Coltivare l'ibisco: i problemi più comuni che possono capitare e come curarli

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di Angelica Vianello

02 Agosto 2024

primo piano di un fiore di ibisco rosso

Quartl/Wikimedia Commons

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Fiori grandi, colorati e inconfondibili: le piante di ibisco sono tra le più belle che tornano ogni anno a colorare balconi e giardini in estate. Sono anche specie piuttosto resistenti e facili da coltivare, ma persino loro possono cadere vittima di qualche malattia o avere dei problemi di crescita. Vediamo insieme i più comuni e le possibili cure.

Come capire se l'ibisco sta male

Per capire se la nostra pianta di ibisco è malata, basta guardare lo stato generale delle foglie e dei fiori: quando non mostrano di essere ben forti e turgidi, ma anzi sono privi di energia e sembra stiano appassendo e accartocciandosi, c'è da intervenire.

Nel periodo di maggior caldo, sebbene le varietà comunemente coltivate di ibisco siano davvero molto resistenti al sole e a limitati periodi di siccità, è probabile che il problema si risolva innaffiando per bene la pianta. E quando si deve recuperare una situazione di carenza idrica, bisogna innaffiare lentamente e in modo molto abbondante, per dare il tempo alla terra che si è asciugata di impregnarsi pian piano di acqua nuovamente, sempre assicurandosi che ci sia una buona fuoriuscita dai buchi di drenaggio dei vasi, e che nelle piante a terra non si formi una pozza di acqua stagnante. I ristagni di acqua, infatti, sono deleteri per queste piante.

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Malattie che possono colpire l'ibisco

primo piano di un fiore arancione di ibisco

Jeffry Surianto/Pexels

Al netto dei problemi di irrigazione, poi, può capitare che la pianta si ammali per via di qualche malattia del terreno o per l'arrivo di parassiti. Ecco alcuni casi più comuni da considerare.

  • Seccume apicale o circoscritto (in inglese, dieback disease): quando tutta la pianta sta bene, ma solo un ramo è avvizzito e deperito, allora potremmo aver di fronte questo problema. Di solito si tratta di funghi o batteri che si sono introdotti nella pianta da qualche ferita, anche solo per rametti spezzati. Altre volte, il fiore è appassito ma non è caduto, rimanendo anzi collegato alla pianta e ha fatto marcire lo stelo (di solito in condizioni di alta umidità che favoriscono sempre la proliferazione di funghi e batteri).
    In questi casi, individuate la parte colpita dal problema, prendete delle forbici dalla lama molto affilata e che andranno sterilizzate, e tagliate via il pezzo rovinato. Cominciate magari da dove il ramo è rovinato e praticate altri tagli progressivi fino al primo che trovi legno sano e fermatevi lì. Ricordate sempre di pulire con alcol le lame prima di ogni nuovo taglio così da non spargere l'infezione. Se poi il taglio è su un ramo grande quindi con un diametro esposto notevole, potete anche coprire la ferita con delle apposite resine cicatrizzanti per le piante.
  • Avvizzimento (in inglese wilt disease): le foglie avvizzite sono presenti in tutta la pianta, e dare acqua non cambia niente. A volte la si identifica come marciume radicale, ma solo perché alcuni funghi si sviluppano nel terriccio e poi entrano nella pianta passando dalle radici. Di solito, le foglie di una pianta colpita da questa malattia, che rende l'esemplare incapace di assimilare nutrienti (il fungo, infatti, colpisce il sistema capillare), non diventano gialle o marroni, ma rimangono verdi e perdono vigore. 
    È una condizione un po' più difficile da curare, ma si può provare in questo modo:
    1. Schermate la pianta dal sole più forte, assicurando solo una posizione luminosa ma non sotto raggi diretti
    2. Nebulizzate acqua sulle foglie, e solo se il terreno è asciutto, anche su di esso in modo un po' più abbondante ma senza esagerare
    3. Togliete tutte le foglie gialle, ma non quelle verdi seppur appassite. Non bisogna nemmeno tagliare rami.
    4. Continuate a nebulizzare acqua sulle foglie, da ogni lato, ogni giorno. Abbiate pazienza, a volte ci vogliono anche un paio di mesi o più per essere sicuri di aver recuperato la pianta.
    5. Potete anche somministrare dei prodotti a base di olio  di Neem sul terreno, che aiutano contro certi funghi e patogeni.

Altre condizioni possibili

macchie su foglie di ibisco

Scot Nelson/Wikimedia Commons

Ancora, possiamo notare altri segni sui nostri ibischi, come:

  • foglie macchiate di nero con bordi gialli. Colpa di alcuni diffusi agenti patogeni che si sviluppano in condizioni di forte umidità. Per prevenire, evitate di innaffiare troppo spesso, assicurate esposizione e ventilazione giusta alla pianta.
  • cocciniglie: le piccole concrezioni bianche vanno tolte subito manualmente, buttandole via altrove (senza farle cadere sul terreno o altre parti della pianta). Subito dopo, si tratta la pianta con prodotti anti cocciniglia o con olio di Neem secondo indicazioni del produttore.

Con un po' di attenzione, possiamo salvare tutte le nostre piante preferite!

 

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