Bicarbonato di sodio nel compostaggio: un buon alleato o potenziale pericolo?
Molti di noi producono in casa il proprio compost da utilizzare nei lavori di giardinaggio per nutrire e favorire la crescita delle proprie piante e spesso si possono ricevere consigli più o meno utili sul suo miglioramento.
Tra questi, molto spesso si consiglia di aggiungere bicarbonato di sodio al compost per migliorarne la qualità; prodotto sempre presente nelle nostre dispense e utilissimo nella cura della persona e nelle pulizie domestiche, il bicarbonato di sodio è davvero uno strumento utile per migliorare la qualità del nostro compost?
Il bicarbonato di sodio per neutralizzare gli odori del compost
Tanomkinotuan Gardening/YouTube
Il principale motivo per cui si consiglia l'aggiunta di bicarbonato di sodio al compost è la sua capacità di neutralizzare gli odori così come spesso viene utilizzato in casa con lo scopo di eliminare i cattivi odori da frigoriferi, armadi, sgabuzzini e scarpiere; un eccesso di bicarbonato, tuttavia, potrebbe completamente alterare l'equilibrio del compost, danneggiando anche i microrganismi benefici oltre a quelli responsabili del cattivo odore.
In questo caso la soluzione ideale è analizzare il proprio compost per comprendere la causa del cattivo odore risolvendola adeguatamente:
- un odore di ammoniaca, ad esempio, potrebbe significare un eccesso di materiali verdi ricchi di azoto e si compensa dunque mantenendo il contenitore aperto per far evaporare l'umidità in eccesso e aggiungendo materiali marroni ricchi di carbonio come foglie secche, giornali sminuzzati o cartone;
- un odore di zolfo simile a uova marce, invece, potrebbe significare che al compost sono stati aggiunti ingredienti non adatti come carne, pesce, grasso o latticini, oppure potrebbe essere indice di una scarsa ossigenazione, problema che potrà essere risolto rigirando accuratamente il compost per migliorare il passaggio di ossigeno e aggiungendo materiale marrone.
Contrastare il compost acido
SuSanA Secretariat/Wikimedia Commons
Durante il processo di decomposizione il pH del compost diventa progressivamente neutro, raggiungendo un pH di 6-8. Se questo passaggio non avviene e il compost si presenta ancora acido nella fase finale della decomposizione, quest'ultima potrebbe esserne ostacolata danneggiando anche la qualità dell'intero compost. In questo caso si consiglia di utilizzare il bicarbonato di sodio per contrastare l'acidità e riportare il pH a livelli ottimali.
Occorre tuttavia fare attenzione anche in questo caso a non esagerare con la quantità di bicarbonato al fine di evitare alterazioni del compost, oltre a misurarne il pH prima dell'uso sulle nostre piante.
Combattere i moscerini
Martin Cooper/Wikimedia Commons
Un ultimo motivo per cui si congilia l'aggiunta di bicarbonato di sodio al compost è la necessità di allontanare i moscerini. Questi insetti sono attratti dall'odore prodotto dall'umidità e dai funghi che si sviluppano sul compostaggio e dunque potranno essere facilmente arginati con altri metodi: si può ad esempio rimescolare accuratamente il compost al fine di migliorarne l'ossigenazione e ridurne l'umidità oppure si può riscaldare il compost in modo da allontanare naturalmente i moscerini.
L'utilità del bicarbonato di sodio non è dunque essenziale ai fini di una buona riuscita del compost poiché i suoi risultati possono essere raggiunti anche con altre tecniche. Gli svantaggi del resto possono essere notevoli: un eccesso di bicarbonato di sodio potrà infatti eliminare non solo i batteri nocivi responsabili dei cattivi odori e di una cattiva qualità del compost, ma anche i batteri benefici, vanificando così l'intero processo.
Siete proprio sicuri di voler provare il trucco del bicarbonato di sodio nel compostaggio?
