Lotta tra titani: meglio la candeggina o l'aceto per le pulizie in casa?

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di Angelica Vianello

08 Gennaio 2024

Lotta tra titani: meglio la candeggina o l'aceto per le pulizie in casa?
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Cosa pulisce meglio in casa, la candeggina o l'aceto? La risposta non è ovvia, perché ci sono pro e contro da tenere in conto per ciascuno. Sono entrambi, infatti, ottimi alleati per la pulizia e l'igiene in casa, ma nessuno dei due può essere usato sempre e comunque. Una delle due opzioni è decisamente più efficace, al punto di essere aggressiva, mentre l'altra può essere usata più liberamente ma non sempre offre lo stesso risultato in tempi altrettanto brevi.

Pensiamoci, a quale delle due potremmo rinunciare senza rimpianto? Pavimenti da far brillare, pulizia di ripiani, sanitari, bandire cattivi odori... Ciascuna delle due sostanze ci aiuta con queste faccende, ma quale è meglio?

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Candeggina: una bomba nella pulizia

Candeggina: una bomba nella pulizia

Freepik

Andiamo a vedere pro e contro della candeggina. Intendiamo, chiaramente, quella base di cloro, cioè quella con la formulazione classica e l'odore pungente.

Pro: è un ottimo agente nell'uccidere germi e batteri. La più potente delle soluzioni comuni casalinghe contro la muffa. La sua capacità di uccidere microorganismi è comprovata, come nel caso anche di E.coli. E ne serve poca - molto spesso, infatti, la possiamo diluire ben più di quanto pensiamo, per ottenere gli stessi effetti. Di base, non serve mai superare la proporzione 1:4 (una parte di candeggina e quattro di acqua).

Contro: dire che sia nemica dell'ambiente è un eufemismo. La sia produzione prevede processi che rilassiano diossine nell'ambiente (e possono causare cancro), ma anche mercurio nell'aria attorno alle fabbriche (e il mercurio può provocare danni sul cervello). E rimane dannosa anche quando finisce nelle condutture e, in ultima analisi nelle falde acquifere o in mare, inquinandole a lungo.
Ancora, venire a contatto con la candeggina danneggia la pelle, può causare problemi se inalata spesso, e non fa bene nemmeno agli occhi, quindi bisogna sempre usarla con protezioni adeguate e arieggiando per bene le stanze durante e dopo l'uso.
Possiamo usarla su pavimenti che non siano di legno o pietra, e nei sanitari o sul metallo, ma è da evitare in ogni altro caso.

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L'aceto nelle pulizie di casa

L'aceto nelle pulizie di casa

Mateus Andre/Freepik

E che dire dell'aceto? Anche in questo caso, vale la pena ricordare che, quando si parla di pulizie, si fa riferimento a quello bianco, che sia di alcol (o distillato) o di vino. Il rosso, o quello di mele o di riso (e gli altri) possono macchiare vari materiali e non sono altrettanto potenti.

Pro: l'acido acetico ha delle capacità antimicrobiche, anche se non potenti come la candeggina. Lo si può però combinare, ad esempio, con l'acqua ossigenata per rafforzarne la capacità di uccidere batteri (comprese alcune varianti di E.Coli). Funziona anche contro la muffa, sebbene vada tenuto a contatto più a lungo, magari ripetendo i processi di pulizia, e non è altrettanto dannoso quanto la candeggina né in fase di produzione, né di uso da parte nostra, né di smaltimento.

Contro: se vogliamo assicurarci che uccida proprio tutti i germi, non possiamo fare affidamento sull'aceto solamente, ma capire a seconda delle varie necessità cosa funziona meglio. Sul legno e sui tessuti delicati, come pure su marmo e altre pietre naturali non è indicato, dato che rimane comunque abbastanza aggressivo (e in quei casi si usa un sapone o detersivo più adatto, o anche l'acqua ossigenata).

 

Chi vince, quindi?

Se dobbiamo combattere al volo la muffa, o vogliamo disinfettare il pavimento a fondo (specie se abbiamo animali in casa), nulla funziona come la candeggina, alla quale però potremmo ricorrere solo saltuariamente e non abitualmente. L'aceto, infatti, seppure meno potente della "rivale", non comporta tutti i rischi (e i danni ambientali) ma riesce comunque a svolgere quasi tutte le stesse funzioni.

E dove non arriva l'aceto, ci sono sempre altri modi, comunque green ed efficienti!

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