5 consigli utili per innaffiare le piante quando sei in vacanza
Tutto l'anno ci godiamo la casa e il giardino decorati da piante che rallegrano le nostre abitazioni e magari migliorano anche la qualità della vita, ma poi che fare quando vogliamo andare in vacanza, allontanandoci dai nostri angoli verdi? C'è chi può contare su qualcuno che vada a prendersi cura delle piante, chi ha un efficiente sistema di irrigazione automatica studiato nei dettagli, ma negli altri casi? Oppure se si vuole tamponare eventuali malfunzionamenti o improvvise impennate delle temperature?
Ci sono una serie di accorgimenti che aiutano a prendersi cura delle piante anche quando siamo via, che vanno dal renderle più capaci di trattenere l'acqua nei periodi caldi fino a sistemi anche fai-da-te di irrigazione prolungata. Leggete oltre per saperne di più.
È innanzitutto importante conoscere i bisogni idrici delle piante: alcune possono resistere meglio di altre a periodi di siccità, altre diventano più capaci di tollerarli se (quando sono in vaso) vengono spostate in punti più all'ombra, altre ancora andranno dotate di sottovasi e altri accessori utili. Evitate, comunque, di esagerare e finire per far marcire le piante per troppa acqua quando siete via.
Prati
Nel caso dei prati, in genere si considera che la quantità di acqua necessaria si aggiri intorno ai 6 litri a metro quadrato al giorno, o anche 12 ogni due giorni. Ma quando si vive in situazioni di emergenza idrica sarebbe meglio sospendere, o quantomeno diradare moltissimo, l'irrigazione. I prati, infatti, spesso riescono a tornare "da soli" non appena le temperature si abbassano di nuovo e ricominciano le piogge.
In ogni caso, evitate di tagliare il prato prima di partire: quanto più è alta l'erba tanto più riuscirà a dissipare il calore, quindi non ci sarà surriscaldamento del terreno. Così, l'erba riuscirà a effettuare la fotosintesi anche a temperature più alte del normale.
Pacciamatura
Aiutate il suolo attorno alle piante, anche in vaso, a trattenere più a lungo l'umidità con uno strato di pacciamatura organica. Le piante, così, perdono il 25% in meno di acqua per via dell'evaporazione. Non fatelo solo attorno a quelle che amano il caldo e i climi secchi.
Meglio il sistema a goccia
Se avete modo di prepararvi per tempo, installate un sistema di irrigazione a goccia, invece di piazzare degli spruzzi di acqua presso le piante e aiuole: ne evapora molta, quando fa caldo. Mentre con il sistema a goccia l'acqua ha il tempo di scendere in profondità nel terreno arrivando alle radici, che sono quelle che la immagazzinano.
Sistemi fai-da-te
Qualcuno riesce a far funzionare anche i sistemi fai-da-te con le bottiglie capovolte (quelle di vetro) col collo infilato nel terreno, oppure con le taniche piene di acqua e collegate al terreno della pianta con dello spago o delle corde di stoffa, i quali conducono lentamente l'acqua fino al terreno stesso, in modo continuo.
Esistono poi anche ampolle e kit pronti da comprare che funzionano in modi simili. Potete fare delle prove nei periodi in cui siete a casa, e se funzionano sarete tranquilli anche in vacanza.
Xeriscaping
Lo xeriscaping è il design di giardini improntato alla scelta di piante che permettano di risparmiare acqua, di quelle capaci quindi di resistere ai periodi di siccità. Si crede erroneamente che queste siano solo cactus o altre piante grasse (pardon, succulente) simili, ma ne esistono molte altre varietà dalle forme e colori anche davvero affascinanti che potrebbero diventare la scelta adatta a tanti giardini e balconi assolati.
Pronti a partire senza preoccupazioni?