Basilico appassito? Scopri come evitare questo problema quando fa troppo caldo
Ingrediente prezioso di tanti piatti, soprattutto estivi, il basilico è una delle piante aromatiche coltivate più diffusamente nelle case. Infatti, anche se cresce pure in piena terra o nelle grandi aiuole, si presta ad essere coltivato con successo anche in vasi e fioriere più piccole, cosa che lo rende adatto anche alla coltura indoor - assicurate le giuste condizioni.
È una pianta mediterranea che ama i climi caldi e soleggiati, ma non tanto quanto si potrebbe credere: patisce, infatti, nei periodi di caldo torrido, soffrendo sotto al sole rovente. In quelle condizioni è facile che perda vigore e appassisca velocemente, e a volte anche compensare con troppa acqua porta allo stesso risultato. Come fare? Vi possono aiutare i consigli indicati di seguito.
La causa più comune alla base del deperimento del basilico è un terreno troppo arido: è una pianta che ha bisogno di un terriccio appena umido, costantemente. Per questo va innaffiato regolarmente quando inizia la bella stagione e la frequenza aumenterà nei periodi di caldo afoso, ma sempre senza esagerare.
La regola d'oro per capire se è arrivato il momento di annaffiare (e che vale per la maggior parte delle piante) è affondare il dito nel terreno, per saggiare se è asciutto anche a diversi centimetri di profondità. Se così fosse, innaffiate. Se invece si è asciugato solo lo strato superficiale, ma sotto percepite il terreno umido, potete aspettare ancora un po'.
Quando invece il terreno è ancora bagnato, bisogna evitare di innaffiare ulteriormente, e se pure in quella condizione la pianta di basilico si mostra appassito, molto probabilmente significa che non c'è buon drenaggio, dunque che l'acqua ristagna nel terriccio attorno alle radici, che stanno marcendo.
In caso di cattivo drenaggio, estraete la pianta con tutto il panetto di terra dal vaso, togliete anche la terra rimasta e riempite di nuovo il vaso con un terriccio più leggero e drenante (mescolato, magari, con sabbia o perlite). Aiuta anche mettere uno strato, sul fondo del vaso, di argilla espansa (un paio di dita sono sufficienti). interrate di nuovo la pianta e osservatela, aspettando uno o due giorni prima di bagnare di nuovo il terreno, oppure dando pochissima acqua solo il giorno dopo. Quando questa operazione è fatta troppo tardi potrebbe non essere sufficiente a salvare la pianta, ma vale la pena tentare per non perderla.
Altri consigli utili
- Evitate di tenere il basilico in vasetti troppo piccoli: c'è meno terriccio, e si asciugano prima. Soprattutto quando la pianta ha sviluppato un apparato radicale che finisce per occupare tutto il vaso lasciando poca terra.
- Aiutatevi con la pacciamatura: nel momento in cui la pianta è nel posto giusto, con il vaso e il terriccio adatti, coprire la superficie con pacciamatura organica aiuterà a mantenere il terreno umido senza dover innaffiare troppo spesso. E aiuterà anche a rallentare la comparsa di erbacce che rubano nutrienti al basilico!
- Il basilico deve avere 6 ore di luce diretta al giorno.
- Lasciate che la pianta produca rametti fioriti, ma non troppi: più ne vengono e meno foglie avrete. Invece tagliando ogni tanto i rametti dopo che hanno finito di fiorire (nel frattempo faranno la felicità di api e insetti impollinatori), manterrete anche il cespuglio più compatto.
- Attenzione allo shock da trapianto, quando passate dalla pianta comprata, nel suo vasetto, alla dimora "finale": scegliete un punto al sole ma riparato, annaffiate al momento giusto e scegliete subito un buon terriccio. La pianta ci metterà un po' a riprendersi, ma garantendole le condizioni giuste si svilupperà sana.
Con queste accortezze dovreste avere piante in buone condizioni fino alla fine dell'estate!