Cos'è l'Hurkle-Durkle? L'antica pratica scozzese che, una volta provata, non abbandoneremo più
Avete presente la sensazione che ci assale non appena sentiamo il suono della sveglia, quella per cui vorremmo sprofondare nel letto e non farci vedere da nessuno? Ammettiamo pure che, di tanto in tanto, è proprio questo che vorremmo fare. Scomparire dai "radar", spegnere il telefono, non pensare a nulla e rilassarci da soli o con le persone più care, senza avere qualcosa che incombe sulle nostre giornate.
Nella maggior parte dei casi non è possibile e appena sentiamo il trillo della "cara" sveglia, non possiamo che buttarci giù dal letto e iniziare una nuova corsa quotidiana. Non è quello che fanno tutti, in alcuni Paesi vigono "regole" diverse.
Hurkle-Durkle: cosa significa?
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Avete mai sentito parlare di Hurkle-Durkle? È un'espressione scozzese che indica un'azione ben precisa che, forse, sono in pochi a compiere. Sembra sia stata usata per la prima volta in Scozia nel 19° secolo. Tempi lontanissimi da noi, durante i quali questo termine è apparso in principio sul dizionario etimologico della lingua scozzese, per indicare l'azione di sdraiarsi a letto quando, al contrario, si dovrebbe essere attivi.
Dunque, sembra che questa antica usanza stia proprio ad indicare un momento di "siesta", un istante tutto per noi durante il quale liberarci dalle incombenze, per non pensare ad altro che al nostro benessere.
Una pratica per il riposo della mente e del corpo
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È una pratica che sta diventando sempre più diffusa e in base alla quale le persone restano letteralmente a poltrire nel letto. Hurkle significa "unire il corpo", e sembra proprio che sia il metodo attraverso cui ritrovare se stessi, indugiando tra le coperte, al caldo e lontani da stress costanti. Fare Hurkle-Durkle, allora, vuol dire lasciare fuori dalla porta della camera tutte le cose da fare, sentire la sveglia che suona, ma spegnerla, e fare finta che non sia mai arrivato il momento in cui bisogna alzarsi e darsi da fare.
Questa consuetudine è un modo per rilassarsi a letto - con gli impegni è normale riuscirci maggiormente durante il fine settimana - rigenerando non solo il corpo, ma anche la mente. In questo momento di ulteriore riposo non si dorme, ma si è svegli e al caldo sotto una montagna di coperte. Magari si può approfittare per leggere un libro, per chiacchierare con il partner, per progettare qualche viaggio, o semplicemente si resta lì comodi e sereni a non fare assolutamente nulla.
Non significa pigrizia
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L'Hurkle-Durkle è l'occasione per rimettersi in sesto e non è affatto sintomo di pigrizia, anzi. Siamo sempre più convinti che essere impegnati in mille cose, non fermarsi mai, stare sempre al passo con tutto sia l'unico modo per andare avanti. In realtà anche fermarsi un attimo, prendere un profondo respiro e ricaricarsi non è affatto sbagliato. Facciamo nostra questa pratica scozzese, allora, e approfittiamone di tanto in tanto. Non è una cosa che va fatta sempre e non deve diventare una costante, se non lo vogliamo, ma non sottovalutiamone mai i possibili benefici.
Proviamo, e se proprio vediamo che non ci cambia nulla potremmo sempre abbandonarla, ma siamo quasi certi che non sarà così. A questo punto non ci resta che augure a tutti un buon Hurkle-Durkle, e un buon riposo.