Pulire con l'aceto in casa: come e dove usarlo per evitare errori
Quante volte consigliamo l'uso dell'aceto nelle pulizie di casa: è innegabile che sia un prodotto che vale sempre tenere in dispensa, o sotto al lavello della cucina o del bagno, pronto a rimuovere macchie, combattere muffa e non solo. Costa pochissimo e ci aiuta in mille faccende domestiche, sostituendosi a volte a prodotti specifici più costosi.
Ma come si può usarlo al meglio? Quand'è che non dobbiamo farvi ricorso? Quali accortezze è meglio impiegare nel suo utilizzo? Di seguito vi riportiamo qualche consiglio che vale la pena ricordare.
Come fa l'aceto a pulire lo sporco? Dove è meglio NON usarlo?
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Nell'aceto, generalmente quello di vino bianco oppure quello distillato, troviamo acido acetico al 5%: è quello che riesce a dissolvere lo sporco, anche sporco unto, patine di vario genere e che agisce contro i batteri. Questa sua caratteristica, però, può rovinare alcune superfici, quali:
- pietre naturali
- legno cerato
- ferro battuto
- alluminio
Ecco perché bisogna sempre far attenzione ai materiali di cui sono composti gli oggetti che vogliamo pulire, e se parte di essi comprende quelli menzionati, è meglio utilizzare metodi più delicati, o prodotti specifici per rimuovere lo sporco di qualsiasi genere.
L'aceto ha bisogno di tempo di contatto per pulire bene
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Affinché l'aceto esplichi le sue proprietà è necessario che rimanga a contatto col materiale per un determinato lasso di tempo, che di solito si aggira sui 30 minuti. Questo vale anche quando la mistura che usiamo per pulire prevede di diluire l'aceto, invece che usarlo in modo assoluto. Ecco allora che oggetti che lasciamo in ammollo, oppure superfici su cui lasciamo panni o altri strumenti impregnati (anche) di aceto, dovranno rimanerci mezzora.
Passato il tempo di contatto necessario, si risciacqua con acqua e un goccio di sapone, laddove possibile, o anche solo acqua. In ogni caso, non devono rimanere residui di aceto che alla lunga possono rovinare anche i materiali "sicuri".
Per evitare qualsiasi brutta sorpresa, però, ogni volta che volete provare l'aceto come rimedio di pulizia su una superficie nuova, fate sempre un test su una porzione piccola e nascosta prima di procedere all'utilizzo a larga scala.
L'aceto è anche un disinfettante?
Spesso si parla della capacità di disinfettare dell'aceto: non è sbagliato attribuirgliela, ma bisogna ricordare che funziona solo fino a un certo punto. Se perciò l'azione disinfettante necessaria è cospicua, funzioneranno meglio spray commerciali progettati per le varie superfici, o la candeggina che, ricordate, va diluita molto, non oltre 4 cucchiai di candeggina per ogni litro di acqua, che bisognerà sciacquare bene e lasciar asciugare all'aria.
Con l'aceto, però, possiamo pulire regolarmente molte superfici per assicurare una manutenzione ordinaria ottima, e in genere lo si deve diluire con acqua in parti uguali: così possiamo lavare vetri, pareti, pensili, pavimenti, fornelli, lavandini e non solo.
Usi ulteriori dell'aceto da provare in casa
- Contro i cattivi odori della pattumiera: oltre a lavare con uno spray di acqua e aceto in parti uguali, potete far sparire cattivi odori persistenti impregnando un vecchio straccio con aceto, strizzando appena e lasciandolo sul fondo della pattumiera per mezzora, a coperchio chiuso. Risciacquate poi con un panno bagnato et voilà!
- Per ostruzioni lievi degli scarichi: versate mezzo bicchiere di bicarbonato e uno intero di aceto nello scarico ostruito, aspettate 10 minuti e poi versate acqua calda. Le ostruzioni minori spariscono già così!
- Per sgrassare le padelle: versate acqua e aceto in parti uguali nella padella sporca, poi fate scaldare sul fornello per qualche minuto, spegnete il fuoco e lasciate agire mezz'ora. Via lo sporco e anche gli odori della cottura!
Dov'è che preferite usare l'aceto per le pulizie di casa?
Reliable and Scientific Tips for Cleaning With Vinegar - NSF (National Sanitation Foundation)