Miti e leggende in cucina: mettiamoli alla prova
Siamo tutti cresciuti con i consigli di cucina delle nostre madri e delle nostre nonne e abbiamo preso l'abitudine di seguirli, prendendoli per buoni, senza ragionarci troppo. Del resto, se funzionava per loro perché non dovrebbe funzionare per noi? Negli ultimi decenni tuttavia, con l'ingresso di internet nelle nostre case e il suo utilizzo sempre più radicato nelle nostre abitudini, questi consigli hanno iniziato a diffondersi in modo sempre più capillare nella nostra società, talvolta perfino scontrandosi tra loro, essendo agli opposti.
Ma questi suggerimenti sono davvero utili? Oppure sono solo miti e leggende senza alcun fondamento? Abbiamo mai provato a metterli alla prova? Qualcuno l'ha fatto e non tutti hanno superato il test di validità.
1. Acqua fredda per sgusciare le uova bollite
Tra i primissimi compiti che ci hanno assegnato le nostre mamme in cucina da bambini c'è certamente quello di sgusciare le uova sode. Per farlo, a tutti è probabilmente stato suggerito di immergerle prima nell'acqua fredda, non solo per evitare di scottarsi le dita, ma anche per facilitare il distacco del guscio dall'uovo. Ma le uova si sgusciano davvero meglio se immerse prima nell'acqua fredda? Non è del tutto vero. Perché sia così è infatti necessario seguire attentamente molte altre regole: le uova devono essere messe in cottura in acqua bollente e solo al termine devono essere lasciate 15 minuti in acqua ghiacciata prima di essere risciacquate in acqua corrente fredda.
2. Rimuovere i cattivi odori dalle mani con acqua fredda e limone o aceto
Quando si cucinava il pesce, le mamme e le nonne avevano l'abitudine di tenere sempre a portata di mano mezzo limone o una ciotolina di aceto per sciacquarsi le mani al termine della preparazione. E dobbiamo dire che facevano bene: il limone e l'aceto infatti aiutano a rimuovere i cattivi odori e anche per questo sono spesso usati come profumatori e deodoranti in stanze, frigoriferi, scarpe, armadi. Quando cucinate il pesce, dunque, sciacquatevi le mani prima con acqua fredda, quindi strofinate mezzo limone oppure lavatele con qualche goccia di aceto: vedrete che il cattivo odore se ne andrà all'istante.
3. Acqua per tagliare le cipolle
Quando si affettano le cipolle i consigli per non piangere si sprecano: usare un coltello la cui lama sia bagnata e ben affilata, immergerla in acqua o aceto prima di affettarla, raffreddarla. Eppure su di voi nessuno sembra funzionare? In effetti questi suggerimenti sono validi solo in parte: il motivo per cui le cipolle ci fanno piangere è la fuoriuscita di composti a base di zolfo, che sono molto volatili e irritanti. Possiamo ridurre questo fenomeno con tutti i consigli sopra indicati, ma il rischio di lacrimare resta.
4. Raffreddare le bevande calde
Per raffreddare velocemente le bevande calde, il consiglio è metterle in una ciotola con del ghiaccio e del sale. Questo è un consiglio certamente validissimo e facilmente spiegabile con la fisica: il ghiaccio infatti a contatto con il sale si scioglie, ma la sua temperatura si riduce, accelerando così il processo di raffreddamento di ciò con cui viene a contatto.
5. Bollire l'acqua in fretta
Per far sì che l'acqua bolla più velocemente, mamme e nonne spesso consigliano di salarla prima di metterla sul fuoco. Questo è uno dei consigli assolutamente da non seguire, anzi. Contrariamente a quanto si crede, infatti, il sale rallenta il processo di ebollizione, perché le molecole di acqua sono impegnate a rompere i legami dei cristalli di sale e dunque prima di cominciare a scaldarsi, dovrà sciogliere il sale completamente. Molto meglio salare l'acqua una volta giunta a bollore. Provare per credere.
6. Come pulire le padelle bruciate
In caso di inconvenienti con fuochi e padelle, il consiglio è spesso quello di rimettere la padella bruciata sul fuoco con un po' d'acqua e molto sale e scaldare fino a bollitura. Questo metodo si è rivelato inefficace e inoltre può risultare dannoso per l'acciaio inossidabile per l'azione caustica del sale. Molto meglio mettere la pentola a bagno in acqua tiepida, magari aggiungendo qualche goccia di sapone per i piatti, e risciacquare al mattino successivo. In alternativa, potete utilizzare una soluzione di bicarbonato e aceto e la paglietta metallica: il risultato sarà certamente migliore!
7. Il cucchiaino per le bollicine
Quando stappiamo una bottiglia di una bevanda gassata, c'è sempre il dubbio di come conservarla se non la finiamo subito. L'usanza vuole che queste bevande vengano conservate in bottiglie aperte con un cucchiaino, meglio se d'argento. Chi ha provato questo metodo tuttavia avrà notato che è del tutto inutile. Il modo migliore per conservare queste bevande dopo l'apertura è infatti travasarle in un contenitore più piccolo, preferibilmente riempiendolo completamente, e a chiusura ermetica, in modo da evitare la dispersione dell'anidride carbonica.
8. Sale per montare meglio gli albumi
Montare a neve gli albumi non è sempre impresa facile e spesso viene consigliato, per una buona riuscita dell'operazione, di montarli con un pizzico di sale. Questo espediente, tuttavia, se inizialmente funziona, in un secondo momento comporta una perdita di liquidi da parte degli albumi, che si smonteranno con altrettanta facilità. Molto meglio dunque aggiungere qualche goccia di limone.
A voi è mai capitato di sfatare qualche consiglio mitico delle vostre antenate?