Bollitore elettrico pulito e disinfettato? Non serve esagerare con la pulizia
Immaginate una fredda serata d'inverno. Fuori c'è la pioggia che cade costante e l'unica cosa che si desidera realmente è mettersi sotto una coperta al caldo, magari accanto alle persone amate e lasciarsi rilassare e riscaldare da una buon bevanda calda. Come la prepariamo? Ma naturalmente con il nostro fidato bollitore elettrico. Ideale da mettere in cucina, ma perché non anche in camera da letto dove potremmo creare un meraviglioso angolo tisane, questo elettrodomestico è perfetto per riscaldare in pochi istanti l'acqua e gustare un ottimo infuso.
Una volta usato, però, la domanda nasce spontanea: come possiamo pulirlo al meglio? Vediamo insieme il modo migliore senza, però, eccedere nella pulizia.
Con quanta frequenza va pulito?
Creativo
Come per ogni cosa anche per il bollitore si pensa che la soluzione migliore per mantenerlo pulito sia quella di lavarlo dopo ogni utilizzo. Sbagliato! Il bollitore non è un utensile qualunque, motivo per cui non necessita di una pulizia giornaliera. Bisogna sempre stare attenti a non farlo sporcare eccessivamente, è vero, ma consideriamo anche il fatto che il suo interno entra in contatto solo con acqua pulita, motivo per cui non ci saranno sostanze che lo renderanno appiccicoso o lo sporcheranno troppo.
Ecco che la pulizia non va fatta dopo ogni tisana o tè, ma a cadenze bimestrali o trimestrali, e molto dipende ovviamente da quanto uso se ne fa. Se siamo soliti bere più di un infuso al giorno e usiamo il bollitore almeno due o tre volte durante l'arco della giornata, sarà normale un maggior accumulo di residui minerali sul fondo e la scarsa funzionalità del beccuccio da cui fuoriesce l'acqua calda. È quando notiamo questa diminuzione di efficienza che dobbiamo intervenire, altrimenti non sarà necessario.
Cosa sono quei segni bianchi?
Creativo
Avrete notato che, uso dopo uso, il fondo del bollitore inizia a presentare segni biancastri. Quelli non sono altro che un accumulo di calcare, residui dei minerali contenuti nell'acqua, che possono essere facilmente eliminati. Non serve chissà quale intervento o prodotto, basteranno ingredienti naturali che abbiamo in casa, ma soprattutto ricordiamo sempre di non strofinare la zona, perché rischieremmo di danneggiarlo.
Se, dunque, abbiamo notato che il passaggio di acqua è limitato dal beccuccio e che ci sono quei segni bianchi, possiamo semplicemente inserire una miscela di acqua e aceto, azionare il bollitore, aspettare che si spenga da solo e lasciare in posa la mistura per circa 10 o 15 minuti. Trascorso il tempo necessario, svuotiamo il contenitore e risciacquiamo con acqua pulita.
Ecco che i sedimenti saranno scomparsi e il bollitore sarà come nuovo. Ma, ribadiamo, non serve farlo più volte al mese. Bastano pochi trattamenti per tenerlo in perfetta salute.
Una preziosa routine
Come facciamo ad evitare, però, che oltre al calcare si accumulino anche muffa e cattivi odori? Basta rispettare alcuni semplici accorgimenti, così da non far "invecchiare" precocemente il nostro elettrodomestico.
Ricordiamo allora tre semplici passaggi:
- Svuotiamo sempre il bollitore, evitando di creare un ristagno di acqua e favorendo il proliferare di batteri e muffa.
- Dopo ogni utilizzo lasciamo il coperchio aperto per qualche minuto. Questo faciliterà una veloce asciugatura e il mantenimento della pulizia.
- Puliamo sempre l'esterno, così gocce d'acqua ed eventuali residui ad essa legati non andranno ad "incrostare" il nostro alleato del relax.
Se facciamo caso a queste poche azioni e le compiamo ogni volta che usiamo il bollitore, vedremo che non ci sarà bisogno di pulirlo in continuazione, ma basteranno regolari e sporadici cicli di lavaggio del calcare. A questo punto cosa stiamo aspettando? Corriamo a farci una bella tisana o un tè al gusto che preferiamo!