Con queste 4 regole di cura delle piante avrete subito i pollici verdi
Quanti di voi hanno provato senza successo a coltivare piante nei propri appartamenti, rinunciando dopo i primi fallimenti? Quella di non avere il pollice verde è una convinzione spesso dettata dall'esperienza, ma spesso basterebbe solo scoprire le regole di base della cura delle piante per ottenere grandissime soddisfazioni dal nostro verde domestico. Certamente è facile scoraggiarsi quando si riesce a far seccare perfino i cactus, mentre la propria madre sembra capace di far prosperare anche le piante che ormai sembravano destinate al compostaggio, ma con la giusta dose di volontà anche voi potete cambiare le sorti delle vostre piante.
Come? Semplicemente imparando le 4 regole d'oro della cura delle piante, quelle che sicuramente anche le vostre madri conoscono ma di cui non vi hanno mai parlato, che vi permetteranno un passo alla volta di diventare ottimi giardinieri senza quasi alcuno sforzo. Scopriamole insieme.
1. Non essere un "genitore elicottero" per le tue piante
Forse avrete sentito parlare dei "genitori elicottero": sono quei genitori che stanno sempre molto attenti ai loro figli, aiutandoli a superare qualsiasi ostacolo incontrino sulla loro strada. Potete ben immaginare cosa comporti questo tipo di atteggiamento nello sviluppo del bambino. Lo stesso discorso vale per le vostre piante: è importante essere attenti alle loro esigenze, ma senza esagerare.
Ricordate sempre che, in un normale ciclo di crescita, la pianta cambia costantemente e alcune foglie potrebbero ingiallirsi o seccarsi. Perdere anche alcune piante durante il percorso è assolutamente normale, l'importante è non perdere mai di vista l'obiettivo e continuare a osservarle in modo da comprendere al meglio le loro esigenze, senza intervenire eccessivamente con potature esagerate di ogni porzione che non sia perfetta, altrimenti il rischio è quello di stressare eccessivamente la pianta.
2. Attenzione alle irrigazioni
Bagnare troppo la pianta è come bagnarla troppo poco: si pensa erroneamente che, quando una pianta soffre, abbia bisogno di acqua, ma talvolta il motivo di tale sofferenza è proprio il suo eccesso. La maggior parte delle piante d'appartamento infatti non necessita di acqua fino a che la parte superiore del terreno non inizia a seccarsi, mentre addirittura le piante dei climi aridi come cactus e succulente vogliono l'acqua solo quando il terreno è completamente asciutto.
Quando si acquista una nuova pianta è importante informarsi attentamente sulle sue necessità di irrigazione, altrimenti si rischia di avere ben presto a che fare con marciume radicale e perdita della pianta in breve tempo. L'eccesso di acqua, inoltre, fa sì che le radici perdano la capacità di assorbirla, con conseguente carenza di sostanze nutritive.
Per capire quando è il momento di annaffiare, familiarizzate con il suolo tastandolo quotidianamente: in questo modo potrete capire quanto tempo impiega per asciugarsi e quando dovrete irrigare.
3. La corretta illuminazione
Così come l'acqua, anche la luce è una delle principali cause di perdita delle piante, poiché la corretta illuminazione è fondamentale affinché le vostre piante crescano prospere. In questo caso è la pratica ad aiutare: la maggior parte delle piante ama una luce intensa e indiretta, ma cosa significa esattamente? Una risposta precisa a questo quesito non c'è e quando si acquista una pianta l'unica cosa da fare è individuare la finestra più adatta a lei procedendo per tentativi.
Scegliete le piante anche in base all'esposizione delle vostre finestre: se sono esposte a sud o a ovest potrete coltivare con successo piante che necessitano di luce intensa; se invece le vostre finestre sono esposte a nord o a est preferite piante che prosperano all'ombra. E se vi sembra che la pianta non cresca bene nel punto in cui l'avete messa, potete sempre spostarla altrove.
4. Abituatevi ad aerare il terreno
Insieme all'acqua, le sostanze nutritive e la luce solare, l'ossigeno è il quarto elemento fondamentale per la crescita sana delle vostre piante, che lo assorbono direttamente dal terreno. Perché questa operazione di scambio continui ad avvenire, è necessario che il terreno non sia troppo compatto a causa dell'eccesso di irrigazione o della crescita della pianta.
Prendete l'abitudine di aerare regolarmente il terreno, soprattutto dopo i primi uno o due anni, quando il terreno inizia a perdere la sua sofficità e l'ossigeno inizia a circolare più faticosamente. Potete svolgere questa operazione semplicemente praticando dei fori nel terreno con una bacchetta, una cannuccia rigida o un bastoncino in prossimità delle radici. E ricordate sempre di non esagerare con l'acqua.
Ora che conoscete le regole d'oro è il momento di rimboccarvi le maniche e iniziare la coltivazione!