Shower orange: mangiare un'arancia in doccia per un'esperienza sensoriale unica
Sono tanti i trend che diventano virali online, e alcuni sono di certo più bizzarri di altri. Avreste mai detto, ad esempio, che l'atto di mangiare un'arancia sotto la doccia possa diventare un'esperienza sensoriale capace di donare la piena illuminazione dello spirito? Sembra davvero strano, eppure è una pratica che ha conquistato tante persone, e che continua a raccogliere testimonianze di chi si cimenta e rimane folgorato.
In effetti, a pensarci bene, il bagno è forse l'ultima delle stanze in cui pensiamo a mangiare cibo. O magari si può considerare di farlo mentre ci si rilassa, seduti, dentro la vasca, con qualche supporto che funga da ripiano dove poggiare un drink o uno snack. Ma mangiare dentro al box doccia? E magari proprio mentre l'acqua scorre? È di certo un atteggiamento molto più singolare.
Pare però che questa attività insolita rechi benefici, a partire dall'odore piacevole di agrumi che si sprigiona in uno spazio caldo e umido (per via del vapore), come quello che si crea in doccia. Ma ne vale davvero la pena?
Di cosa si tratta
Online sono apparse testimonianze già nel 2015, ma è solo qualche anno dopo che questo contenuto di nicchia ha cominciato a fare il giro del mondo, complici i video brevi e velocissimi che circolano sui social più famosi. L'idea è quella di entrare in doccia con un'arancia, o altri agrumi, e consumarla sotto la doccia. Si può mangiare sotto l'acqua corrente, ma anche prima o dopo il risciacquo.
Le condizioni, dunque, devono essere quelle di relax psicofisico che spesso si generano quando ci si libera della fatica della giornata, o quando ci si lava di mattina prima di cominciare la routine quotidiana; e poi la doccia, o il bagno devono essere caldi e umidi, col vapore generato dall'acqua con cui ci si è lavati. In questo modo, non appena si sbuccia e poi ancora quando si addenta il frutto, si sprigiona tutto il suo aroma inconfondibile. In quelle condizioni, l'odore delle scorze e del succo di un'arancia sembrano essere percepite molto più intensamente di quanto succeda quando consumiamo arance o mandarini in situazioni abituali.
Bisogna dimenticarsi del fastidio di far cadere pezzi di polpa o scorza a terra, del succo che sporca mani e braccia: bisogna lasciarsi andare e viverla come un'esperienza sensoriale, alcuni dico in qualche modo persino "primordiale".
Funziona davvero?
Le testimonianze di chi si dice entusiasta raccontano l'esperienza come un momento di consapevolezza profonda: si apprezza a pieno il profumo e il gusto del frutto, in un modo inaspettato e nuovo, senza essere distratti da altro. Non c'è telefono, televisione, computer o altre persone o cose che reclamino la nostra attenzione.
Non si può parlare, quindi, di un metodo scientificamente provato per rilassarsi e concedersi un'esperienza sensoriale illuminante, ma dato che si tratta di una pratica facilmente realizzabile ovunque, a costo zero, e della quale non bisogna per forza rendere conto a nessuno, chi vieta di tentare?
Il metodo giusto? Non c'è!
Sebbene il totale abbandono possa essere il metodo che funziona per alcuni, e quello che fa più sensazione una volta condiviso online, non è detto che sia quello che funziona anche per voi.
Se vi urta l'idea di dover addentare il frutto senza separare la scorza prima, non fatelo. Né si è costretti per forza a lasciar cadere i rimasugli a terra, visto che poi bisogna comunque recuperarli. Insomma, potete entrare già in doccia con gli spicchi sbucciati, o lasciare le scorze su un ripiano. C'è addirittura chi prepara dei vasetti con altri tipi di frutta aromatica (o meno) da mangiare in doccia. Visto che si tratta di qualcosa che serve per rilassarsi, non c'è una guida esatta.
Voi ci provereste?