Design biofilico: il trend del futuro è portare la natura in casa
Biofilia nell'architettura, design biofilico anche nel giardinaggio... Cosa significano? "Biofilia" è una parola che deriva dal greco e significa "amore per la vita", e si traduce - in ambito di design di interni, ma non solo - nell'accogliere la natura nelle nostre vite, alla ricerca di un contatto costante che si manifesti proprio nella progettazione degli spazi domestici.
Non sarà quindi, solamente avere tanti vasi di piante a terra o sugli scaffali, ma fare in modo che ci sia una simbiosi con la natura, la quale entra proprio nelle nostre case in tanti modi diversi. Abbiamo esempi di architetture pubbliche o grandi edifici in tutto il mondo, che incorporano giardini e spazi verdi in una fusione perfetta dei due mondi, e quell'approccio può essere replicato anche in casa.
Design biofilico in casa
Realizzare un design biofilico in casa significa poter rimodellare i propri spazi: se vogliamo piante che stiano in salute, e rendano quindi anche più salubre la nostra vita domestica, dovranno poter disporre di luce e acqua nelle quantità necessarie.
Ecco perché gli esempi più mozzafiato di design biofilico sono sempre quelli realizzati in ambienti molto ampi e luminosi, con pareti o tetti a vetri, o almeno lucernai se non veri e propri angoli in comunicazione tra esterno e interno.
Fusione indoor/outdoor
Uno dei concetti chiave della biofilia è proprio quello di incorporare la natura, creare una fusione tra lo spazio indoor e quello outdoor. La casa ideale in cui realizzarli, dunque, è una che abbi del verde intorno, come si vede negli esempi di tanti studi di architettura in tutto il mondo. Qui troviamo, per capirci, un dettaglio di un edificio in Giappone, con il prato di muschio che arriva fino in casa, attraverso un corridoio separato in modo sottile dall'esterno (Matabe, Naoshima,Kagawa - 2015, di Hiroshi Sambuichi).
I giardini verticali come soluzione per creare l'oasi verde anche in contesti urbani
Non sempre, però, le unità abitative dispongono di uno spazio esterno verde da far entrare in quello interno, ed ecco che allora il design biofilico si realizza in modi diversi, creando spazi appositi per le piante, come i giardini verticali, ovvero quelle pareti vive in cui trovano dimora piante diverse. Sono apparsi prima in strutture ricettive (qui vedete la lobby dell'hotel Shangri-La a Shingapore).
E col tempo questo trend è stato inglobato anche nelle case normali. La condizione di partenza, lo ricordiamo, è che si scelga un punto di casa raggiunto da sufficiente luce e dove sia possibile garantire l'apporto idrico necessario.
Esistono molto studi di design di interni in tutto il mondo che si specializzano in progetti simili, e non mancano nemmeno i tutorial sui social per provare a creare queste meraviglie con le proprie forze.
Dove sistemare le piante in casa?
Se abbiamo spazi vicini a finestre e vetrate, o in corrispondenza di pozzi di luce e porzioni a giorno di qualche tetto (le architetture moderne le contemplano sempre più), allora lì possiamo considerare di riservare dello spazio proprio a aiuole, anche rialzate, che siano profonde abbastanza e studiate per far poi defluire adeguatamente l'acqua. I ristagni idrici sono deleteri per le piante, ma anche per l'integrità delle case e dannosi persino per la nostra salute.
Gli esperti di progettazione di interni sanno che lo spazio sotto alle scale, ad esempio, è un punto spesso poco sfruttato nell'arredamento e che, con le condizioni giuste, diventa ideale come scenario per un giardino in casa.
Design biofilico nelle varie stanze di casa
E che dire delle diverse stanze di casa? Ognuna di esse può accogliere il trend del futuro, e diventare tutt'uno con la natura.
Dicevamo, ad esempio, che si può far entrare il verde in casa quando si è circondati da esso. Ma questo è vero non solo creando nell'architettura dei punti di transizione tra esterno ed esterno, bensì anche aprendo finestre e vetrate che affaccino su uno scenario naturale, il quale automaticamente diventa parte dello spazio domestico, come in questa camera da letto.
C'è da impazzire a guardare le soluzioni trovate dagli architetti di interni del mondo, che sono stati in grado di creare oasi nei vari ambienti di case, hotel, ristoranti, uffici e non solo. Guardate che meraviglia questo guardaroba nella Olive Suite di uDesign: un ulivo di 75 anni che divide la zona letto dal vano guardaroba, incapsulato in una teca di vetro che è davvero aperta al cielo: quando piove, piove anche sull'albero, ma non nel resto della stanza.
Cucina biofilica
Se in camera accogliere le piante giuste crea l'oasi di serenità per farci dormire, allora in cucina avremo invece il regno perfetto per erbe aromatiche e piante edibili. Non sarebbe un sogno progettare la cucina potendo lasciar spazio anche alla coltivazione di quelle specie così buone e profumate?
Giungla in bagno
Docce walk-in con una zona dedicata alle piante: non è fantascienza, ma una realtà accolta da sempre più persone. Tutti possiamo già appendere piante rampicanti o lasciar spazio a vasi di altre piante a terra. Predisporre aree dedicate nel progettare il bagno è lo step successivo!
Vi piacerebbe una casa ispirata a questa filosofia, dove diventare tutt'uno con la natura?
