Kokedama: le origini di questa originale tecnica colturale giapponese e come realizzarla
In giapponese il suo nome significa perla di muschio e in effetti il kokedama è proprio una palla di terriccio ricoperta di muschio al cui interno si possono coltivare piccole piante senza ricorrere all'uso di un vaso. Detto anche bonsai volante, è solitamente utilizzato per creare giardini pensili e sospesi, ma può anche essere semplicemente appoggiato su un vassoio e utilizzato come soprammobile o centrotavola, portando nell'ambiente in cui è coltivato un'atmosfera da giardino zen.
Narra la leggenda più accreditata che la sua origine sia da attrubuire ad un ingegnoso contadino molto povero, che inventò questa tecnica inglobando la sua pianta preferita in un miscuglio di fango ricoperto di muschio, per potersi permettere di coltivarla nonostante la sua indigenza gli impedisse di procurarsi un vaso. In Giappone è praticata ormai da secoli, più precisamente a partire dal 1600, e ha conosciuto molta fortuna per la possibilità di coltivare piante di dimensioni ridotte, diffondendosi come evoluzione della tecnica bonsai kengai, ispirata alla natura che prospera in ambienti ostili.
Come si prepara un kokedama e come si utilizza? Lo scopriamo di seguito.
Come si prepara un kokedama
La realizzazione di un kokedama è piuttosto semplice e non necessita di particolari nozioni di giardinaggio; il materiale occorrente è il seguente:
- terriccio acido e fangoso: si realizza miscelando torba (ketotsuchi) e argilla (akadama);
- muschio fresco oppure muschio di torba (sfagno);
- una rete di plastica come quelle utilizzate per la frutta;
- filo di nylon e spago
- piante giovani sane e robuste.
Iniziate con la preparazione del substrato, che otterrete miscelando con acqua 5 parti di torba e una parte di argilla fino ad ottenere un composto fangoso omogeneo cui darete la forma di una sfera. Prendete dunque la pianta e ripulite completamente le radici dal terriccio prima di inserirle delicatamente all'interno della sfera ricoprendole interamente. Ricoprite la sfera con il muschio o lo sfagno ed eventualemnte fissatelo con una rete di plastica o del filo di nylon o spago, quindi immergetela in acqua per 2 ore.
Al termine del tempo di riposo in acqua il vostro kokedama è pronto per essere posizionato dove preferite, dopo averlo strizzato delicatamente per rimuovere l'acqua in eccesso.
Usi del kokedama
Perfetti come idee regalo originali e durevoli, i kokedama sono amati nella decorazione d'interni per il loro elevato valore decorativo. Le piante che si prestano a questo tipo di coltivazione sono, come già detto, quelle di dimensioni ridotte e le più usate sono in effetti mini orchidee, succulente, felci, anthurium, begonie, filodendro, pothos e molte altre piante da appartamento, anche se i kokedama realizzati con i bonsai esercitano il più grande fascino e rappresentano l'apice della perfezione e della bellezza.
Le esigenze di coltivazione varieranno tutte con il variare della specie prescelta e non differiscono dalla classica coltivazione ad eccezione dell'irrigazione, che dovrà essere effettuata immergendo il kokedama in acqua per 5 minuti circa.
Potrete utilizzare i vostri kokedama appendendoli al soffitto con fili di nylon o spago e creando dei graziosi e affascinanti giardini pensili. Se preferite, potrete semplicemente adagiarli su un piccolo vassoio o in una ciotolina ed esporli come graziosi ed eleganti centrotavola o soprammobili. Scegliete il legno o la pietra per un effetto totalmente naturale, la ceramica o il vetro per creare interessanti contrasti.
Con quale pianta realizzerete il vostro kokedama?