Innaffiare le piante d'appartamento senza errori: un aiuto da uno strumento comune
Anche i giardinieri alle loro prime esperienze conoscono il ruolo fondamentale dell'irrigazione nel determinare lo stato di salute delle piante: l'assorbimento di acqua è infatti la via attraverso cui le piante ricavano dal terreno tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. L'acqua è dunque la via verso la prosperità, ma può rapidamente trasformarsi nella strada verso l'avvizzimento se somministrata in modo o in quantità errate.
Il motivo per cui la mancata irrigazione è causa di malessere per le nostre piante è chiaro a tutti e possiamo osservarlo intorno a noi ogni volta che si verifichi un periodo di siccità, ma quanti di noi sanno che anche l'eccesso di acqua può essere dannoso per le nostre piante? Un terreno troppo bagnato può infatti favorire la proliferazione di muffe e batteri e generare il marciume radicale, una problematica che, se non trattata in tempo, potrà facilmente e rapidamente portare la vostra pianta alla conclusione del suo ciclo vitale.
Come fare dunque per irrigare nel modo corretto e al momento giusto? Un aiuto inaspettato giunge da uno strumento sempre presente nelle nostre case.
Come valutare se le vostre piante hanno bisogno di acqua
Sono diversi i metodi che possono aiutarvi a comprendere se le vostre piante hanno bisogno di essere irrigate:
- Osservazione: il primo e più importante metodo per comprendere se è il momento di irrigare è osservare i segnali che vi manda la pianta; questo metodo diventa più facile man mano che si imparano a conoscere i propri esemplari, permettendovi di capire che è il momento di prendere l'innaffiatoio semplicemente con uno sguardo. Alcune specie, ad esempio, come lo Spatifillo, presentano foglie e steli ricadenti quando necessitano di acqua, mentre altre come i cactus assumono un aspetto morbido e rugoso. Ci sono piante che in condizioni di siccità ingialliscono, altre che sviluppano foglie dalle punte marroni.
- Peso: un altro interessante metodo, la cui precisione si affina con la pratica, è la valutazione del peso della vostra pianta; una pianta secca, il cui terreno sia completamente privo di acqua, è infatti molto più leggera di una pianta appena irrigata. Prendete dunque l'abitudine di sollevare i vostri vasi per valutarne il peso, quando saranno più leggeri sarà il momento di innaffiare.
- Misuratore di umidità: un metodo più preciso consiste infine nel saggiare l'umidità del terreno. Solitamente si consiglia di valutare il terreno toccandolo in superficie, ma potrebbe accadere che gli strati sottostanti siano ancora bagnati nonostante quello superficiale sia ancora umido. Se disponete oppure volete dotarvi di un misuratore di umidità, vi basterà inserire la sonda nel terreno accanto alle radici per avere una risposta immediata. Potete tuttavia creare un misuratore di umidità casalingo servendovi di uno spiedo o di una bacchetta in legno: inseritelo nel terreno accanto alle radici e attendete 5 minuti prima di estrarlo; se lo spiedo sarà asciutto è il momento di irrigare, se invece sarà umido potrete attendere ancora un giorno e ripetere l'operazione.
Come irrigare correttamente le vostre piante
Una volta compreso i metodi più adatti per capire quale sia il momento giusto di procedere all'irrigazione, non siete ancora al sicuro dall'eventuale rischio di affogare le vostre piante; esistono infatti degli accorgimenti che dovrete adottare durante l'irrigazione affinché questa pratica non diventi la causa del rapido deperimento, talvolta fatale, delle vostre piante:
- ricordate che la frequenza d'irrigazione dipende da diversi fattori come condizioni climatiche, posizione e irraggiamento della pianta e per questo occorre sempre valutare la necessità delle vostre piante prima di procedere;
- utilizzate sempre acqua a temperatura ambiente al fine di evitare shock termici alle vostre piante;
- se utilizzate acqua del rubinetto, valutatene la durezza e il contenuto di cloro, che potrebbero essere dannosi per alcune specie; eliminate l'eccesso di cloro semplicemente lasciando riposare l'acqua, mentre se il problema è la durezza potreste valutare l'uso di un addolcitore;
- scegliete per l'irrigazione un momento della giornata che permetta alla pianta di perdere gradualmente l'umidità, ad esempio la mattina presto;
- irrigate sempre il terreno alla base della pianta, facendo attenzione a non bagnare foglie e steli: alcune piante sono infatti sensibili all'umidità sulle foglie, mentre per tutte c'è il rischio che parassiti e microrganismi attecchiscano con maggiore facilità;
- scegliete sempre vasi con fori di drenaggio, in modo da comprendere quando avete irrigato a sufficienza: quando l'acqua inizierà a fuoriuscire dai fori in fondo al vaso, infatti, avrete saturato il terriccio;
- per alcune piante, come quelle che si danneggiano con estrema facilità a contatto con l'acqua oppure quelle che richiedono meno irrigazione come i cactus, può essere buona norma innaffiare dal basso, riempiendo il sottovaso di acqua e lasciando che il terreno e le radici la assorbano lentamente;
- vi consigliamo infine di conoscere profondamente le vostre piante: ciascuna ha una diversa esigenza di acqua, alcune in determinati periodi dell'anno necessitano addirittura di una sospensione totale delle irrigazioni; informatevi su quale sia la migliore cura per loro.
Grazie a questi suggerimenti le vostre piante saranno sempre perfettamente irrigate e felici!