Niente indecisioni quando fai la valigia: prova il metodo 5-4-3-2-1
Viaggiare è uno dei piaceri più grandi della vita, ma che ansia quando c'è da giocare a tetris con le cose da portare in viaggio per non eccedere i limiti di bagaglio. Trovare il compromesso tra dotarsi di tutto il necessario quando si viaggia, ma anche lasciar spazio a qualche acquisto da riportare indietro, il tutto senza dover pagare un occhio della testa di bagaglio extra è davvero un rompicapo difficile da risolvere.
Allora perché non togliersi il problema e portare davvero solo lo stretto indispensabile? Di certo è quello che siamo costretti a fare, ma poi al momento della selezione estrema potremmo trovarci a commettere errori di cui ci pentiamo una volta che siamo lontani da casa e privi di qualcosa che sarebbe servito. La soluzione? Potrebbe essere provare un metodo che sembra quasi scientifico: quello che si chiama "5-4-3-2-1".
Non è un rebus, e nemmeno un conto alla rovescia, ma un efficace memorandum per ricordare le quantità ideali (o almeno, consigliatissime) di diverse categorie di indumenti e accessori che di solito fanno comodo quando si va in vacanza.
Nello specifico, queste proporzioni auree del viaggio si riferiscono a:
- 5 top: che siano maglie, T-shirt, canottiere o altro, dipende da che tipo di viaggio fate, dove, in che periodo.
- 4 pantaloni/gonne: anche questi saranno da abbinare ai top, per stile e utilizzo
- 3 abiti - o magari tute, o comunque indumenti one piece; 3 paia di scarpe (che potrebbero anche diventare solo due)
- 2 costumi da bagno (che magari potrebbero essere sostituiti da altro equipaggiamento per attività sportive specifiche, se non si va al mare ma si vuole fare movimento); e 2 borse (più grande e più piccola, oppure una che sia l'alternativa elegante allo zaino che portiamo già in viaggio... Insomma, ce la giochiamo a piacere, questa carta)
- 1 orologio, 1 cappello, 1 paio di occhiali da sole: con gli accessori basta trovare quello più versatile e universale, e così non ci si deve preoccupare di abbinare, o di perdere, nulla.
A veder bene, con una lista del genere si portano davvero parecchie cose coprendo una gran varietà di occasioni: potrebbe bastare e avanzare anche per vacanze di 2 o 3 settimane, se si ha la possibilità di lavare ogni tanto qualche indumento senza troppi pensieri! Se poi si tratta di indumenti fatti di tessuti non troppo pesanti e spessi, con i vari sistemi di piegamento (e arrotolamento) di ciascuno, finiranno per rubare poco spazio, e lo si può ridurre ancora di più se si usano persino le buste per il sottovuoto (ci sono quelle da usare anche solo schiacciando a mano, senza dover adoperare un aspirapolvere).
Un ulteriore vantaggio di questo metodo? Sarà più facile anche controllare la lista quando rifacciamo la valigia per tornare a casa, senza timore di dimenticare qualcosa in hotel. Che ne dite, lo provereste?
