che ha finito di fiorire. In genere tra la fine di agosto e l’inizio dell’autunno (dipende da pianta a pianta), bisogna accorciare ogni ramo circa di un terzo e senza mai tagliare la parte legnosa, pena la quasi certezza di perderlo tutto.
I rametti così ottenuti possono essere fatti radicare in nuovi vasetti, dato che la pianta si riproduce facilmente per talea.
Avete coltivato già la lavanda?