Il metodo segreto per organizzare più amato dagli esperti è “Core 4”
Una casa in ordine e ben organizzata è frutto certamente di un lavoro costante, ma è pur vero che quando ormai il caos si è accumulato, da qualche parte bisogna ricominciare da zero. È in quel caso che entrano in gioco le varie tecniche di decluttering, cioè le manovre necessarie per liberarsi del superfluo e riportare ordine in casa. Secondo gli esperti, qualsiasi approccio si possa avere al decluttering, alla fine deve sempre passare da 4 step fondamentali: si parla al riguardo di "Core 4", ovvero dei quattro fondamenti.
1. Togliere proprio tutto
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Se decidiamo di sgomberare una stanza per riorganizzarla (il decluttering, appunto), non ci devono essere mezze misure. Anche se siamo convinti già di cosa rimane e cosa no, bisogna ripartire da zero e togliere di mezzo proprio tutto. Svuotare ogni cassetto e ripiano è il primo step.
Per questo, sarà necessario predisporre almeno un telo a terra dove poggiare tutto, senza ancora preoccuparci nello specifico di cosa rimarrà e cosa no. Possiamo al massimo posizionare le cose da tenere da un lato e le altre dall'altro, ma senza perderci tempo, in modo del tutto generico.
2. Dividere per categorie
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Quando tutta la stanza è stata svuotata, possiamo dedicarci alla massa di oggetti da risistemare o buttare. Ecco che qui diventa necessario avere a portata di mano scatoloni o comunque contenitori diversi in cui infilare ogni categoria di oggetti che avremo deciso.
Possiamo ragionare in qualsiasi modo ci venga più naturale a seconda della stanza: dividere per frequenza d'uso, per dimensioni o peso o mille altri criteri. Qualsiasi cosa ci aiuti a ricordare la destinazione ideale di ogni oggetto. E per non dimenticarla scrivete tutto su post-it, che vi diranno a colpo d'occhio ogni pila/scatolone di oggetti a cosa corrisponde.
3. Sbarazzarsi del superfluo
Il concetto di superfluo è davvero personale: per qualcuno può davvero corrispondere a "ciò che non uso mai e quindi non mi serve più", "qualcosa di rotto che non funziona più". Ma per altri il valore affettivo, oppure la dose di appagamento estetico che certi oggetti puramente decorativi (e magari nemmeno preziosi), sono criteri molto più importanti.
Chiediamoci sempre se vogliamo tenere, donare, vendere qualcosa. A volte ritrovarci tra le mani qualcosa può farci capire che nemmeno ricordavamo di avere quell'oggetto, e che ne possiamo tranquillamente fare a meno, altre volte l'oggetto caduto nel dimenticatoio diventa qualcosa di bello con cui arredare per rinnovare il look della stanza, o si trasforma nell'utensile più usato dei prossimi anni!
In questa fase, quindi, decidiamo anche cosa destinare alla scatola delle cose da buttare, cosa andrà donato e cosa possiamo vendere.
4. Riporre tutto, ma con ordine
Una volta che abbiamo spostato altrove tutte le pile o scatole di cose che non rimarranno più con noi, è tempo di ricollocare ogni oggetto nel suo posto. Avere di fronte a noi i mobili vuoti, e gli oggetti probabilmente a terra ma già suddivisi (insomma, ci avremo ragionato nella fase di categorizzazione, no?), è come avere una casa nuova e ricominciare da capo. Sembra banale, ma è una sensazione che ci spinge a riconsiderare come viviamo ogni nostro spazio, e ci fa capire il potenziale.
Magari arriviamo anche a spostare mobili o far spazio per altri, o per piante e cose che non c'erano prima.
Rimane importante ricordare che quando rimettiamo tutto a posto dobbiamo subito affidarci a sistemi di stoccaggio efficienti e - specie in certe stanze "in vista" come il salotto - belle. Usate quindi la combinazione di scatole, contenitori, cesti di qualsiasi tipo vi piaccia di più e vi permetta di non sprecare spazio né perdere tempo a rovistare per ritrovare tutto. Anche in questo caso potrebbe diventare comodo avere etichette pronte da fissare ai vari contenitori chiusi che si vengono a creare.
Anche lo spazio più piccolo e apparentemente facile da riorganizzare merita tutto questo lavoro: vale la pena dedicarci una o due giornate, e poi ci ritroveremo con un ambiente che ci piace di più, che riusciamo a vivere e usare in modo molto più sereno. E a chi non farebbe piacere?