Un cucchiaio per la salute delle tue piante: in casa hai un fertilizzante a costo zero
D'inverno si accende il fuoco nel camino o nella stufa per riscaldarci, d'estate magari è la volta di un falò, una pizza cotta al forno a legna o un barbecue attorno al quale riunirsi con amici o parenti: sono diverse, insomma, le occasioni che possono portarci a bruciare legna e ritrovarci, poi, con la cenere di risulta del fuoco. Che di solito viene buttata via, come un qualsiasi scarto inerte, ma - almeno in parte - può tornare utile nella cura del verde.
La cenere, infatti, contiene degli elementi che servono alle piante, sebbene ci sia da usarla con misura e non in modo indiscriminato su qualsiasi pianta. Dove però può tornare utile, basterà un cucchiaio di questa sostanza che a noi non costa nulla e si farà il bene delle piante. Leggete oltre per saperne di più.
Creativo
La prima da cosa da ricordare sempre è che la cenere aumenta il livello di alcalinità del terreno. Che significa, per noi che coltiviamo piante in casa o in giardino? Che non dobbiamo somministrarla, in nessuna forma, alle piante cosiddette acidofile, ovvero quelle che amano, invece, un terreno acido. Le più comuni sono azalee, ortensie e rododendri, come pure la maggior parte degli alberi da frutta, ma non solo. È bene quindi informarsi su questa caratteristica di ogni pianta: se abbia bisogno di terreno acido o no.
Capita pure che in giardino si abbia del terreno molto acido per via della sua composizione naturale, o perché si trova sotto a pini e abeti i cui aghi, decomponendosi, acidificano il terreno. In quel caso, se avessimo delle piante che affondano le radici in quel terriccio acido, la cenere può aiutarci a renderlo più alcalino.
Una volta appurata la caratteristica delle piante, si potrà decidere se beneficiare o meno della cenere. Nello specifico, la cenere prodotta dalla combustione di legna (senza additivi chimici di sorta), è ricca di potassio e oligoelementi, che aiutano le piante a fiorire e fruttificare. E per esempio il potassio è presente in maggiori quantità nei rami giovani rispetto a quelli vecchi.
Per usare la cenere, si può aggiungerla direttamente alla pila del compost, che diventerà un po' più alcalino. Se quindi avete bisogno anche di compost per piante acidofile, meglio tenere separate due pile. Con quella alcalina, potrete usare il compost integrandolo al terriccio in cui affondano le radici le piante, o anche come pacciamatura.
Altrimenti, si può mettere la cenere direttamente a terra, aiutandosi con un semplice cucchiaio. Non abbondate, ne bastano 5-7 cucchiai per ogni pianta. Cospargetela attorno al terreno, senza farla cadere dall'altro altrimenti la polvere si sparge ovunque e finite per respirarne un po' (si consiglia sempre, infatti, di indossare mascherine o proteggere comunque le vie respiratorie). Prendete poi una piccola zappa e incorporate la cenere allo strato superficiale del terreno.
Se poi coltivate cavoli e piante della famiglia delle Brassicacee, è probabile che siano affette da una malattia fungina conosciuta come "ernia del cavolo", e in quel caso lavorare il terreno con la cenere come indicato può essere un ottimo rimedio. Attenzione però, a non usare la cenere sul terreno dove si coltivano (o si coltiveranno) patate, perché può promuovere l'insorgenza della cosiddetta "rogna nera delle patate".
Fatte queste eccezioni, vale la pena scoprire come qualche cucchiaio di cenere del camino possa rendere rigogliose certe piante!
Royal Horticultural Society, Wood ash: using in the garden