Processionaria: come riconoscere ed eliminare questi pericolosi ospiti indesiderati

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di Laura Ossola

30 Marzo 2024

Processionaria: come riconoscere ed eliminare questi pericolosi ospiti indesiderati
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Le processionarie, in particolare quelle del pino (Thaumetopoea pityocampa) devono il loro nome comune alla caratteristica abitudine di disporsi in lunghe file, particolarmente evidenti quando lasciano i loro nidi per nutrirsi.

Diffusisi negli ultimi anni anche nelle città, questi bruchi pelosi rappresentano un pericolo non solo per la nostra salute, ma anche per quella dei nostri animali e delle nostre piante e perciò è di fondamentale importanza imparare a riconoscerle e i metodi per contrastarle. 

Come riconoscere le processionarie

Come riconoscere le processionarie

rabiem/Flickr

Oltre a devastare pini e querce nutrendosi di aghi e foglie, le processionarie sono particolarmente pericolosi soprattutto per via dei loro peli urticanti, che causano importanti reazioni allergiche ad animali e uomini; potrete facilmente riconoscerle e contrastarle osservandone le caratteristiche:

  • il metodo principale per riconoscerle è osservare il loro comportamento: le larve infatti si dispongono in lunghe file indiane per spostarsi in cerca di nutrimento;
  • sono dei piccoli bruchi ricoperti di pelo fin dalle primissime fasi della loro vita; il colore varia dal marrone al nero e sono punteggiati da macchie arancioni;
  • i loro nidi sono facilmente identificabili sui rami degli alberi, principalmente pini e querce, ma anche su altri alberi decidui, e sono masse setose biancastre; vengono costruiti in autunno per proteggersi dalle temperature rigide della stagione invernale, oltre che dai predatori e dagli agenti atmosferici;
  • all'inizio della primavera i bruchi lasciano i loro nidi per scendere a terra seppellendosi nel terreno, dove svilupperanno la crisalide per trasformarsi in falene. 

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Come prevenire ed eliminare le processionarie

Come prevenire ed eliminare le processionarie

Katja Schulz/Flickr

Sono diversi i metodi di prevenzione ed eliminazione delle processionarie, alcuni di tipo ecologico, che garantiscono la salvaguardia dell'ecosistema e sono perciò preferiti pur avendo un'azione più lenta, mentre altri sono di tipo chimico e, pur avendo un'efficacia immediata, presentano possibili criticità a causa della loro potenziale tossicità.

I metodi ecologici consistono principalmente in 4 tipi di intervento:

  • posizionamento di trappole ai feromoni durante i mesi estivi, quando gli adulti escono dal terreno: la funzione di queste trappole è quella di confondere i maschi in cerca delle femmine, impedendo loro di fecondare le uova;
  • distruzione manuale dei nidi: deve essere effettuata in inverno, quando le larve sono ancora di dimensione ridotta e si trovano all'interno del nido, e occorrerà essere accuratamente protetti con indumenti e dispositivi di protezione adatti; richiedendo la potatura di una porzione della pianta, inoltre, questa tecnica può essere effettuata solo se si tratta di intervenire su aree molto ristrette;
  • insetticida biologico: è il metodo più utilizzato nella lotta a questi parassiti e consiste nella diffusione tramite atomizzatori o elicotteri di un insetticida biologico, il batterio Bacillus thuringiensis kurstaki, che infetta le larve di processionaria paralizzandole ma non danneggia le altre specie; 
  • trappole meccaniche: sviluppate recentemente, invischiano le processionarie in una colla apposita fermandole e rompendone la fila.

I metodi chimici consistono invece  nella somministrazione di sostanze chimiche insetticide: sono utilizzate per le specie di particolare valore oppure nelle aree residenziali e rappresentano un potenziale pericolo per via della loro tossicità; talvolta queste sostanze sono iniettate direttamente nel sistema vascolare delle piante, in modo da essere trasmesse ai bruchi nel momento in cui si cibano delle loro foglie (endoterapia).

Con la giusta prevenzione e interventi mirati le processionarie non saranno più un pericolo.

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