Quando e come concimare le ortensie per averle più sane e belle
Ambasciatrici dell'estate, le ortensie sono una pianta amata un po' in tutto il mondo, con la sua eleganza senza tempo e le proporzioni generose. Si riconoscono principalmente quelle cosiddette "dei fioristi" (Hydrangea Macrophylla), ma basta addentrarsi un poco nel mondo di queste splendide piante per scoprire che ne esistono di forme, dimensioni e colori (sia dei fiori che del fogliame, persino dei rami a volte!) davvero molto diverse tra loro e tutte incantevoli.
Probabile, quindi, che se abbiamo un angolo di giardino o di balcone abbastanza protetto dai raggi del sole più forti, abbiamo già deciso di decorarlo con una bella pianta di ortensie. E che fare se vogliamo aiutare la nostra ortensia ad essere più bella, forte e sana? Dovremo scegliere il fertilizzante da somministrare nel momento e nel modo adatto.
Creativo
I tipi di concime: esistono quelli liquidi, in granuli/polvere oppure anche quelli solidi a forma di bastoncini.
- Liquidi: ideali per un effetto più immediato, anche quando non sono in forma concentrata si consiglia sempre di diluirli più di quanto consigliato nelle istruzioni. Di solito, vanno cosparsi direttamente sul terreno, alla base della pianta. E poi si innaffia un po' subito dopo per far penetrare meglio i nutrienti.
- Granulari: durano di più dei primi, e quindi si devono somministrare più di rado. Sono a cessione più lenta, infatti, e vanno sparsi sul terreno attorno al colletto, lavorando appena il terreno per incorporarli bene. Anche in questo caso, si innaffia un po' subito dopo.
- Bastoncini: sono meno diffusi, anch'essi a lenta cessione (anche più dei granulari) e facili da somministrare, visto che bisogna solo infilare il bastoncino nel terreno. Vale sempre la regola dell'innaffiatura subito dopo.
Ancora, i concimi possono essere organici oppure a base di elementi chimici e sintetici. Nel primo caso contengono ingredienti "naturali" e non alterano la composizione del terreno, ma sono un po' meno potenti degli altri. Entrambe le categorie, però, mirano a migliorare fogliame e dimensioni della fioritura.
Attenzione alla composizione: non si sbaglia con quelli bilanciati (in azoto, potassio e fosforo), e se le proporzioni sono diverse, meglio comunque non esagerare con l'azoto, che promuove più il fogliame e i rami e meno i fiori.
Quando fertilizzare le ortensie
I periodi dell'anno più indicati sono la primavera, in genere tra aprile e maggio, dunque prima della fioritura; e poi in autunno, dalla fine di settembre alla fine di ottobre, per dare un po' di aiuto alla pianta prima di entrare nella fase dormiente.
In ciascun periodo non bisogna mai esagerare, perché si rischia facilmente di bruciare la pianta: meglio andare cauti, la pianta comunque prospererà.