Lo sapevi? 9 fatti curiosi sui film che potrebbero sorprendere anche i fan più accaniti
I film sono il regno della fantasia, lo sappiamo, e anche quando nascono da opere letterarie si prendono parecchie libertà. Molti dei lungometraggi più amati di sempre sono trasposizioni di romanzi, leggende o storie nate in altre epoche e altri contesti. E poi ci sono anche le creazioni del tutto originali, pensate proprio per il grande schermo. Abbiamo imparato ad amarli, e alcuni sono così famosi che basta un fotogramma per riconoscerli, e pensiamo di conoscerli a menadito.
Ecco allora che qualche curiosità potrebbe sorprenderci, come quelle che vi riportiamo di seguito.
Il gatto improvvisato
Ne Il padrino (1972), Marlon Brando ha fatto suo un ruolo cult, che lo ha consegnato all'immortalità. Sappiamo tutti del cotone nelle sue guance per dar vita all'espressione truce di Vito Corleone, ma in una delle scene più indimenticabili, di quelle che tutti riconoscono anche se non hanno visto il film, il boss criminale accarezza un gatto. Ebbene, quel gatto non era previsto nel copione! Semplicemente, il regista Francis Ford Coppola lo aveva visto vagare sul set, lo aveva preso e messo in braccio all'attore, senza dire una parola. E online potete trovare anche le foto di Brando che gioca col gatto tra un ciak e l'altro!
Cantando *malato* sotto la pioggia
Altra scena più famosa del film stesso: la danza sotto alla pioggia di Gene Kelly, nel musical che si chiamava proprio Cantando sotto la pioggia. Così arcinota che esistono una serie di leggende ormai date per verità. Una di esse, sarebbe quella secondo cui, per far vedere così bene la pioggia sullo schermo, gli scenografi avrebbero aggiunto del latte all'acqua! In realtà non è vero, è stato solo un difficile lavoro di illuminazione del set a renderlo possibile.
Altra storia, stavolta vera: Gene Kelly aveva una febbre altissima durante tutte le riprese, che sono durate un giorno e mezzo. Lo ha raccontato il suo biografo e anche l'ultima consorte dell'attore, Patricia Ward Kelly.
Il vero aspetto di Hermione
L'amatissimo personaggio di Hermione Granger, una dei protagonisti della saga di Harry Potter, è entrato nell'immaginario collettivo con l'aspetto della sua interprete, Emma Watson. L'attrice inglese, però, è di fatto molto più bella della controparte letteraria inventata da J.K. Rowling. Nei libri, infatti, Hermione ha capelli cespugliosi (che abbiamo visto, un po', nel primo film), sopracciglia folte e incisivi prominenti. Non che sia la prima volta che il cinema preferisce abbellire personaggi e storie.
Il vero aspetto di James Bond
Ci sono stati diversi attori ad interpretare il ruolo di James Bond, un sempreverde del cinema dagli anni '60 ad oggi. E la maggior parte degli spettatori è convinta che nessuno possa incarnare l'agente segreto britannico meglio del primo attore, Sean Connery. È di certo una questione di gusti, o magari di imprinting, ma in realtà nemmeno Connery era davvero aderente alla descrizione fatta da Ian Fleming, l'autore dei libri di James Bond. Stando a quella, infatti, la spia aveva una figura "sottile, una cicatrice lunga 7 cm, verticale, sulla guancia destra; occhi grigio-azzurri; una bocca 'crudele'; capelli corti e neri, di cui un ciuffo ricurvo poggia sulla fronte". Tra i vari attori che hanno portato il personaggio sullo schermo, Timothy Dalton è forse quello che vi si avvicina di più.
Il codice Matrix è una ricetta
Tutti i film della saga Matrix iniziano con quella pioggia di codici verdi in campo nero, e sono quelli che, nell'immaginario della storia, plasmano la nostra realtà. Li abbiamo visti riproposti in parodie e citazioni di ogni tipo, sono diventati anche loro un cult del cinema, e quindi è forse spoetizzante (o magari invece molto divertente) scoprire che vengono da un menù di sushi! Lo ha rivelato il creatore del codice stesso, Simon Whiteley, un production designer che di fatto andò a scannerizzare i caratteri di un libro di ricette giapponese della moglie.
Il vampiro che non teme la luce
Uno dei ritratti di vampiro più iconici del cinema è quello del film Dracula di Bram Stoker, di Francis Ford Coppola, dove il conte assetato di sangue era interpretato da Gary Oldman. Si trattava della trasposizione del romanzo epistolare firmato, appunto, da Bram Stoker. Il quale, però, da nessuna parte aveva menzionato la paura della luce del sole. Quello è un attributo nato col film, e portato avanti in molte altre opere cinematografiche e televisive successive.
La storia di Mulan
I più conoscono la vicenda della dama guerriera grazie alla versione animata Disney del 1998, che però ha un po' adattato la leggenda cinese a proprio piacere. Ad esempio, pare che i commilitoni della guerriera non abbiano mai rivelato la sua vera identità a nessuno, e che anzi lei avesse mostrato il suo aspetto solo molto dopo la fine delle avventure in guerra, quando li invitò nella sua dimora.
Pocahontas e John Smith
Tra i due, a differenza di quanto Hollywood ci ha raccontato, non c'era stata una storia d'amore, pare anzi che fossero legati da una profonda amicizia. Questo perché la giovane nativa americana aveva solo 12 anni quando conobbe l'esploratore. Inoltre, Pocahontas era solo un nomignolo affettuoso, che significa "la piccola spensierata", mentre il suo vero nome è ancora avvolto nel mistero. Quando però la donna sposò un inglese, John Rolfe, cambiò il suo nome in Rebecca.
I tre moschettieri sono esistiti davvero
... Ed erano anche imparentati tra loro. Lo scrittore del romanzo, Alexandre Dumas, infatti, prese spunto da qualche parente. Athos deve il suo nome ad Armand de Sillègue d’Athos, ed era imparentato con il capitano dei Moschettieri, De Tréville. Aramis, invece, era un cugino del suddetto moschettiere, di nome Henri d’Aramitz. Ancora, Porthos deriva da Isaac de Portau, che divenne un familiare di Henri d'Aramitz grazie a un matrimonio. Chissà cosa pensavano dei loro alter ego letterari!
Sapevate di queste curiosità?