Bustine del tè: i metodi per riutilizzarle in casa e nel giardino
In tutto il mondo ci sono persone che amano bere il tè in vari momenti della giornata: è la colazione preferita di alcuni, il rituale immancabile del pomeriggio per altri, e ancora la coccola serale o persino la bevanda che accompagna tanti pasti diversi. CI sono poi infinite varietà di tè e tisane, con aromi e spezie ad arricchirli in modo differentiei n ogni parte del mondo. Ecco allora che capita a tutti, più o meno spesso, di bere una bella tazza di tè caldo, e di solito dopo aver lasciato in infusione la bustina, sono pochi quelli che la riutilizzano una seconda volta, per gustare una bevanda dal gusto un po' meno intenso.
Nella maggior parte dei casi le bustine vengono buttate via dopo aver consumato il tè, quando invece potrebbero essere riutilizzate in diversi modi, sia in casa che in giardino. Scopritene alcuni di seguito.
Nel caso di camomilla o tè allo zenzero, le bustine possono diventare un ottimo ingrediente da aggiungere a un bagno rilassante: nell'acqua calda della vasca immergete le bustine e godetevi l'aroma mentre l'acqua arricchita di questi elementi farà bene alla pelle.
Ancora nel caso della camomilla, ma anche del tè verde, se mettete le bustine in frigo appena si sono raffreddate, e poi le tenete premute sotto agli occhi, saranno in grado di ridurre il gonfiore (ottime per le borse sotto agli occhi) e daranno sollievo anche contro la sensazione di stanchezza.
Altre volte, invece, è bene lasciar asciugare il contenuto delle bustine, avendo cura di non impilarle tra loro ma anzi tenendole ben sparpagliate su un piatto o vassoio posizionato alla luce del sole o comunque in un luogo caldo e asciutto. Meglio ancora se aprite le bustine e spargete il contenuto in un velo sottile sul piatto o vassoio. Quando tutto è ben asciutto, potete radunare il tè in una ciotolina e usarlo come metodo per combattere i cattivi odori negli armadi, nel frigo o persino in giro per casa, un po' come si fa con i fondi del caffè o con bicchieri di sale o bicarbonato di sodio.
L'importante (specie in armadi e frigo, o dispense), è controllare di frequente che l'eventuale umidità assorbita dalle foglie di tè non abbia cominciato a favorire nella ciotolina la comparsa di muffa. Per questo motivo, si consiglia di cambiare il contenuto ogni tre o quattro giorni al massimo.
Altri usi da tenere a mente:
- In giardino. Le bustine asciutte (e prive di muffa) possono essere svuotate attorno al colletto di piante acidofile, come le ortensie, per aiutare piano piano ad acidificare il terreno;
- In cucina: se volete dare un gusto diverso, ma leggerissimo, al riso fatto bollire o cotto al vapore (specie se basmati), il tè bianco o quello verde al gelsomino sono perfetti da aggiungere all'acqua di cottura.
- Deodorante per scarpe: bustine asciutte e sistemate dentro alle scarpe maleodoranti, riescono a combattere i cattivi odori!
Conoscete altri modi per riutilizzare le bustine di tè?