L'infallibile "Teoria del rosso inaspettato": il trend d'arredo dei social che piace a tutti
Il trend di interior design divampato sui social attecchisce anche nella vita reale: parliamo della "Unexpected Red Theory", ovvero la "Teoria del rosso inaspettato", qualcosa che non è in realtà inedito, ma che i social hanno saputo codificare in modo inequivocabile, ancorandolo alle mode del momento. La maternità dell'idea viene attribuita in particolare a una creator, Taylor Simon (@intayriors).
È la ricetta ideale per ravvivare qualsiasi ambiente, a prescindere dallo stile d'arredo, e questo la rende una trovata di gran successo. Vediamo in cosa consiste.
L'accento rosso
Come suggerisce il nome della teoria con cui questo approccio di design è diventato famoso, si tratta di aggiungere un dettaglio rosso nell'arredo. Niente di trascendentale, ma cosa lo rende così curioso? La condizione di partenza fondamentale è che i colori della stanza devono essere privi di rosso. Intendiamo, quindi, che pareti, soffitti, pavimento e in genere le superfici in vista devono essere declinate in palette che non prevedano il rosso intenso, quindi siano ambienti in cui il rosso diventa una presenza inaspettata e sorprendente.
Ecco quindi che basta anche un piccolo dettaglio, che però risulta vistoso, e saprà farsi notare, per via dell'inequivocabile contrasto. Scorrendo i feed delle varie piattaforme social, i post raggruppati sotto l'hashtag #unexpectedredtheory mostrano una maggioranza di sfondi azzurri e celesti, in sfumature delicate, pastello e spesso anche desaturate.
Un contrasto drammatico
Ovviamente, è un contrasto drammatico che funziona su qualsiasi colore neutro di sfondo, a partire dal bianco, il beige chiarissimo, il grigio, ma anche il nero. Quello che bisogna azzeccare, quindi, è la corretta tonalità di rosso che sappia inserirsi senza stridore. Influisce anche il materiale dell'oggetto in questione, la sua forma, il fatto che sia magari interamente rosso oppure decorato con delle fantasie bicrome (righe, fiori, etc).
I dettagli più comuni da tingere di rosso
Per realizzare senza problemi questa teoria, ci si può limitare a vasi e suppellettili, quali portacandele, vassoi, decorazioni poggiate su qualche ripiano. Altrimenti, si può osare un po' di più, e arrivare a scegliere la giusta tinta di rosso per infissi, ringhiere o altri elementi architettonici in vista.
Interi mobili o piccoli complementi
A seconda del tipo di arredo, il divampare del rosso inaspettato può riguardare un mobile intero, come vediamo nel profilo laterale di questa isola in una cucina altrimenti talmente minimal da essere asettica: la noia e la sterilità dello spazio sono del tutto annullati da queste superfici rosso vivo!
Ma funziona anche su un solo elemento più piccolo, persino in uno spazio dove forme e materiali diversi abbondano. La chiave di tutto, lo ripetiamo, è infatti sempre la stessa: il resto della stanza deve essere dominato da pochi colori - preferibilmente neutri - che non siano prossimi al rosso. Quindi niente arancio, difficilmente il giallo (a meno che non sia molto tenue), e anche le diverse sfumature dal rosa al viola (quando tendenzialmente sature) non creerebbero quasi sicuramente il distacco necessario.
L'escamotage perfetto potrebbe essere anche una sedia, una cornice di uno specchio, i pomelli di un mobile, le federe di qualche cuscino... Non è detto che si debba destinare al rosso vivo un elemento di quelli fissi e virtualmente eterni dell'arredo. Così, qualora vi stufaste, potete tornare a un ambiente del tutto tranquillo e privo di "scossoni" inaspettati.