Cambiamo vaso all'orchidea: qual è il corretto procedimento da seguire?
Le orchidee sono tra i fiori più belli e ornamentali di cui amiamo circondarci. La loro delicatezza, i loro colori sgargianti, l'eleganza che le caratterizza sono tutti motivi per cui sempre più persone decidono di metterne almeno una dentro casa. Sono piante tropicali e vanno curate bene perché possano resistere e proliferare anno dopo anno. A una cosa in particolare bisogna prestare attenzione: il rinvaso.
Vediamo come procedere per cambiare alloggiamento di questo fiore e per metterlo a proprio agio.
Le orchidee: un fiore stupendo!
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Le orchidee sono piante che amano l'umidità, la luce solare e hanno bisogno di un particolare terriccio - formato da torba e corteccia - per poter stare al massimo della loro forma. Sono caratterizzate da tantissimi colori e possono essere coltivate sia all'interno che all'esterno, ma attenzione ai periodi più freddi. Essendo una specie tropicale non sopporta i climi troppo rigidi, per cui se vediamo che le temperature scendono al di sotto dei 15 gradi circa, è il caso di spostarle all'interno.
Detto ciò, capiamo come e quando è il momento di cambiare il vaso alle orchidee. Di solito vengono fornite nei punti vendita in piccoli vasi prevalentemente trasparenti. Anche le radici, infatti, e non solo stelo, foglie e fiori hanno bisogno di molta luce. Questo non toglie che possano essere coltivate anche in vasi di terracotta o comunque chiusi. Sta a noi capire in che stato sono le radici e scegliere di conseguenza.
La domanda principale, di solito, è: come faccio a capire quando è arrivato il momento di rinvasare?
Quando rinvasare
Il rinvaso di questa pianta dipende molto dalle radici. Se queste rimangono all'interno del terriccio, se non si seccano e se non sono in una situazione di ristrettezza, allora possiamo attendere. Viceversa, quando iniziamo a vedere che le radici fanno capolino dal vaso, che alcune stanno seccando e che sono fin troppo attorcigliate tra loro, vuol dire che lo spazio vitale è terminato e che va assolutamente sostituito il vaso per farle stare in salute.
Il presupposto è farlo non nel periodo di fioritura, ma bisogna attendere la sua fine e il riposo vegetativo della pianta per procedere. Solo quando la fioritura sarà terminata, potremmo estrarre la pianta dal vaso e iniziare il nostro lavoro. Prima, ovviamente, dovremmo munirci del necessario per poterlo fare.
Ecco il procedimento per rinvasare le orchidee
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Abbiamo osservato le nostre orchidee e capito che è giunto il momento di agire per cambiare la loro "casa". Il procedimento non è affatto complicato, ma va solo fatto con un po' d'attenzione. Vediamo passaggio per passaggio.
- Muniamoci di tutto il necessario: terriccio adatto, bastoncini per sostenere gli steli, forbici per le radici e acqua.
- Procediamo a togliere la pianta dal vaso originale e liberiamo le radici dal terriccio per controllarle. Se sono verdi e turgide, saranno in salute, al contrario potrebbero essere secche o marce. Se lo stato è quello appena descritto, eliminiamo le estremità compromesse. Inoltre, se sono particolarmente secche, mentre prepariamo il nuovo vaso possiamo metterle a bagno per qualche istante.
- Prendiamo il vaso nuovo, iniziamo a mettere al suo interno il terriccio apposito - composto da torba e corteccia - e poi inseriamo la nostra piantina. Man mano che aggiungiamo la terra, sistemiamola intorno alle radici in modo che possano ricavarne il nutrimento.
- Aggiungiamo i sostegni per gli steli, in modo da sorreggerli e non farli spezzare e annaffiamo. Se l'acqua fuoriesce dai fori di scolo del vaso, attendiamo qualche istante e poi eliminiamola per non creare marciume e funghi.
- A questo punto, posizioniamo l'orchidea nel suo punto della casa preferito, ovvero accanto a una costante fonte di luce e non mettiamola al freddo. Vedrete che bei colori alla prossima fioritura.
Ecco fatto!
Dunque, corriamo a controllare le nostre orchidee e a curarle per rinvigorirle attraverso il rinvaso. I passaggi sono pochi, semplici e non ci vorrà molto tempo. Buon lavoro!