Addio spugnette dei piatti sintetiche, facciamo largo alle alternative efficaci e green

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di Angelica Vianello

13 Febbraio 2024

Addio spugnette dei piatti sintetiche, facciamo largo alle alternative efficaci e green
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Luffa e tutte le altre: le spugne di origine naturale sono un'alternativa green, e altrettanto efficace, a quelle che usiamo ogni giorno (sintetiche) per lavare i piatti. Alcune forse le abbiamo già impiegate per la cura del corpo, ma quelle stesse fibre possono tornare utili anche in cucina. A differenza delle normali spugnette da piatti, infatti, le quali - una volta gettate nell'immondizia e dunque quando raggiungono l'ambiente, si degradano nel giro di secoli, e non è detto che ci riescano del tutto. Inoltre, man mano che si decompongono, rilasciano le loro fibre sintetiche nell'ecosistema, contribuendo a inquinarlo molto.

Invece quelle naturali, a base di cellulosa, sisal o luffa impiegano da un mese a massimo cinque anni, in media. 

Vale la pena passare a queste naturali? La risposta è . Vediamo perché.

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Le spugne naturali

Le spugne naturali

Amazon

Facendo una ricerca online per trovare spugnette per piatti di origine naturale, ci imbattiamo genericamente in due fibre: sisal e luffa. La prima è una fibra vegetale ricavata dall'Agave Sisaliana, una pianta succulenta della famiglia delle Agavaceae. In quanto tale, è capace di immagazzinare grandi quantità di acqua, e mantiene questa sua caratteristica anche nella forma essiccata che poi si usa nelle faccende domestiche.

Già da tempo si impiega come spugna per il corpo, ma funziona alla grande anche per lavare i piatti. Tutte queste spugne, infatti, possono anche essere abrasive, cosa che spesso serve per pulire bene le stoviglie, ma non rischiano di graffiare le superfici, proprio come le migliori spugne sintetiche.

Sono poi efficaci nell'asportare lo sporco, e anche queste vanno sciacquate per bene dopo l'uso così da farle durare più a lungo senza troppi cattivi odori.

Il timore è che se ne debbano consumare molte, un timore parzialmente fondato: in realtà., anche quelle sintetiche andrebbero cambiate spesso, e comunque igienizzate frequentemente durante il periodo di uso. In sostanza, se usassimo davvero nel modo migliore per la nostra salute anche le spugne sintetiche, finiremmo per buttarne via molte di più, con impatto ambientale disastroso.

Le spugne naturali, invece, finendo per perdere la loro forma prima, ci "costringono" a cambiarle al momento giusto, il che ci fa bene, e senza rischi per l'ambiente.

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La luffa

La luffa

joeji's Kitchen/Amazon

Altra grande protagonista di questo settore è la luffa. Si possono acquistare sia le spugnette già sagomate, e dotate di uno strato più abrasivo (sempre fatto di fibre naturali), che la vera e propria luffa intera, essiccata, da tagliare facilmente a mano per usarla in cucina, nel bagno e ovunque ci serva.

Sono materiali completamente biodegradabili, al punto che potete gettarle nel compost quando non vi servono più. Zero sprechi!

Quelle nuove, mai usate e perfettamente asciutte, possono rimanere nei nostri mobili per anni, quindi se ne può far scorta a volontà. L'importante è tenerle lontane da umidità e polvere. Anche quelle che sono in uso, se perfettamente sciacquate e poi lasciate asciugare completamente, possono durare mesi.

Imbevetele di acqua per bene prima dell'uso, strizzate un po' e impiegatela come una normale spugnetta. Dopo aver finito coi piatti, sciacquate abbondantemente, strizzate e tenetela in un punto dove possa asciugarsi, senza ristagni e umidità in eccesso. In questo modo dovrete buttarla via solo quando ha del tutto perso la sua forma... O meglio, potete compostarla!

Vale proprio la pena farle diventare parte del nostro ménage domestico!

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