7 consigli da seguire per far tornare in vita le piante rovinate
Capita anche ai pollici verdi più esperti, di vedere una pianta che deperisce velocemente senza sapere esattamente quale sia la ragione del tracollo. E succede ancora più spesso a chi è alle prime armi con la cura del verde. Le cause possono essere virtualmente tantissime, ma è anche vero che nella maggior parte dei casi si possono ricondurre a una serie abbastanza limitata di ipotesi, per le quali esistono una serie di rimedi da provare prima che sia detta l'ultima.
Se quindi notate che la vostra pianta perde vigore in modo apparentemente inspiegabile, provate con qualcuno dei rimedi riportati di seguito.
Il primo sintomo che fa scattare l'allarme è la perdita di vigore del fogliame: rami che calano, foglie che diventano sempre più molli e magari cambiano anche di colore. Se il terreno è completamente asciutto (anche a qualche centimetro dalla superficie), sarà un caso di disidratazione, e allora invece di innaffiare a pioggia la pianta, prendete una bacinella, metteteci il vaso dentro, e riempite la bacinella con almeno quattro dita di acqua, lasciando la pianta lì a riprendersi lentamente, assorbendo acqua dal basso. Potete eventualmente bagnare leggermente anche il terreno attorno al colletto, ma senza esagerare.
Qualora invece il terreno sia ancora umido è probabile che abbiate esagerato con le innaffiature, e che si sia provocato del marciume radicale. La cosa migliore da fare è cambiare tutto il terriccio, quindi estraete con estrema delicatezza la pianta, pulite la terra intorno alle radici e controllate in che stato siano: se sono scure e molli, sono marce e quasi sicuramente non c'è modo di salvarle. Se però ce ne sono ancora diverse in buono stato, allora eliminate tutte quelle rovinate (usando forbici con lame sterilizzate) e poi rimettete la pianta dentro al terriccio nuovo (che sia adatto al tipo di pianta che state coltivando). Innaffiate pochissimo per idratare al minio il terreno (dovrete solo inumidire) e controllate nei giorni seguenti. Date acqua solo quando il terreno è completamente asciutto.
A volte, poi, le piante vengono vendute con delle gabbie o retine che comprimono le radici. Assicuratevi sempre di toglierle prima di interrare o invasare, altrimenti la pianta non riuscirà a crescere.
Anche quando si compra una pianta in vaso, infatti, spesso non viene detto che è già il momento di trasferirla in un contenitore più grande. Per capirlo, guardate sempre il fondo del vaso: dai buchi a volte sbucano le radici e quello è un segnale che la pianta ha già occupato tutto lo spazio a disposizione. Comprate quindi un vaso di una o due misure più grande, e trasferiteci la pianta con il terriccio giusto.
Anche la scelta del vaso è determinante: è vero che per arredare la casa è bello vedere contenitori magari di metallo o altri mateiali che decorano, ma questi non aiutano il terreno a traspirare e anzi spesso trattengono l'acqua provocando ristagni idrici deleteri. I materiali migliori sono la terracotta oppure anche la ceramica, e in ogni caso i vasi devono avere sufficienti fori di drenaggio in basso.
Se proprio volete decorare, allora infilate quel tipo di vasi dentro cachepot e portavasi, ma sappiate che ogni volta che innaffiate dovrete estrarre il vaso, innaffiarlo in luoghi dove l'acqua possa scorrere via, e poi rimetterlo al suo posto quando non c'è più drenaggio.
Se alcune parti aeree della pianta (rami, foglie) sono irrecuperabili, informatevi sulla possibilità di potarla. Alcune piante non tollerano tagli, altre sono molto resistenti e riescono a riprendersi. In ogni caso non siate mai troppo drastici: fermatevi sempre a 5 o 6 centimetri dalla base come estrema misura, cercando anzi di togliere il minimo indispensabile.
Se però si tratta di piante con un portamento a "cespuglio" che diventano molto fitte al punto da non permettere alla luce e all'acqua di raggiungere le parti centrali, potete considerare di tagliare qualche rametto per alleggerire un po' la chioma, oppure districare rami che si siano aggrovigliati.
Insomma, per ogni casistica si possono provare diversi rimedi: non è mai detta l'ultima!