Le piante continuano a morire? 10 errori comuni e 7 consigli per imparare a curarle

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di Angelica Vianello

18 Maggio 2023

Le piante continuano a morire? 10 errori comuni e 7 consigli per imparare a curarle
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Vedere una pianta che ogni anno torna a salutarci rigogliosa, sempre più grande e piena di foglie, fiori e frutti, è una grande soddisfazione. Perché il giardinaggio è parco di soddisfazioni immediate e gratuite, ma generoso con chi presta cura e attenzioni, e tanta pazienza. Il che significa che magari, qualche intoppo che si presenta più spesso si può recuperare, o se ne possono evitare in futuro se solo si ha la voglia di capire cosa possa determinare il deperimento di una pianta, e anche quella di prestarsi a sperimentare un po', per conoscere anche meglio la nostra casa e lo spazio che la circonda.

Ci sono, infatti, una serie di errori che vengono commessi più spesso, in buona fede, e che magari sono responsabili dello scarso successo nella coltivazione. Vediamone alcuni di seguito.

Additional_Prior4592/Reddit

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Esposizione: questo concetto è fondamentale. Ogni volta che si acquista una pianta, bisogna informarsi (sui cartellini, online, parlando con i rivenditori) delle sue esigenze quanto a sole e temperature. Ci sono piante che resistono all'ombra o mezz'ombra, ma magari produrranno meno foglie e fiori. Altre invece che se messe al sole nelle ore più calde della giornata, inevitabilmente, si "bruceranno".
E poi le temperature medie stagionali, altro fattore da considerare, per trovare punti riparati, o sapere se le piante devono essere coltivate in vaso, così da ricoverarle al coperto in inverno.
Per riuscirci, vi basterà osservare balconi, davanzali e giardini durante le varie stagioni, per capire quali angoli non ricevono mai abbastanza luce e quali invece sono più luminosi, distinguendo da quelli dove il sole arriva diretto nelle ore e periodi più caldi, e quelli dove invece è un po' più filtrato.

Innaffiare: è molto più probabile che le piante muoiano per troppa acqua che per troppo poca. Assicuratevi di usare il terriccio adatto per ogni tipo di pianta, che garantisca nutrienti giusti ma anche l'adeguato drenaggio. Evitare i ristagni è fondamentale per la maggior parte delle piante coltivte in vaso o in piena terra, dato che il marciume radicale è deleterio, anche letale, per le piante.
Si innaffia quando il suolo si secca in superficie, cioè quando i primi 5-7 cm - o più per le piante più grandi - si asciugano. E basta infilare un dito per capirlo. Le innaffiature devono essere costanti, ovvero somministrate a intervalli regolari, e spesso abbondanti (sempre garantendo il drenaggio), in modo da bagnare per bene e durare di più.

Altro fattore da considerare quanto si acquista è la densità di piantagione, ovvero il numero di piante da interrare in una superficie, in genere considerata su una base di 1 metro quadrato. Le etichette (o altrimenti, i rivenditori), indicano sempre la distanza minima tra una pianta e l'altra, che è un valore che tiene conto delle dimensioni che assumerà la pianta una volta sviluppatasi del tutto. Quando tante piante vivono troppo ammucchiate, si rubano luce, nutrienti, acqua e tutto ciò, combinato al poco spazio per crescere, fa sì che ciascuna si sviluppi peggio, o che solo una riesca alla fine a sovrastare le altre.

Proteggere dagli animali: i semi piacciono a volatili e insetti, i bulbi a certi roditori, i frutti a tantissimi altri animali. Per ogni tipo di pianta c'è qualche animale locale che potrebbe andarne ghiotto. E in certi casi esistono piante da accompagnare per proteggere le altre, oppure sistemi come reti o dissuasori che tengono alla larga la maggior parte degli ospiti indesiderati.

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LilKimchiii/Reddit

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Ancora: tenere a bada le piante invasive. Ogni zona del mondo ha le sue piante infestanti, a volte davvero molto belle, altre volte un po' meno piacevoli da gestire (pensiamo ai rovi!). Ma anche certe piante erbacee perenni, seppur belle, possono diventare infestanti per via della loro rusticità, prendndo possesso del terreno e arrivando a soffocare le altre che volevamo far crescere nello stesso punto.

Si dovrà allora perlustrare fioriere e aiuole, ricordandoci dove abbiamo sistemato le piante ornamentali (o da orto) che vogliamo coltivare, e assicurandoci di estirpare quelle che cominciano a crescere troppo a ridosso.

Pacciamatura: un po' di pacciamatura può fare miracoli nel controllo delle erbacce, ma anche per controllare l'umidità del terreno e arricchirlo di sostanze utili. Coprire la superficie con i vari tipi di materiali organici (preferibilmente non troppo trattati chimicamente), quindi, farò in modo che non crescano troppe piante indesiderate e che ogni volta che si innaffia, l'acqua rimanga più a lungo nel terreno. E di inverno saranno un po' una "coperta calda" che protegge dai picchi di freddo.

Non dimenticate, poi, di raccogliere frutti quando sono maturi: lasciarli sulla pianta ridurrà la sua produttività in futuro.

Potature: qui ci vorrebbe un discorso a parte, ma ricordate sempre di non "aggredire" la pianta nei momenti di fioritura o fruttificazione, preferendo quelli subito prima o subito dopo la fase di riposo vegetativo. Inoltre, ogni volta che intervenite con tagli di qualsiasi genere, disinfettate le lame (candeggina, alcol puro o anche il fuoco andranno bene).

Insomma: non scoraggiatevi per qualche intoppo, ma mettevi al lavoro con calma e costanza, e vi renderete conto che basta poco per capire di cosa ha bisogno una pianta.

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