Fertilizzanti completamente naturali: le 4 migliori bucce di frutta da usare per piante sempre rigogliose
Non solo le banane: ci sono diversi altri frutti le cui bucce possono tornare utili nella cura delle piante. Ogni volta che ci prendiamo l'impegno di coltivare qualcosa, che siano le nostre piante preferite in casa, quelle sistemate in aiuole in giardino o anche quelle dell'orto, vogliamo che tutti gli sforzi poi producano una pianta sana e rigogliosa. Bel fogliame, bei fiori, frutti gustosi sono tutte cose di cui vogliamo godere quando teniamo in esercizio il nostro pollice verde. Così, molto spesso ci rivolgiamo ai fertilizzanti, che danno una sferzata di energia extra al nostro angolo verde, stimolando una crescita prodigiosa
Ne possiamo trovare un'infinità a seconda dell'obiettivo perseguito e del tipo di pianta alla quale andranno somministrati, ma ci sono anche soluzioni fai-da-te, del tutto organiche e naturali, che tornano utili anche come modo per evitare sprechi, e usare le bucce e le scorze dei frutti è proprio una di queste.
Creativo
Ma quali tipi di frutta? Molto probabilmente avremo sentito parlare delle banane, ricche di potassio di cui le piante vanno ghiotte. Le bucce di banana, nella maggior parte dei casi, si consiglia di usarle dopo un lungo periodo di macerazione in acqua, e sarà anzi proprio quel liquido filtrato ad essere somministrato alle piante. Non è però una soluzione infallibile e a volte è persino dannosa. Non c'è invece alcun problema, ma solo vantaggi, a lasciar decomporre le bucce di banana dentro alla pila del compost.
E oltre alle banane, cos'altro possiamo usare, tra gli scarti di cucina? La frutta, in genere, è quella che ci offre più possibilità, dato che è ricca di antiossidanti.
Nello specifico, i frutti che più ci aiutano nella cura del verde, da questo punto di vista, sono gli agrumi. Se quindi in casa consumate arancio o anche la limetta (sweet lime), tenete le loro scorze invece di buttarle via. Ancora, un altro frutto prezioso per fertilizzare le piante è il melograno.
Come si usano queste scorze o bucce? Ebbene, nonostante ci siano mille consigli su come tenerle in infusione per preparare una sorta di tè per le piante, quel tipo di prepazione, in realtà, trasferisce poche delle sostanze nutritive utili per le piante nell'acqua di infusione stessa.
Molto meglio, invece, farle essiccare per tre settimane al sole, all'aria aperta. Quando sono perfettamente essiccate (e potreste anche sperimentare col forno a bassissima temperatura per qualche ora, per velocizzare il procedimento; oppure impiegare un essiccatore), si passa dunque a macinarle, al fine di ridurle in polvere.
Sarà proprio la polvere così ottenuta ad essere usata come fertilizzante. La stessa cosa si può fare con le bucce di banana!
Così, mescolando qualche cucchiaio di queste polveri nell'acqua, avrete il vostro concime liquido e in particolare: quello prodotto con agrumi o col melograno avrà una maggiore acidità, mentre quello ottenuto dalle banane sarà alcalino. Considerando che ci sono piante acidofile e altre che non lo sono affatto, con questi semplici ingredienti avrete tra le mani dei fertilizzanti del tutto naturali per coprire entrambe le evenienze!