Splendida Iresine: tutto quello che c'è da sapere per coltivare una pianta facile e poco conosciuta
Foglie rosso scuro con venature fucsia: i colori dell'iresine la rendono una pianta davvero speciale e bella a vedersi tutto l'anno. Nelle condizioni climatiche ideali, è una pianta di facilissima coltivazione, mentre se volessimo tenerla in luoghi un po' meno congeniali a lei, dovremmo prestarle qualche attenzione in più, ma nulla di trascendentale! Inoltre, l'iresine si propaga in modo davvero facile per talea, quindi potete sempre moltiplicare la vostra collezione senza sforzo.
Le esigenze di coltura dell'iresine
Creativo
Apprezzatissima per la sua capacità di dare un tocco di colore a qualsiasi giardino o balcone, l'iresine ha bisogno tendenzialmente di calore. Il che significa che la coltura è più facile dove gli inverni non sono troppo rigidi.
- Clima: climi caldi ma non secchi sono l'ideale. Le temperature minime che questa pianta tollera sono intorno ai 10°C. Se quindi in inverno il termometro scende spesso di molto al di sotto di quella soglia, l'iresine si coltiva in vaso per poterla spostare all'interno nei mesi freddi. Inoltre, se l'ambiente è tendenzialmente secco, si dovrà fare in modo di aumentare l'umidità attorno alla pianta o scegliendo una stanza abbastanza umida dove tenerla.
- Esposizione: per assicurarsi che la pianta cresce fitta e accestita, la luce del sole è importantissima. Quindi preferite posizioni luminose, dove però la pianta sia schermata dai raggi nelle ore più calde, specialmente in estate. Se non riceve abbastanza luce, l'iresine dovrebbe comunque sopravvivere, ma cresce con rami più sottili e meno foglie.
- Terreno: ha bisogno di un terriccio organico, ricco di sostanze nutrienti ma ben drenante.
- Irrigazione: il terreno non deve mai essere zuppo d'acqua, quindi innaffiate quando sta per asciugarsi del tutto. L'ideale è che rimanga sempre un po' fresco e umido, ma senza rischio di ristagni attorno alle radici. La pianta, comunque, riesce a resistere anche un paio di giorni quando il terreno si asciuga molto. In estate, quindi, sarà bene controllarla un paio di volte a settimana, in primavera e autunno anche solo una volta a settimana e si può diradare l'irrigazione in inverno.
- Concime: preferire uno ricco di azoto, in forma liquida, da somministrare nel periodo di crescita (in primavera, di solito).
Potatura e propagazione dell'iresine
Dicevamo che questa pianta si propaga facilmente per talea, e ciò è possibile anche perché resiste bene a potature anche abbastanza importanti.
Come tutte le piante, è bene potare nei periodi subito prima o subito dopo la fase di crescita maggiore. Quindi si può intervenire a togliere parti rovinate o secche alla fine dell'inverno, prima che le temperature siano troppo alte ma quando non c'è più il rischio di gelate. La pianta produce dei fiorellini chiarissimi, verde-bianchi, ma non sono molto scenografici. Per questo, molti preferiscono eliminare i boccioli e spingere la pianta a dedicare le sue energie alla crescita di nuovo fogliame, così da accestire meglio.
A differenza di altre piante, infatti, l'iresine sopporta delle potature minime quasi sempre - l'accortezza è magari lasciar perdere la pianta quando fa molto freddo e dovrebbe essere in riposto vegetativo.
Si elimina in genere la parte finale dei rami, subito sopra a qualche nodo o foglia, sempre usando forbici dalle lame molto affilate e sterilizzate.
Con i rametti così ottenuti, si può tentare la propagazione per talea.
- In acqua: aspettate un paio di ore che il taglio si asciughi appena, e poi infilate il rametto in un vasetto di acqua pulita. Cambiate l'acqua ogni due o tre giorni e quando notate che spuntano delle radici siate attenti a non attendere troppo, spostando il tutto in un vasetto di piccole dimensioni appena le radici sono lunghe 3-4 cm.
- In terra: la facilità di propagazione di questa pianta fa preferire di solito di inserire i rametti direttamente in un vasetto col terriccio giusto. Non si dovrà nemmeno aspettare di far asciugare la ferita prodotta dal taglio ma, per aumentare le chances di radicare, si può intingere il rametto (eventualmente appena dopo averlo intinto in un bicchiere di acqua) dentro a una confezione di ormone radicante in polvere. E subito dopo si mette il rametto nel terriccio.
Innaffiate subito con delicatezza sul terreno, e abbiate cura di non far asciugare del tutto il terriccio fino a che la piantina non ha attecchito. Quindi la regola rimane la stessa di cui sopra: niente terriccio zuppo e ristagnante, ma appena umido.
Quando le piante cominciano a riempire lo spazio a disposizione nel vasetto, avendo prodotto altre foglie e nuovi getti, potete spostarle in vasi di una o due misure più grandi. La pianta cresce molto velocemente, quindi dovreste trovarvi piccoli cespugli sani e forti nel giro di uno o due anni!
Vi piacerebbe avere una pianta di iresine in casa?