Farina di ossa: il rimedio contadino antico di secoli per piante rigogliose
Coltivare piante è un piacere, ci aiuta a trovare relax e fare ordine tra i pensieri, motivo per cui spesso viene consigliato anche a livello terapeutico. Ma significa anche prendere un impegno costante, per avere cura delle nostre piante preferite. E se vogliamo vederle rigogliose, a volte bisogna darsi una mano con dei fertilizzanti adatti.
Nell'usare queste sostanze, però, c'è il rischio di sbagliare dosaggi e metodi o momenti di somministrazione, a volte con conseguenze deleterie per le piante. Ecco perché tornano alla ribalta, periodicamente, dei rimedi più delicati, più naturali come quelli usati nella tradizione contadina. Uno di quelli è l'impiego della farina di ossa.
Creativo
Il nome non è fuorviante: la farina d'ossa è, di fatto, la polvere delle ossa animali tritate finemente, una sostanza ricca di fosforo e calcio, due elementi che servono molto alle piante. Si tratta, poi, di un sottoprodotto dell'industria della carne. A seconda del modo in cui le ossa vengono lavorate, la farina può essere grezza o naturale, ma anche al vapore o senza grassi. Ed esiste anche quella ungulata, fatta di zoccoli e corna macinati.
I vantaggi sono diversi:
- può funzionare per ammendare il terreno, correggendo il pH;
- è una sostanza che rilascia lentamente i nutrienti, quindi non va somministrata spesso;
- aiuta a usare in modo sostenibile gli scarti della produzione di carne;
- il fosforo serve a stimolare la fioritura e fruttificazione delle piante.
L'acidità ideale del terreno, in genere, si aggira tra un valore di pH compreso tra 6.5 e 7.5. Al di sotto, sarà un terreno acido, nell'altro caso, alcalino. Procurarsi strumenti per misurarlo è facile ed economico (negozi specializzati, o online), e anche conoscere le esigenze delle famiglia più comuni di piante che possiamo avere in giardino aiuta. Nel momento in cui vogliamo correggere l'acidità, riducendola, possiamo usare la farina d'ossa, che stimolerà anche la crescita della pianta.
È semplice farlo, e potete farlo al momento di interrare la pianta, o quando già è stata sistemata nel terreno.
Nel primo caso, scavate una buca ampia, e cospargete un paio di cucchiai (o più, se la pianta è grande e ha una massa di radici molto voluminosa) a terra, poi poggiate la pianta e riempite con la terra, per poi innaffiare. Nell'altro caso, invece, zappettate appena attorno alla pianta, mescolando così la farina al terreno, e poi innaffiate. Esistono diversi marchi da poter acquistare, e indicheranno sempre la quantità ideale da somministrare, così come la cadenza.
Trattandosi di un concome a lenta cessinoe, non vedrete risultati immediati come con certi chimici, ma se avrete pazienza e costanza, questo rimedio antico farà il suo dovere!
