Bucato e risparmio: in realtà basta quasi sempre un solo programma di lavaggio
Ci sono faccende domestiche dalle quali non si scappa mai, e che possiamo rimandare al massimo per qualche giorno, come nel caso del bucato. Finiscono i vestiti, gli asciugamani, le lenzuola, gli strofinacci e arriva sempre il momento di affrontare la montagna di panni che si era andata creando in quel periodo di procrastinazione nel quale cadiamo tutti ogni tanto. E quando ne usciamo, si ritorna ad avere una routine più regolare. In sintesi, quindi, c'è da fare almeno un paio di bucati a settimana, se non di più in certi frangenti: la lavatrice lavora alacremente, ma siamo sicuri di scegliere il programma migliore?
Gli apparecchi ci aiutano guidandoci a seconda del tipo di indumenti o biancheria che finirà nel cestello, ma in realtà nella stragrande maggioranza dei casi pare che possa andar bene sempre un tipo di programma, che ci aiuta a risparmiare.
Le indicazioni utili da ricordare quando si fa il bucato
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Le lavatrici moderne sono sempre più specializzate nell'offerta di programmi per le necessità più disparate quando si tratta di bucato. Così troviamo opzioni speciali per piumoni, cuscini, tende, lavaggio "a mano" per i delicati, igiene e così via. Nel caso di capi molto particolari, come proprio piumoni, tende o cuscini, meglio affidarsi a quei programmi ma sempre tenendo conto delle indicazioni di lavaggio che troviamo sulle etichette e quindi, se necessario, aggiustare la temperatura o il numero di giri della centrifuga.
Per quanto riguarda invece i programmi molto intensi ed aggressivi, come quelli per "igienizzare", ci troviamo di fronte a ore di funzionamento a temperature molto alte e con grande sforzo della lavatrice a livelli di giri di centrifuga: farli spesso significa usurare prima sia i tessuti che l'apparecchio stesso. Dato che molto spesso questi programmi constano anche di un prelavaggio, se avete un po' di tempo potete anche considerare di occuparvi di quella fase di trattamento dei capi a mano: lasciare in ammollo un tessuto molto sporco con la giusta dose di detersivo (o gli additivi o ingredienti alternativi che si usano nelle soluzioni fai-da-te) potrebbe essere tutto quello che serve per poi dover usare un programma di lavaggio normale, più breve e con consumi energetici ridotti.
Il programma che va (quasi) sempre bene per la maggior parte dei lavaggi
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Un programma che quasi certamente esiste in tutte le lavatrici odierne e che funziona più che bene per i lavaggi regolari della gran parte dei nostri capi è quello rapido. Lo troviamo con diverse nomenclature simili, di solito è un programma da 20 minuti (ma alcuni possono salire a 30 o 40), con una temperatura sui 40 gradi che però possiamo modificare, e un numero di giri compreso normalmente tra 600 e 800.
Sia esperti che utenti online condividono spesso la loro soddisfazione nel ricorrere a questo programma come opzione di default. Il punto forte sta nel fatto che è abbastanza lungo da lavare a dovere ma non troppo da rovinare i tessuti. Difficile, infatti, che con il movimento meccanico della lavatrice e le proprietà dei detersivi odierni (che spesso sono "attivi" anche a temperature basse), i capi che non siano sporchi in modo davvero eccessivo ne riescano ancora rovinati da macchie e aloni.
Se non si eccede con il detersivo e l'ammorbidente, la fase di risciacquo è più che sufficiente a lavare via tutto. E per potenziare questo tipo di lavaggio, assicurandosi ancora di più l'igiene necessaria, ci si può aiutare aggiungendo una piccola dose di candeggina delicata, oppure di acqua ossigenata, che non hanno di solito controindicazioni per la maggior parte dei tessuti (anche colorati) che dobbiamo lavare di routine.
Sarà poi la pratica a dircelo: proviamo a scegliere il programma rapido per tutti i lavaggi frequenti e di capi che non siano molto delicati o sporchi in modo eccezionale, e se il risultato ci piace, avremo trovato un metodo efficace per risparmiare in bolletta e far durare di più vestiti e lavatrice!