Tazze vecchie o rotte? Invece di buttarle falle diventare vasi per le tue piante
Quante volte si rompe il manico di qualche tazza che usiamo quotidianamente per colazione e pause caffè o tè? Se poi era una tazza alla quale tenevamo particolarmente, magari un souvenir o un regalo simpatico, ci spiace davvero tanto. Possiamo certamente incollare di nuovo i pezzi, se li abbiamo tutti, ma sarà ormai un punto fragile, che rischia di rompersi nuovamente, e non saremo nemmeno tanto più inclini a usare il microonde.
Altre tazze invece si rompono al punto di non poter essere usate ancora per contenere liquidi, e di nuovo, per alcune ci piange il cuore all'idea di gettarle nell'immondizia. Se però avete in casa qualche piantina, o volete provare a far germinare semi o far radicare talee, quelle tazze possono diventare i vostri nuovi vasi!
Come trasformare le tazze in un vaso per piantine
Ogni volta che leggiamo i consigli di coltura delle piante, ci viene raccomandato di usare un terriccio drenante, ed evitare i ristagni di acqua: per le piante - che non siano acquatiche, chiaramente -è deleterio rimanere con le radici in ammollo nell'acqua, e il terriccio diventa una spugna che la trattiene a lungo, se l'acqua non ha modo di scolare via.
Ecco che i vasetti che compriamo, di qualsiasi dimensione siano, hanno sempre fori di drenaggio. Sono proprio quelli l'unica cosa che manca alle nostre tazze da trasformare in vasi. Mano quindi a un trapano con la punta per le piastrelle o la ceramica, che sia di un diametro adatto a seconda della grandezza della tazza stessa. Meglio appena più grande che troppo stretto - ci sono sempre modi per controllare l'apertura, come usare argilla espansa sul fondo, prima di mettere il terriccio.
Fatto il foro, tratterete la tazza come qualsiasi altra, e sarete addirittura pronti per decorarla, se volete.
Avere un manico rotto, oppure incollato e un po' delicato, non sarà più un problema: alle piante non serve, e i vasi, in effetti, non ce l'hanno.
Come riciclare le tazze che si sono spaccate
Addirittura le tazze che si sono spaccate, quelle che non potremmo più usare per bere, possono essere usate per le piante.
In questo caso bisognerà fare molta attenzione a incollare perfettamente tutti i pezzi che troviamo, ma è abbastanza impossibile che siano di nuovo in grado di trattenere liquidi al loro interno senza perdite. Quindi, il modo più facile per usarle è come portavasi. Cioè, ci infiliamo dentro il vasetto di plastica o terracotta semplice, e dobbiamo solo ricordarci di estrarlo quando si deve annaffiare, mettendolo in un lavandino, ad esempio, fino a che tutta l'acqua non è scolata via. Proprio quello che facciamo con i portavasi in materiali un po' più delicati!
Se però voleste provare lo stesso, allora potreste cercare di sigillare le fessure (quando sono poche), oltre che col collante più adatto, anche con del silicone per provare a impermeabilizzare nuovamente l'interno. Oppure anche l'esterno e se per caso non vi piacesse vedere quelle colature di silicone in rilievo, ci sono modi creativi per rivestire le vecchie tazze, come questo qui sopra, con i bastoncini di legno.
Ancora, per chi vuole divertirsi a imitare gli artigiani giapponesi, c'è la tecnica del kintsugi, ovvero quella che usa una polvere d'oro mescolata al materiale collante per riunire tutti i pezzi e ricomporre la forma originaria dei vasi. Delle vere e proprie cicatrici dorate che aggiungono bellezza a ogni pezzo. E ormai si trovano anche dei kit da comprare online per cimentarsi con questa nobile arte.
Pronti a dare una seconda vita alle vostre tazze vecchie o rotte?