Bye Barbie, ma non solo: scopri quali trend di design andranno in pensione nel 2024
Ci sono stili di arredo di interni che sembrano eterni, o quantomeno capaci di identificare ampie epoche, e altri che invece vanno e vengono così velocemente che non tutti se ne rendono conto: tra quelli che, a detta degli esperti, andranno in pensione nel 2023 ci sono un po' entrambe le categorie.
Il bianco che non regna sovrano, ma anche il minimalismo spinto e persino la cosiddetta fast furniture. E con loro anche le microtendenze che durano mesi, imperniate su eventi di cultura pop e virali nel mondo dei social, che sono destinate a sparire dopo un breve momento di fulgore. Vi indichiamo 6 trend che i designer consigliano di accantonare e non portare nel 2024.
Bianco assoluto: no grazie
Il bianco è sempre stato il colore di partenza per l'arredo di qualsaisi casa, quello con cui "non si sbaglia mai". Non sarà più così, o meglio: non sparirà del tutto, ma di certo non c'è più molto apprezzamento per le abitazioni che siano all white, quelle dove il bianco insomma regna assoluto, senza virtualmente nulla a spezzare la monotonia.
Al contrario, avanzano i toni scuri e profondi, un po' in tutte le stanze, specie quelli che fanno pensare allo sfavillio delle gemme preziose.
Barbie-core e tutti gli altri "core": no alle estetiche di micro-tendenza
Chi frequenta i social si renderà conto che, ogni pochi mesi, c'è qualche moda che divampa: è il fenomeno dei contenuti virali che diventa sempre più accentuato ormai da tanti anni. Ebbene, anche nel mondo del design in genere, e un po' pure in quello dell'arredo di casa, nel 2023 e poco prima si sono avvicendati una serie di stili che prendevano il sopravvento, e spesso devono il loro successo a qualche evento di spicco nel panorama di cultura pop internazionale.
L'estate del 2023, ad esempio, è stata segnata dal successo globale del film Barbie, che ha scatenato l'estetica rosa fluo (con contrasti bianco/neri e dettagli dorati) un po' ovunque. Persino nel mondo del design di interni e addirittura nelle decorazioni di Halloween e di Natale.
Si parlava, al riguardo, di Barbie-core, ma ci sono stati anche altri "core" (Tomato-core, Farm-core, cottage-core), e tutti hanno un grande lato negativo: individuano la moda di un attimo, diventando superati in altrettanto tempo. Meglio non investire in qualcosa che poi ci verrà a noia subito.
I pannelli di legno a lamelle, o doghettato, ma usati "male"
C'è molto mercato per i rivestimenti di legno delle pareti, da quelle intere alle boiserie, e una delle forme che assumono spesso, per motivi estetici e tecnici, sono quelle del doghettato, lamellare. Niente di ridire, ma pare che usarli solo su una porzione della parete sia qualcosa che si percepisce già come superato. Meglio coprire un'intera parete!
Addio Fast Furniture
IKEA
Comprare nuovo, a poco prezzo, invece di tenere i mobili vecchi che hanno stufato, ma che sono ancora in ottime condizioni.
Pare che sempre più si cerca invece di evitare l'approccio fast, che anche nel mondo nei mobili crea danni proprio come in quello dei vestiti. I mobili costruiti con poco e di fretta, quando ce ne vogliamo disfare, vanno in discarica. Uno di buona fattura, invece, può essere recuperato in mille modi: si vernicia, si ripara, si carteggia, si riveste (o si "wrappa"), e così diventa di nuovo interessante e appagante, oltre che essere unico e non una copia di quello che tutti hanno in casa.
Minimalismo spinto
Il minimalismo non scomparirà mai del tutto: è proprio uno stile di vita per molti, ma quello che sta succedendo è che non lo si vuole portare all'estremo. Niente spazi impenetrabili e blindati nelle loro forme assolute, si cerca più morbidezza e relax anche nel design di interni. E poi c'è sempre più pubblico per il massimalismo, cioè l'idea agli antipodi, quella che riempire di forme e colori diversi, occupando lo spazio con una miriade di stimoli visivi.
Che ne dite, è tempo di pensionare questi trend?