Macchie bianche sulle foglie della tua salvia? Scopri le ragioni e i rimedi naturali
Pianta amatissima nelle cucine del mondo, la salvia è tra le aromatiche che vengono coltivate più di frequente in casa, e non è raro che i suoi proprietari notino delle macchie bianche sulle foglie. Sono un segno patologico, certamente, ma di cosa? Qual è il problema alla radice di quelle macchie, e come si risolve? E si può mangiare la salvia che è affetta da questa condizione? Vediamo insieme di chiarire questi dubbi.
Cosa sono le macchie bianche sulla salvia
Quando vediamo delle macchioline bianche sparse su una o più foglie, a volte anche sulla pianta intera, abbiamo a che fare con una malattia fungina nota come oidio, ma anche chiamata comunemente proprio "mal bianco". Colpisce vari tipi di piante, sia ornamentali che da frutto che ortaggi, e nemmeno la salvia è immune. A causare l'oidio sono funghi diversi, appartenenti al genere Erysiphe e Podosphaera.
Il sintomo più evidente è proprio la comparsa della muffa bianca, polverosa, che colpisce le foglie o i germogli della vostra salvia. Dopo un po', le foglie possono anche deformarsi, ingiallire e seccarsi.
A volte si parla dell'oidio come "fungo del bel tempo" perché tra i fattori che ne favoriscono l'insorgenza ci sono il clima caldo e secco e la presenza di rugiada notturna. In queste condizioni è più facile che possa formarsi l'oidio. Altri fattori che possono incidere sulla comparsa del mal bianco sono un eccesso di concimazione a base di azoto, e una scarsa ventilazione attorno alla pianta.
Come curare la salvia con le macchie bianche
I rimedi fai-da-te più famosi: ci sono molte testimonianze di persone che asseriscono di aver avuto successo con rimedi fai-da-te a base di latte e bicarbonato di sodio. In genere si parla di diluire poco latte in molta acqua e spruzzarlo sulle foglie, ogni due settimane. Oppure di preparare uno spray con una piccola quantità di bicarbonato (due cucchiai, ad esempio) in abbondante acqua (3,5 litri). Esistono però anche altrettante testimonianze di coloro che non hanno visto alcun risultato oppure che, dopo un brevissimo miglioramento, hanno visto l'oidio ricomparire anche più di prima.
Quali sono allora le manovre su cui puntare con più certezza? Bisogna preferire sostanze fungicide più "aggressive", e ve ne sono di diversi tipi. Considerando infatti che vogliamo poter mangiare la salvia, una volta guarita, si tende a preferire delle soluzioni che siano meno dannose da quel punto di vista.
- Per poter poi mangiare la salvia, una volta guarita, si dovrebbero preferire olio di neem, la polvere di zolfo, il o anche un fungicida biologico quale il Bacillus subtilis. In genere, anche fungicidi che possono essere usati sugli ortaggi, come certi a base di bicarbonato di potassio.
- Altrimenti, altri fungicidi da utilizzare in giardino. Bisogna anche controllare che tipo di principi attivi contengono, perché alcuni possono anche essere usati in modo intercambiabile, altri invece no.
In ogni caso, si consiglia di somministrare la corretta dose di prodotto (seguite le istruzioni sulle confezioni) ogni due settimane.
Insomma, è possibile recuperare la propria pianta di salvia, nonostante le macchie bianche!