Per un pothos sempre rigoglioso nelle vostre case evitate questi comuni errori di coltivazione
Molto resistente e poco esigente, il pothos è una delle piante d'appartamento di più facile coltivazione e dunque tra le più apprezzate e diffuse nelle nostre case. Anche questa pianta tuttavia ha le sue specifiche esigenze e se non le rispettiamo possiamo facilmente ritrovarci con degli esemplari dall'aspetto afflitto e poco sano.
Pianta sempreverde e rampicante, il pothos è originario della Thailandia e delle isole Salomone e si caratterizza per le sue grandi foglie ovali o cuoriformi, rigide e lievemente cerose, solitamente variegate di bianco, giallo o rosa. Viene spesso coltivata sopra mobili e scaffali alti oppure in vasi pensili da cui i suoi rami vengono lasciati ricadere verso il basso.
Come già detto, le esigenze di questa pianta sono limitate, ma occorre comunque rispettarle scrupolosamente affinché lo stato di benessere del nostro pothos si mantenga a lungo nel tempo.
Quali sono gli errori più comuni nella coltivazione di questa pianta altamente ornamentale e come possiamo fare per evitarli? Vediamoli.
1. Dimensioni errate del vaso
Il pothos necessita di un vaso di piccole dimensioni e dunque occorre evitare di servirsi di un vaso eccessivamente grande per la vostra pianta, dal momento che le sue radici occupano uno spazio molto ridotto.
In 2 anni tuttavia le radici saranno cresciute così tanto da rendere necessario un rinvaso in un contenitore leggermente più grande del precedente, altrimenti la vostra pianta potrebbe andare in sofferenza e le foglie inizieranno a cadere. Preferite un vaso in plastica se coltivate la vostra pianta in sospensione, mentre il vaso di terracotta sarà più adatto se vorrete mantenere la temperatura sempre costante.
2. Polvere
Il pothos è solitamente coltivato sugli scaffali più alti, dove la polvere si accumula con estrema facilità; è dunque necessario occuparsi della regolare pulizia delle foglie di questa pianta, dal momento che queste ultime sono fondamentali per il corretto svolgersi della fotosintesi. Allontanate polvere e parassiti dalla vostra pianta strofinandone le foglie con un batuffolo o un dischetto di cotone imbevuto di una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia.
3. Mancata potatura
Se i rami del vostro pothos iniziano ad allungarsi eccessivamente conferendole un aspetto disordinato, è necessario ricorrere alla potatura per mantenere la pianta nella forma desiderata, ma anche per favorire una crescita rigogliosa ed eliminare le parti malate o danneggiate.
4. Eccessiva irrigazione
Così come la siccità, anche l'irrigazione eccessiva può portare a una sofferenza della pianta. Il pothos può essere coltivato anche in acqua, ma occorre fare attenzione al costante ricambio e, se coltivate la vostra pianta in terreno, accertatevi che quest'ultimo sia leggermente asciutto prima di procedere all'irrigazione per non incorrere nello sviluppo del marciume radicale.
Fate attenzione anche al tipo di acqua che utilizzate: un'acqua eccessivamente ricca di minerali può causare scolorimento delle foglie e sviluppo di una crosta bianca sulla superficie del terreno.
5. Luce diretta
Si è soliti pensare che piante necessitino di molta luce per crescere prospere e felici, ma il pothos è una specie che non ama ricevere troppa luce diretta. Essendo una pianta di origine tropicale, infatti, è abituata alla penombra e un'eccessiva esposizione ai raggi del sole potrebbe causare la comparsa di macchie scure o color ruggine sulle foglie e il progressivo indebolimento della vostra pianta.
Ora che conoscete tutte le possibili cause di malessere del pothos, avete identificato il problema del vostro esemplare?